Crisi di governo, ultime notizie: iniziate le consultazioni. Renzi: “Io ministro? No, non sono della partita”. Conte: “Serve esecutivo politico, no ai tecnici”. Di Maio: “M5S ha dovere di ascoltare”. Zingaretti: “Noi ci siamo”. Salvini: “Draghi scelga tra Grillo e la Lega”. Ma Giorgetti: “È un fuoriclasse” | DIRETTA
Crisi di governo, le ultime notizie di oggi 4 febbraio
CRISI DI GOVERNO NEWS – “Auspico un governo politico solido per operare scelte politiche, eminentemente politiche, come necessita il Paese. No a squadre di tecnici. Mi rivolgo agli amici del Movimento: io ci sono e ci sarò”. Il premier uscente, Giuseppe Conte, lo ha detto ai giornalisti fuori a Palazzo Chigi, nel giorno in cui iniziano le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con le forze politiche, al termine delle quali l’ex presidente della Bce scioglierà la riserva e confermerà o meno l’incarico di formare un governo istituzionale.
Bisognerà capire quanto sarà ampia la maggioranza pronta a sostenerlo. Dopo le aperture di Italia Viva e Forza Italia, ma anche del Pd, dal Movimento 5 Stelle è Luigi Di Maio ad esprimersi per un dialogo con Draghi (anche se una parte del Movimento ha già escluso il voto a favore). Fratelli d’Italia intende astenersi mentre la Lega non ha ancora sciolto il nodo su un possibile appoggio al nuovo esecutive. Salvini dice:”Draghi scelga fra noi e Grillo”. Ma per Giorgetti è “un fuoriclasse”. Di seguito tutti gli ultimi aggiornamenti sulla crisi di Governo.
Ore 20,30 – Landini: “Avviare riforma pensioni” – ”Bisogna avviare una riforma delle pensioni, superare semplicemente quota 100, senza fare una riforma, per noi non è accettabile”. ”Abbiamo avanzato delle proposte precise, che siamo pronti a spiegare e illustrare anche al nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi”. Lo afferma il segretario della Cgil, Maurizio Landini, intervenendo al Tg3.
Ore 19,36 – Renzi: “Io ministro? No, non sono della partita” – “Spazio per me assolutamente no, sono molto divisivo. Sono stato oggetto di una campagna di fake news in queste settimane, ma ho fatto questa battaglia perché ci credevo. No, non sono della partita”. Lo dice Matteo Renzi al Tg3, rispondendo alla domanda se potrebbe entrare a far parte del governo di Mario Draghi.
Ore 19 – Sì unanime della direzione Pd alla linea di Zingaretti su Draghi – Dopo le parole di Conte, dal Partito Democratico arrivano commenti improntati alla soddisfazione e a un certo sollievo. “Grazie al Presidente Giuseppe Conte. Un discorso di grande responsabilità e lungimiranza”, scrive Zingaretti su Twitter. “Visione, generosità e sensibilità istituzionale nelle parole di Giuseppe Conte. Il suo impegno diretto rafforza la prospettiva di una alleanza politica nata con l’esperienza del suo governo”, aggiunge Dario Franceschini. “Conte: un discorso politico sintetico ma denso di significati. Sereno, nobilmente costruttivo, in grado di mantenere e rafforzare la prospettiva unitaria del campo democratico”, sottolinea ancora Goffredo Bettini. La strada del Pd, quindi, è tracciata: sostegno al percorso indicato da Sergio Mattarella con l’incarico a Draghi e, contemporaneamente, lavorare a stabilizzare l’alleanza che i dem considerano il vero bersaglio di Matteo Renzi nel momento in cui ha innescato la crisi di governo. Questa insieme allo stesso Pd che, ricordano sempre i dem, “Renzi ha promesso di svuotare come ha fatto Macron con il Partito Socialista Francese”. Il leader di Italia Viva, tuttavia, esce dal dibattito politico interno al Pd, Nicola Zingaretti non ne fa cenno durante la relazione alla direzione nazionale convocata per dare mandato al segretario di partecipare alla costruzione del nuovo esecutivo. “Domani comincerà il confronto e io credo che possiamo entrare in questa fase con una linea chiara e una proposta di governo credibile per l’Italia, aiutare a costruire una maggioranza ampia ed europeista e una azione di governo per la riscossa e la ripartenza italiana. E un nuovo modello sociali sostenibile”, dice Zingaretti: “Credo ci siano le condizioni per costruire e portare a compimento questa sfida. Il Pd come sempre farà la sua parte e per essere in grado di portare avanti questa posizione chiedo alla direzione del partito un mandato”. Sul perchè si sia avviato questo percorso e come, il leader dem si limita a dire: “A mio giudizio è sbagliato parlare di fallimento della politica in maniera generale, in questo modo si cede a ricostruzioni fuorvianti. Ci sono state responsabilità che son note a tutti”.
