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Approvato il Decreto Ristori: cosa prevede

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Giuseppe Conte Credits: ANSA

Il governo stanzia indennizzi e aiuti alle categorie economiche più colpite dalle restrizioni imposte con l'ultimo Dpcm, come bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi, martedì 27 ottobre, il cosiddetto “decreto ristori” che fornirà indennizzi e aiuti alle categorie economiche più colpite dalle restrizioni imposte con l’ultimo Dpcm anti-Covid, come bar, ristoranti, palestre, piscine, cinema, teatri. Il provvedimento è stato approvato oggi per essere inviato al più presto in Gazzetta ufficiale, come annunciato dal premier Giuseppe Conte in diretta tv domenica, e prevede contributi fino al 400 per cento per le categorie più colpite. Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha assicurato che gli aiuti previsti dal decreto approvato in Consiglio dei Ministri saranno “a fondo perduto” e arriveranno “in tempi record entro il 15 novembre”. “Capisco la sofferenza di tutte le categorie. Ho firmato il Dpcm solo quando sono stato sicuro che ci sarebbero state le risorse per il vostro mondo e per le altre categorie coinvolte”, ha detto invece il presidente del consiglio Giuseppe Conte in videoconferenza. La misura riguarderà oltre 400mila soggetti per oltre 2 miliardi di indennizzi a fondo perduto.

Le indennità per i lavoratori

Il cuore del provvedimento riguarda i ristori per le attività colpite dal nuovo dpcm. Indennizzi che saranno parametrati a quanto incassato già in primavera dopo il primo lockdown ma che, chiarisce il testo, non potranno in ogni caso superare i 150 mila euro. In particolare, stando alle prime bozze, il contributo potrebbe raggiungere il 400 per cento di quanto ricevuto nei mesi passati per alcune categorie come discoteche, sale da ballo e night club. Per altre categorie di imprese, come piscine, palestre, fiere, enti sportivi, terme, centri benessere il nuovo beneficio dovrebbe valere il 200 per cento del contributo a fondo perduto avuto ad aprile. Stessa percentuale anche per stadi, cinema, parchi divertimento e sale bingo. Ancora da stabilire i contributi per bar e ristoranti che dovrebbero comunque oscillare tra il 150 e il 200 per cento di quanto già incassato. Ristori al 150 per cento sarebbero invece previsti per per alberghi, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna. Per tassisti e Ncc l’indennizzo sarebbe invece del 100 per cento, cioè la stessa somma già ricevuta in primavera.

“Taxi e Ncc hanno giustamente rappresentato ieri in un incontro presso il Mit che l’attività, se pure non sospesa, lo sarà di fatto dopo le 18, considerate le chiusure del dpcm. Potranno così usufruire di un indennizzo pari al 100 per cento di quanto hanno ottenuto con il DL Rilancio dell’aprile scorso. Le risorse saranno erogate direttamente sui conti correnti”, ha dichiarato la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli al termine del Consiglio dei ministri. La norma prevede anche il riconoscimento del contributo ai soggetti che non erano riusciti a presentare l’istanza a giugno 2020, a questo proposito l’Agenzia delle entrate riaprirà il canale web per consentire solo a questi soggetti di presentare la domanda e, successivamente, calcolare la quota di contributo spettante sulla base dello stesso parametro utilizzato per i soggetti che avevano già ricevuto il precedente contributo.

A novembre 800 euro ai lavoratori dello sport
Per il mese di novembre è prevista una indennità di 800 euro per i lavoratori sportivi.  Nello specifico per il mese di novembre 2020 viene erogata dalla società Sport e Salute, nel limite massimo di 124 milioni di euro per l’anno 2020, un’indennità pari a 800 euro in favore dei lavoratori impiegati con rapporti di collaborazione presso il Comitato Olimpico Nazionale (Coni), il Comitato Italiano Paralimpico (Cip), le federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva, riconosciuti dal Comitato Olimpico Nazionale (Coni) e dal Comitato Italiano Paralimpico (Cip), le società e associazioni sportive dilettantistiche, che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività. Le domande degli interessati, unitamente all’autocertificazione del possesso dei requisiti andranno presentate entro il 30 novembre tramite la piattaforma informatica alla società Sport e Salute. Per chi ha già beneficiato dell’indennità per i mesi di marzo, aprile, maggio o giugno dell’indennità non è necessario ripresentare l’istanza.

