Ddl Zan, Pillon: “Emendamenti Italia Viva simili ai nostri, Pd e M5s moriranno con la bandiera in mano”
Non si ferma il dibattito sul ddl Zan, specie dopo le modifiche al testo proposte da Italia Viva. A introdursi nella discussione questa volta è il senatore legista Simone Pillon che commenta proprio gli ultimi dissapori tra Italia Viva e la compagine Pd-M5S. “Gli emendamenti presentati da Italia viva sul ddl Zan? Se Pd, M5s e Leu ne fanno una questione di bandiera e vogliono dimostrare ai loro di essere morti con la bandiera in mano, se ne assumano la responsabilità”, annuncia all’Adnkronos. “Noi abbiamo presentato emendamenti molto simili ad Italia viva. Da parte della Lega è stata dimostrata la più ampia delle disponibilità a trattare e a trovare punti di incontro anche partendo dal testo Zan, cosa che noi non avremmo voluto fare. Quindi, se adesso si rimangiano la parola, problemi loro”.
Il senatore leghista si scaglia poi contro Lucia Azzolina, l’ex ministra che ha definito “irricevibili” le proposte dei renziani. “Vada a leggere l’articolo 7 del ddl Zan, vada a vedere cosa accade nelle scuole dei paesi dove sono in vigore leggi simili e si faccia due conti – prosegue Pillon – Il problema gender nelle scuole c’è ed è grande come una casa. Ce lo segnala addirittura il Vaticano, in una nota ufficiale della Segreteria di Stato; lo hanno denunciato giuristi ed insigni costituzionalisti come Flick e Mirabelli. Non credo che Azzolina sia così autorevole da poterli smentire. E tra l’altro ricordo che il Lazio ha appena sospeso in fretta e in furia le linee guida gender grazie all’intervento delle associazioni familiari e che se non fossero intervenute staremmo già insegnando ai ragazzini che essere maschio o femmina è solo una questione di scelta”.