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Home » Politica

Liliana Segre: “Indignata per una crisi incomprensibile. Sarò al Senato per votare la fiducia al governo Conte”

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Crisi di governo, Liliana Segre: “Vado a Roma e voto la fiducia a Conte”

La crisi di governo, e la sopravvivenza dell’esecutivo Conte, passa dal voto di fiducia in programma al Senato per la giornata di martedì 19 gennaio: un appuntamento decisivo che vedrà la presenza anche della 90enne Liliana Segre, la quale ha deciso di sfidare il pericolo Covid pur di “fare il mio dovere”.

In un’intervista a Il Fatto Quotidiano, infatti, la reduce della Shoah e senatrice a vita conferma che martedì sarà a Roma, a Palazzo Madama, nonostante il suo medico gli abbia consigliato di limitare gli spostamenti a causa dell’epidemia di Covid.

“Contavo di riprendere le mie trasferte a Roma solo una volta vaccinata – dichiara la Segre – ma di fronte a questa situazione ho sentito un richiamo fortissimo, un misto di senso del dovere e di indignazione civile”.

“Ho deciso di dare la mia fiducia al governo – afferma la senatrice a vita – Questa crisi politica improvvisa l’ho trovata del tutto incomprensibile. All’inizio pensavo di essere io che, con la mia profonda ingenuità di persona lontana dalle logiche partitiche, non riuscivo a penetrare il mistero. Poi però ho visto che quasi tutti, sia in Italia che all’estero, sono interdetti, increduli, spesso disgustati”.

Liliana Segre, poi, conclude la sua intervista con quello che sembrerebbe essere un chiaro riferimento a Matteo Renzi: “Non riesco ad accettare che in un tempo così difficile, in cui milioni di italiani stanno facendo enormi sacrifici e guardano con angoscia al futuro, vi siano esponenti politici che non riescono a fare il piccolo sacrificio di mettere un freno a quello che Guicciardini chiamava il particulare”.

Leggi anche: 1. Appello ai “responsabili” e nessun processo a Renzi: cosa dirà Conte al Parlamento / 2. Governo, la sfida non è solo al Senato: timori di una maggioranza “risicata” anche alla Camera / 3. Di Battista a TPI: “De-Renzizzare il governo val bene una messa. Ora il M5S è coeso, ripartiamo con Conte”

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