Crisi di governo, no al Draghi bis: “trattativa segreta” sui ministri
Crisi di governo, no al Draghi bis: “trattativa segreta” sui ministri
Non un Draghi bis, come ribadito in più occasioni dal diretto interessato, ma un governo senza più esponenti “contiani”. È l’ipotesi fatta da Il Corriere della Sera, che in un retroscena di Monica Guerzoni parla di una “trattativa segreta” in vista della giornata decisiva di mercoledì, quando Draghi tornerà di fronte alle Camere dopo le dimissioni annunciate, e poi respinte da Sergio Mattarella.
Secondo il quotidiano milanese, la nuova formazione di Luigi Di Maio, Insieme per il futuro, e parte del Partito democratico, sono al lavoro per favorire l’uscita del capogruppo dei deputati M5s Davide Crippa dal partito guidato da Giuseppe Conte, con cui Crippa è in rotta da mesi. Se l’ex sottosegretario lasciasse il M5s insieme ai dirigenti del gruppo pentastellato alla Camera, il perimetro della maggioranza rimarrebbe sostanzialmente invariato, consentendo al governo Draghi di superare la crisi politica, culminata giovedì scorso nel “non voto” della fiducia da parte del Movimento 5 stelle e le successive dimissioni del presidente del Consiglio.
All’interno del governo, resterebbe al suo posto il ministro per i Rapporti con il parlamento, Federico d’Incà, ritenuto tra i cosiddetti “governisti” all’interno del partito fondato da Beppe Grillo, mentre Draghi potrebbe ricoprire ad interim l’incarico di ministro dell’Agricoltura se l’attuale titolare, Stefano Patuanelli, dovesse dimettersi.