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Scontro Salvini-Speranza sul decreto anti-Covid: “Vedi solo rosso”, “Guarda i grafici, la situazione è seria”

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Decreto anti-Covid, scontro tra Salvini e Speranza: “Vedi solo rosso”

“Vedi sempre e solo rosso”, “Guarda i grafici Matteo, la situazione è ancora seria”: è lo scambio di battute intercorso tra il leader della Lega Matteo Salvini e il ministro della Salute Speranza in un faccia a faccia che i due hanno avuto prima dell’approvazione del decreto anti-Covid da parte del Cdm.

A volere l’incontro, secondo quanto racconta Monica Guerzoni per il Corriere della Sera, è stato Speranza, che è stato più volte criticato dal leader del Carroccio per le sue scelte definite “ideologiche”.

Per mostrare la bontà delle sue azioni, Speranza ha mostrato a Salvini i grafici dell’Iss sulla velocità della variante inglese. E ha sottolineato la conclusione del rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità in cui si vi è scritto che è “essenziale mantenere le misure di mitigazione in tutto il Paese” alla luce anche dei risultati della campagna vaccinale che “non ha ancora raggiunto coperture sufficienti”.

“La variante inglese corre troppo, la zona gialla non ce la possiamo permettere” ha quindi aggiunto Speranza. Ma ciò non è bastato a Salvini, che ha replicato “Non è possibile che tu veda sempre e solo rosso”.

Il leader della Lega ha quindi fatto presente che l’economia italiana al collasso e che le persone non ce la fanno più. “Matteo la situazione è ancora seria. Io capisco che tu devi parlare alla tua base politica e lo rispetto, quando lo fai su un tema come il condono. Ma sulla salute e la vita delle persone non possiamo dividere il Paese” ha controbattuto il ministro della Salute.

Qualche ora più tardi lo scontro tra “aperturisti” e “rigoristi” si è trasferito in Consiglio dei Ministri con il premier Mario Draghi che ha provato a mediare sottolineando però l’importanza di stare attenti a “non fare un passo più lungo perché la situazione non lo consente”.

Il frutto della mediazione è la possibilità di rivedere le misure qualora i dati dovessero migliorare, ma senza date precise. Salvini ha esultato parlando di “commissariamento di Speranza e del Cts”, ma di fatto, allo stato attuale, non vi sono certezze che alcune Regioni possano realmente riaprire prima della scadenza naturale del decreto, fissata per il 30 aprile.

Leggi anche: Decreto Draghi: restrizioni, visite a parenti e amici, viaggi. Cosa si potrà fare (e cosa no) ad aprile

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