Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Decreto Ong: così la Lega punta a far tornare i Decreti Sicurezza

Immagine di copertina

Decreto Ong: così la Lega punta a far tornare i Decreti Sicurezza

Con gli emendamenti presentati dai deputati della Lega in Commissione Affari Costituzionali della Camera, dove si sta discutendo in questi giorni il decreto legge n.1 del 2 gennaio 2023 “recante disposizioni urgenti per la gestione dei flussi migratori”, il partito di Matteo Salvini punta a far tornare i Decreti Sicurezza.

A denunciarlo in una nota stampa è il Forum per Cambiare l’Ordine delle Cose, che ha già dichiarato in audizione alla Camera che questo decreto va solo abrogato.

Cosa prevedono gli emendamenti

Entrando nel dettaglio dei testi presentati, infatti, alcuni deputati della Lega stanno provando a introdurre in un decreto che ha come oggetto le attività delle Ong, emendamenti che renderebbero ancora più difficile la concessione dei permessi di soggiorno per i richiedenti asilo. E ancor più complicati i ricongiungimenti familiari. L’emendamento in questione, in particolare, prevede l’aumento del reddito minimo richiesto del 50 per cento per ogni membro della famiglia. In pratica, un migrante che vorrebbe far venire in Italia una moglie e due figli dovrebbe dimostrare un reddito annuo di 24 mila euro, denuncia il Forum.

È previsto anche il raddoppio dei tempi di detenzione nei Cpr dei migranti destinati al rimpatrio che non avrebbero più neanche la possibilità di rivolgersi al garante dei detenuti.

Gli emendamenti proposti dai deputati leghisti, inoltre, puntano a tagliare ulteriormente l’integrazione dei richiedenti asilo, diminuendo le risorse per la formazione e i percorsi lavorativi. Nei fatti, quindi, si introducono le norme già previste dai Decreti Sicurezza, cancellando la cosiddetta protezione speciale, che renderebbe irregolari oltre 100 mila persone che vivono e lavorano in Italia. In questo modo, inoltre, si espone al rischio di rimpatrio migliaia di richiedenti asilo, che rischiano di subire pesanti discriminazioni nel paese d’origine.

La denuncia del Forum

Il giurista Gianfranco Schiavone, componente del direttivo del Forum, dichiara: “Già la sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2013 ha escluso la possibilità di inserire nella legge di conversione di un decreto legge emendamenti che non siano del tutto estranei all’oggetto e alle finalità del testo originale”.

E poi ancora: “Lo stesso orientamento è stato seguito da altre quattro sentenze della Corte. E, dunque, non basta riportare nell’oggetto degli emendamenti una previsione generica come quella di gestione dei flussi migratori per inserire ciò che si vuole. Perciò tutti gli emendamenti a firma Iezzi e altri sono palesemente inammissibili, perché fuoriescono chiaramente dal perimetro dell’oggetto del decreto”.

“Pensiamo che sia sempre più urgente sottrarre le migrazioni alla propaganda, alla mistificazione e alla strumentalizzazione, praticando una politica di buon senso e buon governo che risponda alle esigenze storiche e politiche del maggiore fenomeno contemporaneo”, aggiunge Giovanna Cavallo, attivista e componente del direttivo del Forum.

“Per questo, come organizzazioni della rete del Forum, pretendiamo che vengano supportati realmente  uomini e donne, i cui progetti migratori sono rivolti all’Europa per motivi di lavoro, per motivi di studio, per raggiungere famiglie. Bisogna abrogare questo Decreto e tutelare i bisognosi di protezione internazionale”, conclude Cavallo, rivolgendo un appello ai presidenti delle commissioni Affari costituzionali e trasporti, che oggi 25 gennaio 2023 dovranno vagliarne l’ammissibilità, affinché dichiarino inammissibili gli emendamenti dei deputati leghisti.

Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Ti potrebbe interessare
Politica / ESCLUSIVO TPI – Sahra Wagenknecht ospite della convention del Movimento 5 Stelle
Opinioni / Come il “campo largo” ha strappato l’Umbria al centrodestra
Opinioni / Astensionismo record anche in Umbria ed Emilia-Romagna: così la democrazia diventa oligarchia
Politica / Femminicidi, Valditara: "Aumento degli abusi legato anche all'immigrazione illegale" | VIDEO
Politica / Stefania Proietti spodesta Donatella Tesei: "Stimolerò la partecipazione"
Politica / De Pascale stacca Ugolini di 17 punti: "Ora un patto repubblicano col Governo per le alluvioni"
Politica / In Emilia-Romagna e Umbria il centrosinistra fa doppietta. Schlein: "Vittoria delle forze progressiste". Meloni: "Auspico collaborazione"
Politica / Autonomia differenziata, cosa ha detto la Consulta e cosa succede adesso
Politica / "Vuoi eliminare il Garante?": pubblicati i quesiti dell'Assemblea costituente M5S
Politica / Il vicesegretario della Lega Crippa: “Tra Mattarella e Musk sto con Elon”