Crisi di governo, ultime notizie. Consultazioni da domani pomeriggio. Conte: “Dimissioni per nuovo governo di salvezza nazionale”. Al Senato nasce il gruppo degli “Europeisti”
Crisi di governo, le ultime notizie di oggi 26 gennaio
La crisi di governo è formalmente aperta. Sono state ufficialmente annunciate le dimissioni di Giuseppe Conte, subito dopo la fine del colloquio al Quirinale tra il capo dello Stato Sergio Mattarella e il capo del governo Giuseppe Conte, che aveva già annunciate la sua decisione questa mattina durante il Cdm. Conte spera a questo punto in un reincarico da parte del Capo dello Stato per formare un Governo Conte ter con una maggioranza allargata a un manipolo di parlamentari “responsabili” e forse anche aperta al rientro di Italia Viva, malgrado lo strappo con Matteo Renzi. Le dimissioni di Conte si sono rese di fatto necessarie in vista del voto sulla relazione del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, sulla quale la maggioranza attuale non avrebbe avuto i numeri. Qui i prossimi passi del Presidente della Repubblica. Qui gli scenari possibili del post-dimissioni. Di seguito tutti gli ultimi aggiornamenti sul governo:
Ore 22,00 – Nasce il gruppo “Europeisti” al Senato, domani alla Camera – Si è costituito il gruppo dei responsabili al Senato. Secondo quanto apprende l’Ansa da fonti parlamentari, infatti, in serata è stato raggiunto il numero base di dieci senatori. Il gruppo si chiama “Europeisti Maie Centro Democratico” e domani si costituirà anche alla Camera.
Ore 20,30 – Conte: “Dimissioni per nuovo governo di salvezza nazionale” – “È il momento che emergano in Parlamento le voci che hanno a cuore le sorti della Repubblica. Le mie dimissioni sono al servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale”. Lo ha scritto il premier dimissionario Giuseppe Conte in un post su Facebook. “Serve un’alleanza, nelle forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista, in grado di attuare le decisioni che premono, per approvare una riforma elettorale di stampo proporzionale e le riforme istituzionali e costituzionali, come la sfiducia costruttiva, che garantiscano il pluralismo della rappresentanza unitamente a una maggiore stabilità del sistema politico”.
Ore 20,25 – Il calendario completo delle consultazioni. Il Quirinale ha pubblicato il calendario delle consultazioni che terrà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella a partire da domani pomeriggio e fino al pomeriggio di venerdì. Il centrodestra sarà ricevuto insieme venerdì pomeriggio. Qui il calendario completo.
Ore 20,00 – Berlusconi: “Unità nazionale o voto” – “Oggi, di fronte alla crisi politica di una maggioranza inadeguata e insufficiente, che si somma all’emergenza sanitaria e a quella economica, ho fatto appello ad un’unità sostanziale del Paese, da realizzare se possibile in questo Parlamento o, se non è possibile, chiamando gli italiani alle urne”. Lo scrive il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, sul suo profilo Facebook.
Ore 19,20 – Renzi: “Ora governo serio di legislatura. Al Colle senza pregiudizi” – “Ora possiamo finalmente fare ciò che serve al Paese, ai suoi insegnanti, ai suoi lavoratori, ai suoi giovani: un governo serio, di legislatura, che dia risposte concrete e non evasive alle sfide drammatiche della pandemia e assicuri la ripresa. Un governo europeista non a parole, ma nei fatti: capace di concretizzare in progetti il gigantesco sforzo del Next Generation Eu. Con un documento serio, scritto bene, concreto”. Lo scrive il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sua enews. Noi andremo al Quirinale senza pregiudizi – aggiunge – Per noi la priorità è aiutare i cittadini a uscire da questa fase di stallo e di difficoltà non solo economica. Sprecare i soldi del Recovery, perdere tempo sui vaccini, ritardare il ritorno a scuola, vivere di sussidi sarebbero errori imperdonabili. Noi ci siamo.Lo abbiamo dimostrato con questa lettera inviata a Conte di più di un mese fa alla quale nessuno ha dato risposta. Arriva un momento in cui la verità si afferma sulle veline. E in quel momento diventa chiaro a tutti che la politica è una cosa diversa dal populismo. Italia Viva sarà sempre la casa di chi rifiuta le veline, di chi rifiuta il populismo”.
