Via libera al decreto reclutamento per il Recovery. Brunetta: “Ventata di modernità nella Pa”
Il governo ha dato il via libera in Consiglio dei ministri al decreto legge che stabilisce lo stop al blocco del turn over, apre al reclutamento nella pubblica amministrazione in vista dell’attuazione del Recovery Plan e introduce procedure semplificate per i concorsi. “Il turn over riprende al 100 per cento”, ha affermato il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta al termine del Cdm, sottolineando che “per la sanità il turn over sarà anche superiore al 100 per cento”.
Il decreto legge prevede 24mila assunzioni, tutte a tempo determinato: ci saranno 22mila assunzioni nella giustizia, mille nelle regioni ed enti locali, 500 per rendicontare le spese del Pnrr, mentre saranno assunti 405 di addetti informatici per la transizione digitale. “Abbiamo messo durante il lockdown in lavoro da remoto la quasi totalità, tranne la sanità e l’assistenza, ci siamo inventati il cosiddetto smart working, nel primo periodo di lockdown duro”, ha spiegato Brunetta. “Una volta superata quella fase abbiamo regolato lo smart working 50 per cento e 50 per cento. Uno o due mesi fa, con il piano di vaccinazione, il tetto del 50% è stato superato.Ho cancellato questo obbligo, che ora non c’è più, se non l’organizzazione dei singoli uffici decisa dai dirigenti, ma garantendo la soddisfazione dei cittadini”.
“Abbiamo approvato il decreto per il capitale umano della Pa, come rafforzare i tecnici, i funzionari, i dirigenti, gli ingegneri, i burocrati che dovranno attuare il piano nazionale di ripresa e resilienza”, ha commentato Brunetta, sottolineando che si tratta di “una ventata di modernità, di novità di rafforzamento della nostra pubblica amministrazione”. Il ministro ha aggiunto che “la prossima settimana vareremo il decreto legge con il piano di funzionamento del ministero per la Transizione ecologica”.
Il decreto approvato in Consiglio dei ministri è intitolato “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l’efficienza della giustizia (decreto-legge)”. Il provvedimento arriva dopo quelli già approvati, relativi alla governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e alla semplificazione, e “costituisce così il terzo pilastro dell’assetto normativo che consentirà la piena attuazione del Piano”, come si legge nella nota di Palazzo Chigi.
“Le norme introdotte”, prosegue la nota, “definiscono percorsi veloci, trasparenti e rigorosi per il reclutamento di profili tecnici e gestionali necessari e pongono le premesse normative per la realizzazione delle due riforme trasversali previste dal PNRR: la pubblica amministrazione e la giustizia”.
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