Crisi di Governo: cosa è, come funziona e soluzioni
Crisi di Governo: cosa è, come funziona e soluzioni
Visto il duro scontro tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi, in Italia si è tornati a parlare di crisi di Governo. Ma di cosa si tratta? Cosa vuol dire? Cosa è la crisi di Governo? L’espressione indica la situazione nella quale un governo presenta le proprie dimissioni a causa della rottura del rapporto di fiducia con il Parlamento. Esistono due tipi di crisi di governo: quella parlamentare e quella extraparlamentare
Crisi parlamentare
Le crisi parlamentari nascono da una votazione contraria sulla questione di fiducia o sul voto di fiducia, o favorevole ad una mozione di sfiducia.
Crisi extraparlamentari
Le crisi extraparlamentari si aprono in conseguenza di una crisi politica all’interno della maggioranza che sostiene il governo, a causa della quale quest’ultimo non ha la possibilità di far approvare i provvedimenti necessari alla propria azione e ne trae le conseguenze politiche dimettendosi, pur in assenza di un voto formale.
Storia
Nella storia della Repubblica italiana, tutte le crisi di governo sono state di tipo extraparlamentare, tranne quelle che hanno investito i due governi presieduti da Romano Prodi, il quale ha chiesto in entrambi i casi un voto esplicito del Parlamento. La caduta del Governo Prodi I nel 1998 e quella del Governo Prodi II nel 2008 sono state determinate, rispettivamente, da un voto contrario da parte della maggioranza della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica.
Crisi di Governo: le soluzioni
Il presidente della Repubblica è colui che ricostituisce la fisiologia del “circuito democratico” mediante l’esercizio di sue precise attribuzioni. Dopo aver ascoltato una serie di rilevanti personalità politiche può adottare diverse soluzioni in caso di crisi di governo:
- Rinvio alle camere: rinvio del governo alle camere per la verifica della sussistenza del rapporto fiduciario in entrambi i rami del parlamento;
- Governo-bis: nomina di un nuovo governo, presieduto dallo stesso presidente del Consiglio dei ministri, con modifiche della compagine ministeriale;
- Nomina di un nuovo presidente all’interno della stessa maggioranza oppure espressione di una maggioranza differente da quella che sosteneva il governo uscente;
- Incarico esplorativo: il presidente incarica un esponente istituzionale od una personalità moderata o di secondo piano della maggioranza di verificare la possibilità di formare un governo che possa contare su di una maggioranza il quale a sua volta accetta “con riserva” ed indice un nuovo giro di consultazioni per poi in caso positivo accettare o rimettere il mandato.
- Elezioni anticipate: il presidente della Repubblica scioglie le camere ed indice nuove elezioni.
- Governo tecnico: adottato specialmente in caso di emergenze tipicamente economiche od in necessità di riforme importanti ed impopolari con nomina di un presidente del Consiglio esperto in materia e di una compagine ministeriale proveniente dalla società civile, sostenuto solitamente da un’ampia maggioranza bipartisan.
Cosa succede se cade il governo?
Abbiamo visto cosa è, come funziona e le soluzioni della crisi di Governo, ma cosa succede se il Governo cade? La caduta del governo non significa automaticamente che tutti i ministri debbano abbandonare immediatamente la propria posizione. Essi restano in carica fino alla formazione del nuovo governo o alle elezioni. Durante questo lasso di tempo il governo uscente può compiere solamente atti di ordinaria amministrazione.
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