Ore 19,10 – Verso consultazioni da domani pomeriggio a venerdì – Le consultazioni al Quirinale cominceranno pomeriggio e potrebbero terminare venerdì. Il presidente della Repubblica accoglierà nel suo studio i presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico, e sentirà al telefono il presidente emerito Giorgio Napolitano. Giovedì, mattina e pomeriggio, il Capo dello Stato consulterà i principali gruppi parlamentari, mentre se proseguissero anche venerdì, le consultazioni non si terrebbero di mattina perché Mattarella ha confermato la sua presenza all’inaugurazione dell’anno giudiziario in Cassazione. Gli ultimi colloqui, quindi, si potrebbero tenere venerdì pomeriggio per poi lasciare al presidente il tempo di trarre le sue conclusioni.
Ore 18,45 – La senatrice Tiraboschi (FI): “Non sosterrò Conte” – “Non mi sono definita responsabile nella prima fase di questa crisi di governo, non potrei esserlo per un Conte-ter”: lo dichiara a TPI Maria Virginia Tiraboschi, senatrice di Forza Italia, il cui nome è circolato nelle ultime ore come possibile “responsabile” a sostegno di un nuovo governo Conte. Leggi l’articolo completo.
Ore 18,30 – Marcucci: “Conte non a tutti i costi, ma buonsenso porta a lui” – “Per noi oggi l’ipotesi sul campo è reincaricare Conte, vedremo le indicazioni che daranno gli altri partiti e soprattutto ci atterremo alle indicazioni del capo dello Stato”: lo dichiara ai cronisti Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato. E a chi gli chiede se la posizione del Pd sia “Conte a tutti i costi”, Marcucci risponde: “Non c’è un Conte a tutti i costi: io dico che il buonsenso ci deve guidare e ci guida oggi in quella direzione”.
Ore 18,00 – Conte avrebbe rinunciato a video appello – Secondo quanto scrive il Corriere della Sera, il premier dimissionario, Giuseppe Conte, avrebbe rinunciato al video-appello ai responsabili così come paventato subito dopo le sue dimissioni. Conte, infatti, vorrebbe mantenere un basso profilo evitando strumentalizzazioni.
Ore 16,55 – Bellanova: “Si riparta da perimetro maggioranza, non c’è solo Conte” – “Quello che auspichiamo è che si riparta da perimetro maggioranza e, se ci sono le condizioni, allargare maggioranza ma mettendo al centro i temi. Il Recovery è stato migliorato ma non è soddisfacente e questo non lo dice Iv ma l’Europa”. Lo ha dichiarato a Radio Uno l’ex ministra dell’Agricoltura ed ex capo delegazione di Italia Viva al governo, Teresa Bellanova, aggiungendo: “Per noi c’è Conte ma non c’è solo Conte”.
Ore 16,40 – Meloni: “Pantomima indegna” – “Vogliamo dimostrare che c’è una alternativa de si consentisse di dare la parola agli italiani saremmo in grado di dare solido. Siamo disponibili a dare una alternativa a questa pantomima indegna”. Lo ha dichiarato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al termine del vertice del centrodestra.
Ore 16,15 – Vitali (Forza Italia): “Appoggio a Conte se inserisce una riforma della giustizia garantista” – “Se Giuseppe Conte inserisse nel suo programma una riforma della giustizia di stampo garantista, sarei ben contento di dare un contributo coronando così la mia vita politica e professionale”. A dirlo in un’intervista al Foglio è il senatore di Forza Italia Luigi Vitali, considerato uno dei possibili esponenti azzurri che potrebbero entrare nella squadra dei “responsabili” e sostenere un eventuale governo Conte-ter.