Ore 17,31 – Giorgetti: “Draghi è fuoriclasse, non può stare in panchina” – “Mario Draghi è un fuoriclasse. E’ come Ronaldo, uno come lui non può stare in panchina”. Lo dice Giancarlo Giorgetti lasciando Montecitorio al termine della segreteria politica della Lega.
Ore 17,24 – Zingaretti: “Pd dà contributo per successo Draghi. Forze alleanza partecipino a processo. Costruiamo maggioranza ampia”– “Dobbiamo garantire al professor Draghi una maggioranza e una piattaforma programmatica che metta il Paese in condizione di vincere le sfide che ha davanti”. Lo ha detto Nicola Zingaretti alla direzione del Pd. “Auspico che tutte le forze dell’alleanza partecipino al processo aperto, aprendosi al contributo di forze moderate, liberali e socialiste”. “Il Pd lavorerà a un governo marcatamente europeista, portando il suo contributo riformista e progressista”, ha aggiunto. “Domani comincerà il confronto e io credo che possiamo entrare in questa fase con una linea chiara e una proposta di governo credibile per l’Italia, aiutare a costruire una maggioranza ampia ed europeista e una azione di governo per la riscossa e la ripartenza italiana. E un nuovo modello sociali sostenibile. Credo ci siano le condizioni per costruire e portare a compimento questa sfida”. Lo ha detto Nicola Zingaretti alla direzione nazionale del Pd. “Il Pd come sempre farà la sua parte e per essere in grado di portare avanti questa posizione chiedo alla direzione del partito un mandato”, ha concluso Zingaretti. “Il Pd lavora per una maggioranza ampia ed europeista. Si è aperta una fase del tutto nuova. La personalità di Draghi è di assoluta forza e grande valore. Può essere la soluzione per portare l’Italia fuori dalla situazione caotica e dal rischio di paralisi che la crisi ha determinato. Credo il Pd debba contribuire al successo di questo tentativo, con i propri contenuti e il proprio contributo”. Lo dice il segretario del Pd Nicola Zingaretti in direzione.
Ore 17 – Governo, Crimi: “A tavolo con Draghi il Reddito di cittadinanza è un punto fermo” – “Sento già qualcuno appellarsi al presidente incaricato affinché tolga il reddito di cittadinanza, una misura che in questi mesi ha anche fatto da scudo al rischio di tensioni sociali e che ha aiutato quasi 3 milioni di italiani, inclusi minori e disabili. Abbiamo lottato con tutte le nostre forze per realizzarlo e, invece che affossarlo, dobbiamo portarlo definitivamente a termine completando il versante delle politiche attive del lavoro”. Lo scrive il capo politico M5s Vito Crimi su Facebook. – “Sabato prossimo andremo alle consultazioni con il presidente incaricato. Ascolteremo attentamente quanto avrà da dirci e porteremo al tavolo il Movimento 5 Stelle con la sua storia, le sue battaglie e le sue visioni. E, chiaramente, fra queste il reddito di cittadinanza è uno dei punti fermi. Perché, oggi più di ieri, nessuno deve rimanere indietro”. Lo scrive il capo politico M5s, Vito Crimi, su Facebook.
