Si sblocca il ddl Zan: discussione calendarizzata al Senato
La commissione Giustizia del Senato ha commissionato il ddl Zan. La calendarizzazione del ddl Zan è passata con 13 voti a 11, ma ancora non è stata fissata una data. La commissione ha votato tutta una serie di provvedimenti da calendarizzare per i quali verrà stabilito il calendario dei lavori.
La calendarizzazione arriva dopo settimane dense di polemiche, prese di posizione contro l’ostruzionismo della Lega, flash mob a sostegno della legge e iniziative trasversali per far sì che il ddl contro l’omotransfobia possa essere discusso e messo ai voti al Senato.
“Il voto sul calendario dei lavori ha certificato che, in commissione Giustizia, la maggioranza è spaccata. Al successivo incardinamento del disegno di legge Zan, seguiranno le audizioni e il dibattito sulle proposte emendative”, dice il senatore leghista Andrea Ostellari, presidente della commissione Giustizia a palazzo Madama. “Il regolamento prevede che il relatore di ciascun disegno di legge sia il presidente della commissione, che ha la facoltà di delegare questa funzione ad altri commissari. Poiché sono stato confermato presidente, grazie al voto della maggioranza dei componenti della Commissione, per garantire chi è favorevole al ddl e chi non lo è, tratterrò questa delega”, aggiunge Ostellari.
“La legge contro #omotransfobia, misoginia e abilismo è stata calendarizzata in Commissione Giustizia al #Senato. Finalmente ora può iniziare la discussione anche in questo ramo del Parlamento, per l’approvazione definitiva”, ha scritto su Twitter il deputato del Pd Alessandro Zan, autore dell’omonimo Ddl.
“La notizia fondamentale è che il ddl Zan sia stato incardinato in Commissione, dopo settimane di pesanti forzature del Regolamento. La discussione è il principio della democrazia parlamentare, e viene finalmente garantita, anche su questo testo”, afferma Cirinnà che però critica la decisione del presidente Ostellari. “Dispiace che il Presidente Ostellari abbia ritenuto di assumere il ruolo di relatore. In queste settimane ha dimostrato, purtroppo, di non avere a cuore l’imparzialità del suo ruolo: sono curiosa di capire come eserciterà, a questo punto, quello di relatore. Quel che è certo è che vigileremo sull’osservanza del regolamento e ci opporremo con forza a ogni ulteriore mossa ostruzionistica o tentativo di intaccare i contenuti del testo. La maggioranza del Parlamento, in sintonia con la maggioranza della popolazione, è favorevole a questo testo, che è urgente e necessario. Bisogna approvarlo in fretta”.
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