Ore 16,12 – Centrodestra, Salvini: “Abbiamo una posizione unitaria, altrimenti non andremo insieme dal presidente della Repubblica” – “Abbiamo una posizione unitaria, altrimenti non andremo insieme dal presidente della Repubblica”. A dirlo il leader della Lega Matteo Salvini al termine del vertice del centrodestra. “Bisogna ridare la parola agli italiani”, ha dichiarato Salvini.
Ore 16,00 – Romani: “Centrodestra al Colle unito per no a Conte Ter” – “Andremo con una delegazione unitaria del centrodestra al Quirinale per ribadire il nostro ‘no’ al Conte Ter”. È quanto ha affermato il senatore di Cambiamo! Paolo Romani, uno dei papabili “responsabili” di centro, al termine del vertice del centrodestra.
Ore 15,30 – Conte rientrato a Palazzo Chigi dopo colloquio con Fico – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è rientrato a palazzo Chigi dopo il colloquio alla Camera con il presidente Roberto Fico. L’incontro è durato quasi un’ora.
Ore 14,54 – Governo: al via vertice del centrodestra – Al via vertice del centrodestra. Sono presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. In collegamento via zoom Silvio Berlusconi. Con loro i rappresentanti delle formazioni centriste, tra cui l’Udc Antonio De Poli. Tra i temi da affrontare anche le consultazioni al Quirinale, con la scelta di andare in unica delegazione del centrodestra o no.
Ore 14,40 – Terminato l’incontro tra Conte e Fico, durato più di un’ora – E’ terminato l’incontro tra il premier dimissionario Giuseppe Conte e il presidente della Camera, Roberto Fico. L’incontro è durato circa un’ora e quarto. Al Senato il colloquio tra il premier e la presidente Maria Elisabetta Casellati è durato pochi minuti, alla Camera Conte è rimasto nello studio di Fico da oltre un’ora. A parte il calendario istituzionale, sospeso dalla crisi di governo, oggetto del colloquio potrebbero essere stati gli equilibri interni al M5s, messi a dura prova dalla crisi di governo.
Ore 14,35 – Rosato (Iv): “Nessuno veto su Conte, serve governo solido” – “Avevamo ragione sulla necessità di uno sforzo straordinario per il paese che questo governo non era più in grado di mettere in campo. Adesso vediamo, noi abbiamo fatto un appello scritto e continuiamo senza veti e preclusioni ad essere disponibili al dialogo. Io penso che questo governo aveva bisogno di uno scossone”. Lo dice il presidente di Italia viva, Ettore Rosato, a Rainews 24. “Il Presidente della Repubblica ha in mano la regia difficile” di questa crisi, “e credo che sarà utilizzata per dare al Paese un governo più solido e con un programma più chiaro, che questo governo non aveva più. Penso che una volta che si trova la sintesi sulle questioni programmatiche principali, prima fra tutte il Recovery” una soluzione si trova. “Noi non abbiamo mai messo veti su nessuno, né prima con Conte, né in Aula quando ci siamo astenuti sulla fiducia, e non lo facciamo neanche adesso, non poniamo veti né preclusioni, abbiamo però l’esigenza di estrema chiarezza e sono convinto anche gli altri partiti abbiano necessità di chiarezza”, ha aggiunto Rosato.
Ore 14,20 – Binetti (Udc): “Sono di centrodestra, insieme a consultazioni” – “Io sono nell’area del centrodestra, sono Udc nell’area di centrodestra e ci muoviamo tutti insieme”. Lo ha detto la senatrice dell’Udc, Paola Binetti, parlando all’Ansa della sua posizione politica. Alla domanda su come il suo partito andrà alle prossime consultazioni, ha risposto: “Andremo sicuramente con l’area del centrodestra, non da soli siamo troppo piccoli. Andremo insieme agli altri tre partiti, spero proprio di sì”.
Ore 13,55 – Tajani (FI): “Non siamo disponibili a sostenere governo uscente o sue fotocopie” – “Non siamo disponibili a sostenere il governo uscente o fotocopie del governo uscente”. Lo ha dichiarato Antonio Tajani (Forza Italia) parlando coi giornalisti. “Siamo disponibili a sostenere un governo di unità nazionale, rappresentativo di tutta l’Italia, non un governo Ursula”, ha aggiunto Tajani, riferendosi alla maggioranza che ha eletto la presidente della commissione europea (Pd, Leu, M5S e Forza Italia).