Ore 16,40 – Governo, Salvini: “Draghi scelga tra Grillo e Lega“- “Siamo disponibili a ragionare con tutti per il bene dell’Italia. Certo, Draghi dovrà scegliere tra Grillo e la Lega”. Lo dice Matteo Salvini, affiancato da Giancarlo Giorgetti, lasciando Montecitorio. “Se le richieste di Grillo sono la patrimoniale sui risparmi degli italiani, il nostro è l’esatto contrario, il taglio delle tasse per famiglie e imprese – aggiunge – A questo questo Draghi dovrà scegliere se per il futuro dell’Italia sono meglio nuove tasse o meno tasse”. Un riferimento a Grillo quello di Salvini dopo le indiscrezioni secondo cui il fondatore M5s avrebbe chiesto il mantenimento dei provvedimenti varati dal governo Conte, dal reddito di cittadinanza alle norme anticorruzione. (Qui l’articolo completo)
Governo: Salvini: “Il bene del Paese viene prima dell’interesse di partito” – “Per noi prima viene l’interesse e il bene del Paese. Ancor prima dell’interesse di partito”. Lo dice Matteo Salvini, leader della Lega, incontrando i cronisti all’uscita di Montecitorio al termine della segreteria politica del partito. “Se dovessi fare l’interesse del partito – aggiunge affiancato da Giancarlo Giorgetti – starei fuori ad assistere a quel che succede a dare la colpa di Conte…. Ma intanto le aziende chiudono e ci sono famiglie in difficoltà”.
Ore 16,30 – Consultazioni, Gruppo Maie – Psi: “Sì a Draghi governo con forte connotazione politica” Il gruppo del Maie-Psi ha espresso al presidente del Consiglio incaricato, Mario Draghi, la convinzione che il futuro governo debba “avere una forte connotazione politica”. Lo ha detto Antonio tasso, vicepresidente della componente del gruppo Misto alla Camera, rispondendo alle domande dei giornalisti al termine delle consultazioni. “Il presidente Mattarella ci ha chiesto di essere responsabili, collaborativi e dare risposte ai cittadini”. “Abbiamo incontrato Draghi ci ha esposto la sua idea governativa. Mi hanno colpito due elementi: spendere con saggezza gli aiuti che ci arrivano dall’Europa e investire nel futuro. Investire nei ragazzi che rappresentano la nostra continuità. La gente non si appassiona ai nostri tavoli tecnici alle nostre diatribe. Non mi fermerò sulla cause di una crisi di governo inopportuna. Ci interessa andare avanti per l’emergenza sanitaria. Abbiamo accolto le indicazioni di Mattarella. Conte invita alla collaborazione di un governo forte e autorevole. Dichiaro il nostro appoggio a Mario Draghi abbiamo aggiunto una riflessione e ci auspichiamo che il governo abbia una connotazione politica”.
Ore 15,55 – Consultazioni, Bonino: “Pieno sostegno di Azione e +Europa-Radicali a Draghi” – “Pieno sostegno di Azione e +Europa-Radicali a Draghi”. Lo ha detto la senatrice Emma Bonino dopo l’incontro col premier incaricato. “Abbiamo sottolineato alcuni temi, ma ci tengo a dire a proposito dei dibattiti sul governo tecnico, che magari può essere il fallimento di questa politica, ma l’inizio di una nuova politica. Abbiamo sollevato la questione giustizia e la questione del piano di ripresa”, ha aggiunto Bonino. “Pensiamo che questa consapevolezza debba essere di tutte le forze politiche, l’ultima cosa che va fatta è legare le mani a questo tentativo politico”, ha detto il leader di Azione Calenda.