Oltre un milione di aiuti immediati ai lavoratori della cultura
Il ministro per i beni e le attività culturali Dario Franceschini ha annunciato che il Decreto Ristori prevede indennizzi immediati “per i teatri e i cinema chiusi dal dpcm della scorsa settimana, 1.000 euro per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo, proroga della cassa integrazione e indennità speciali per i settori del turismo”. È di oltre in miliardo di euro il pacchetto di misure approvato questa sera per i settori della cultura e del turismo. “Gli aiuti saranno immediati per risarcire chi ha subito le conseguenze di una chiusura repentina in conseguenza dell’ultimo dpcm. Con questo intervento prosegue l’attività di sostegno a due settori fortemente colpiti dall’emergenza sanitaria. I fondi arriveranno in tempi rapidi dal momento che il sostegno avviene attraverso il rifinanziamento dei diversi fondi di emergenza contenuti nei precedenti decreti. In particolare, vengono rifinanziati: il Fondo emergenze cinema e spettacolo con 100 milioni di euro, il Fondo emergenze imprese e istituzioni culturali con 50 milioni di euro, oltre 400 milioni di euro verranno indirizzati a un contributo a fondo perduto per le strutture ricettive e gli stabilimenti termali e 400 milioni al Fondo emergenze agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche”, ha fatto sapere Franceschini.

No contributi alle aziende coinvolte dal Dpcm

Per i lavoratori delle aziende interessate dal Dpcm è prevista la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre.

Blocco licenziamenti e cassa integrazione fino al 31 gennaio 2021

Secondo quanto annunciato dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, il decreto prevede anche il prolungamento del blocco licenziamenti fino al 31 gennaio e il prolungamento della cassa integrazione di altri sei mesi. “Proroghiamo il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio”, ha scritto la ministra del Lavoro su Facebbook dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del Decreto Ristori. Per tutte le imprese sono garantite altre 6 settimane di Cassa integrazione Covid-19 utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021 o, in alternativa, ulteriori 4 settimane di esonero contributivo, ha riferito ancora la ministra illustrando le misure contenute nel decreto.

30 milioni per tamponi a medici di base

Circa 30 milioni saranno destinati a un fondo per effettuare tamponi a medici di base. “Al fine di sostenere e implementare il sistema diagnostico dei casi di positività al virus SARS-CoV-2” “è autorizzata per l’anno 2020 l’ulteriore spesa di euro 30.000.000” affinché i medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta possano effettuare i tamponi antigenici rapidi, prevede la bozza del decreto ristori. Viene specificato che le modalità sono “definite dagli Accordi collettivi nazionali di settore”. “Si tratta – si legge nella relazione illustrativa – di una misura urgente e assolutamente necessaria anche per allentare la pressione sui Dipartimenti di prevenzione delle asl e per ridurre i tempi di attesa dei numerosi assistiti che attendono di poter eseguire un tampone in quanto identificati quali “contatti stretti” di casi confermati di covid-19”.

Rimborsi per spettacoli dal vivo

Sarà possibile inoltre rimborsare con voucher i biglietti per gli spettacoli dal vivo bloccati dal Dpcm nel periodo dal 24 ottobre fino al 31 gennaio. Il rimborso vale per i biglietti acquistati dal 1 al 24 ottobre 2020 non fruiti alla data di entrata in vigore del Dpcm e non fruibili entro il 31 gennaio 2021.

Servizio telefonico contact tracing

Viene istituito al ministero della salute un servizio nazionale di risposta telefonica per il contact tracing e la sorveglianza sanitaria.  Il servizio sarà rivolto “alle persone risultate positive al virus SARS-Cov-2 o che hanno avuto contatti stretti o casuali con soggetti risultati positivi con il compito di svolgere attività di contact tracing e sorveglianza sanitaria nonché di informazione e accompagnamento verso i servizi di prevenzione e assistenza delle competenti aziende sanitarie locali”. Gli operatori del servizio accedono al sistema centrale di Immuni per caricare il codice chiave in presenza di un caso di positività. I laboratori che diagnosticano casi di positività dovranno comunicarli al Sistema Tessera Sanitaria che li rende disponibili al servizio nazionale. Sarà un decreto del ministero della Salute a stabilire l’organizzazione e il funzionamento del servizio per il quale sono stanziati fino a 1 milione di euro per il 2020 e 3 milioni di di euro per il 2021.

Leggi anche: 1. Covid, indennizzi per le aziende penalizzate dal nuovo Dpcm: come e quando arriveranno i contributi /2. “Solo a Roma chiuderanno 5mila bar e ristoranti. Questo Dpcm una condanna a morte”: Confesercenti a TPI/3. Napoli, un giro tra i ristoratori: “Così si chiude. Ora non fateci pagare le bollette” | VIDEO

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