Ore 15,50 – Gualtieri: “Con Conte e Zingaretti rilancio collaborazione tra forze democratiche” – “Le parole di alto valore istituzionale e politico di Giuseppe Conte e l’iniziativa unitaria di Nicola Zingaretti rilanciano la collaborazione tra le forze democratiche, progressiste ed europeiste e aprono la strada a un confronto positivo per la formazione del governo”. Lo ha scritto su Twitter il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Ore 15,30 – Al via le consultazioni di Mario Draghi – Stanno iniziando in questi istanti alla Camera dei deputati le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi con le forze politiche. Si comincia da Azione e Più Europa-Radicali. Qui la diretta delle consultazioni di Draghi
Ore 15,25 – Orlando: “Da Conte gesto politico che avrà conseguenze politiche rilevanti” – “Da Conte parole importanti e utili, una lezione a molti che smonta una campagna strumentale e ingenerosa che va avanti da mesi. Soprattutto un gesto politico che se adeguatamente colto avrà conseguenze politiche rilevanti in futuro. Grazie Presidente Conte”. Lo ha scritto il vicepresidente Pd Andrea Orlando in un tweet.
Ore 15,05 – Consultazioni Draghi: il calendario completo – Le consultazioni del presidente incaricato Mario Draghi inizieranno oggi pomeriggio alle 15.30 e si concluderanno sabato mattina. Si inizierà dai partiti più piccoli. Il centrodestra parteciperà alle consultazioni del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi separatamente. Qui il calendario completo.
Ore 15,00 – Zingaretti: “Da Conte responsabilità e lungimiranza” – “Grazie al Presidente Giuseppe Conte. Un discorso di grande responsabilità e lungimiranza”. Lo ha scritto su Twitter il segretario Pd Nicola Zingaretti.
Ore 14,45 – Centrodestra, Salvini: “Andremo separati a incontri con Draghi” – “Andremo sparati agli incontri con Draghi”. A dirlo ai giornalisti vicino a Montecitorio è stato il leader della Lega Matteo Salvini, riferendosi agli alleati del centrodestra, con cui oggi c’è stato un altro vertice per discutere della situazione politica. “Draghi ci aspetta sabato mattina. Andremo ad ascoltare e poi decideremo”, ha detto Salvini. “Gli porteremo le richieste degli italiani”.
Ore 14,50 – Consultazioni Draghi da oggi 15.30, terminano sabato – Le consultazioni del presidente incaricato Mario Draghi inizieranno oggi pomeriggio alle 15.30 e si concluderanno sabato mattina.
Ore 14,30 – C’è il Quirinale dietro la “svolta” pro-Draghi di Di Maio – Nelle ultime ore autorevolissime indiscrezioni parlavano di un colloquio tra Luigi Di Maio e il capo dello Stato. Che sarebbe anche stato tranquillizzato sulla posizione di Beppe Grillo in merito al nascituro governo. Qui il retroscena di Marco Antonellis.
Ore 14,25 – Di Maio: “Bene Conte, governo a forte impulso politico” – “Ringrazio profondamente Giuseppe Conte per le sue parole, per la responsabilità istituzionale mostrata ancora una volta, in un momento di grande difficoltà per il Paese. Condivido pienamente la necessità di un forte impulso politico nel governo che andrà a formarsi. Il Movimento gli è riconoscente e continuerà ad essere protagonista anche grazie a lui”. Così Luigi Di Maio in una nota.
Ore 14,20 – Sindacati: “Pronti a incontrare Draghi su emergenze” – I segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri si dicono disponibili “fin da subito” a incontrare il Presidente incaricato Draghi “per esternare le loro preoccupazione e le proposte del sindacato peraltro già illustrate al precedente Governo”. In una nota congiunta, i sindacati esprimono “le loro preoccupazioni per la situazione di emergenza sanitaria, sociale, occupazionale ed economica del paese che rischia di aggravarsi nelle prossime settimane quando scadrà il blocco dei licenziamenti e la cassa covid”. A tal proposito, Cgil, Cisl, Uil “valutano molto positivamente che il Presidente incaricato Mario Draghi abbia ieri affermato di voler aprire un confronto di merito anche con le parti sociali”.
Ore 14,15 – Raggi: “Rompiamo gli schemi, M5S apra a Draghi” – “È il momento di rompere gli schemi: con Mario Draghi si dialoghi. E sui temi!”. A dirlo la sindaca di Roma Virginia Raggi al Foglio. “Io mi concentrerei sui temi”, prosegue Raggi. “Non vedo un parallelo con l’esperienza Monti. Il prossimo governo, infatti, avrà il compito di gestire risorse e rilanciare lavoro ed economia nella fase post-Covid”.
Ore 14,10 – Numerosi contatti Conte-Grillo – Sulla crisi di Governo ci sono stati numerosi contatti tra il Presidente del Consiglio dimissionario Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Lo riporta Agi citando fonti parlamentari.
Ore 14,00 – Conte: “Serve governo politico, no ai tecnici” – “Auspico un governo politico solido per operare scelte politiche, eminentemente politiche, come necessita il Paese. No a squadre di tecnici. Mi rivolgo agli amici del movimento: io ci sono e ci sarò”. Lo ha detto il premier uscente, Giuseppe Conte, ai giornalisti presenti fuori da palazzo Chigi. Qui il discorso integrale
Ore 13,30 – Fra poco parla Conte – Fra pochi minuti il premier dimissionario, Giuseppe Conte, rilascerà una dichiarazione alla stampa davanti a Palazzo Chigi. Segui qui la diretta
Ore 13,00 – Di Maio: “M5s ha dovere ascoltare Draghi” – “Oggi si aprono le consultazioni del premier incaricato Mario Draghi, secondo la strada tracciata dal capo dello Stato Sergio Mattarella, che ringrazio. In questa fragile cornice, il MoVimento 5 Stelle ha, a mio avviso, il dovere di partecipare, ascoltare e di assumere poi una posizione sulla base di quello che i parlamentari decideranno. Siamo la prima forza politica in Parlamento e il rispetto istituzionale viene prima di tutto”, lo scrive in una nota il ministro degli Esteri uscente Luigi Di Maio.
Ore 12,40 – Berlusconi: “Incarico a Draghi direzione indicata da Forza Italia”- La scelta del Presidente della Repubblica di conferire a Mario Draghi l’incarico di formare il nuovo governo va nella direzione che abbiamo indicato da settimane: quella di una personalità di alto profilo istituzionale attorno alla quale si possa tentare di realizzare l’unità sostanziale delle migliori energie del Paese”. Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi durante un collegamento con il vicepresidente Antonio Tajani e le due capigruppo, Annamaria Bernini e Maristella Gelmini.
“È naturale da parte nostra guardare senza alcun pregiudizio al tentativo del Presidente incaricato, al quale proporremo – nella naturale prosecuzione di un atteggiamento responsabile che contraddistingue l’azione di Forza Italia – idee e contenuti” afferma il leader di Forza Italia.
Ore 12,21 – Borghi (Pd): “Seguire la strada tracciata da Mattarella” – “In questo passaggio storico che abbiamo davanti, i Democratici hanno il dovere di rispondere all’appello del Presidente Mattarella e tentare di seguire la strada da lui tracciata, con il massimo sforzo comune, con responsabilità e coraggio. Lo dobbiamo fare anche guardando al futuro. Abbiamo anche l’occasione, in questo specifico momento, di rilanciare invece il più alto senso dei valori repubblicani e l’idea stessa della politica fondata sull’etica della responsabilità, come il più alto servizio alla Repubblica. In nome dell’interesse generale e non di quelli di parte o personali”. Lo dichiara Enrico Borghi della presidenza del gruppo Pd alla Camera.
Ore 12,10 – Renzi vuole riprendersi il PD con Bonaccini?[Retroscena] – “Fallita Italia Viva, ora Renzi proverà a rientrare nel partito utilizzando quelli a lui più vicini: Bonaccini, Nardella, Gori, Marcucci, Orfini. Chiederanno un congresso dicendo che il Pd ha sbagliato ad appoggiare il Conte Ter”. Lo riferisce a TPI un autorevole deputato del Pd. “Se vogliono un congresso lo dicano pure. Le linee sono chiare: chi vuole che Renzi si riprenda il Pd e chi punta a mantenere la nostra autonomia. E vinca il migliore”. Il retroscena di Marco De Antonellis
Ore 11,30 – Effetto Draghi sui mercati, spread Btp-Bund riprende discesa e tocca i 103 – Lo spread tra Btp e Bund ricomincia la sua discesa, ora il differenziale è di 103 punti base. Già ieri la notizia del conferimento dell’incarico a Draghi aveva portato lo spread da 114 punti base giù fino a 102 punti base, chiudendo la giornata a 105.
Ore 11,00 – Draghi è arrivato alla Camera – Il presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi è arrivato alla Camera dei deputato.
Ore 10,30 – Conte: “Quando uno fa il suo lavoro è sereno” – “Quando uno fa il suo lavoro è sempre sereno”. Lo ha detto all’Ansa il premier uscente, Giuseppe Conte, mentre stava entrando a Palazzo Chigi.
Ore 8,30 – Da Cartabia a Panetta: i nuovi nomi del totoministri del governo Draghi (e le possibili riconferme) – Non sarà una squadra “alla Monti”, costituita esclusivamente o prevalentemente da tecnici, ma un esecutivo sulla scia dell’esperienza Ciampi: un mix di politici e tecnici per raggiungere un punto di equilibrio. È questo ciò che trapela dai primi incontri istituzionali svolti ieri da Mario Draghi, che ha accettato con riserva l’incarico di formare un governo istituzionale “di alto profilo”, conferitogli dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Qui il totoministri.
Ore 8,15 – Renzi: “Nel Pd pensavano di zittirmi con qualche poltrona di consolazione. Avanti con Draghi fino al 2023” – “È probabile che io sia il più impopolare del Paese, è improbabile che Conte sia il più popolare, ma è certo che Draghi sia il più competente. Va bene così”. Lo ha detto nell’intervista rilasciata a Repubblica il senatore Matteo Renzi, da settimane al centro del dibattito politico e “fautore” della crisi che ha portato alla caduta del governo Conte II. Qui le dichiarazioni di Renzi.
Ore 7,00 – Orlando (Pd): “Vorremmo maggioranza larga. Da M5s posizioni ferme ma non insuperabili” – “Le parole di Mattarella vanno prese drammaticamente sul serio. Noi vorremmo una maggioranza larga”. Lo ha dichiarato il vicesegretario del Pd, Andrea Orlando, alla domanda se il Pd sia pronto ad accettare un sostegno della destra al Governo Draghi. Sui tempi Orlando dice: “Il calendario delle consultazioni lo darà domani il Presidente incaricato. Di tempo ne abbiamo già perso troppo”. Su Conte Orlando afferma: “Mi sento di dire che una mano la darà”. E sul M5S dichiara: “Posizioni ferme ma non insuperabili”.
Nella giornata di ieri, 3 febbraio 2021, l’ex presidente della Bce Mario Draghi ha accettato con riserva l’incarico conferito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella di formare un governo istituzionale. “Con rispetto mi rivolgerò al Parlamento – ha detto Draghi in Quirinale – Sono fiducioso che dal confronto con i partiti e le parti sociali emerga l’unità”.
“Attenzione, Draghi ora può spaccare il centrodestra“, ha avvertito il cofondatore di Fratelli d’Italia e ideologo di Giorgia Meloni, Guido Crosetto, nell’intervista del direttore di TPI Giulio Gambino. “Da parte della Lega nessun veto a Draghi. Ascolteremo e valuteremo”, ha detto invece il capogruppo Lega al Senato Massimiliano Romeo in un’intervista a TPI.
Con noi ha parlato anche il deputato pentastellato Francesco Forciniti, che dice: “Compatti nel ‘no’ a Draghi, con lui la vittoria dell’austerity”. “Sono grato a Conte. La prospettiva politica dell’alleanza giallorossa non va dispersa”, ha scritto su TPI il dirigente Pd Goffredo Bettini.
L’esponente M5S Alessandro Di Battista firma invece un articolo in cui ha spiegato perché il Movimento, secondo lui, deve dire “no” a Draghi. Il vicedirettore di TPI Stefano Mentana, in un articolo d’opinione, ha scritto che “Il sonno della politica genera tecnici”. “Dopo aver ingannato Mattarella, ora Renzi rischia di mettere nei guai anche Draghi”, è il commento di Luca Telese.
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