Ore 13,50 – Salvini: “No a esecutivi pasticciati” – “Mentre Conte si dimette e Pd, 5Stelle e Renzi litigano, la Lega riunisce in questo momento la segreteria politica”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, subito dopo la formalizzazione delle dimissioni del premier Conte. “Premesso un chiaro no a perdite di tempo e a governi pasticciati figli di parlamentari in vendita, con sindaci e governatori stiamo lavorando per risolvere i problemi legati alla cassa integrazione che non arriva, a rimborsi e ristori fantasma, ad un piano vaccinale in forte ritardo ed ai medici promessi dal governo e non ancora arrivati negli ospedali, alla riapertura in sicurezza delle scuole, alla ripartenza di negozi, bar, ristoranti, palestre, impianti sportivi e realtà culturali. Altri litigano per le poltrone e per tirare a campare, noi ci occupiamo della vita vera e degli italiani”.
Ore 13,25 – Di Maio: “M5S rimane il baricentro del Paese” – “Rendiamoci conto di ciò che sta succedendo in Italia”, ha scritto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un post su Facebook. “Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha appena rassegnato le dimissioni per via di una crisi di governo senza alcun senso, mentre stiamo lottando contro i colossi farmaceutici che ci hanno bloccato le forniture di vaccini”. Di Maio sostiene che “con un Governo dimissionario sarà tutto più lento e difficile. La vera crisi da affrontare a viso aperto è quella degli italiani e finché saremo in carica ce la metteremo tutta. L’Italia deve reagire in fretta. È il momento della verità, in queste ore capiremo chi difende e ama la Nazione e chi invece pensa solo al proprio tornaconto. Il MoVimento 5 Stelle rimane il baricentro del Paese e insieme al presidente Giuseppe Conte offriremo il nostro contributo per la stabilità. Questo è il nostro impegno, a questo fine stiamo lavorando”.
Ore 13,20 – Conte alla Camera per comunicare dimissioni – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è appena arrivato a Montecitorio per comunicare le dimissioni al presidente della Camera, Roberto Fico, dopo l’incontro con la presidente del Senato Casellati.
+++ BREAKING NEWS +++ Il Quirinale: “Conte si è dimesso, consultazioni da domani pomeriggio” – E’ avvenuta la lettura del comunicato ufficiale da parte di Ugo Zampetti, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica: “Conte ha rassegnato le sue dimissioni, ma resterà in carica per espletare le sue funzioni fino alla creazione di un nuovo governo. Le consultazioni avranno inizio domani pomeriggio, mercoledì 27 gennaio”.
Nel video di seguito: la lettura del comunicato ufficiale da parte di Ugo Zampetti, Segretario Generale della Presidenza della Repubblica
Ore 12,45 – Conte in Senato per comunicare dimissioni – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è appena arrivato a Palazzo Giustiniani per comunicare le dimissioni al presidente del Senato, Elisabetta Casellati, dopo aver incontrato il capo dello Stato, Sergio Mattatella, al Quirinale.
Ore 12,30 – Conte uscito dal Quirinale – Il presidente del Consiglio ha lasciato il Palazzo del Quirinale, dove ha consegnato le sue dimissioni nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Conte è uscito in auto da mezz’ora dal suo arrivo.
Ore 12,00 – Conte arrivato in Quirinale – Giuseppe Conte è entrato in Quirinale per formalizzare le dimissioni con il capo dello Stato Sergio Mattarella.
Ore 11,45 – Nasce nuovo gruppo dei Responsabili in Senato – Si sta per costituire un nuovo gruppo parlamentare al Senato. Si tratta dell’ormai famosa componente dei Responsabili. Sarà composto da dieci senatori e utilizzerà il simbolo del Maie, la lista degli eletti all’estero. Tra gli aderenti al momento ci sono: l’ex M5S Buccarella, Adriano Cario (Maie), Saverio De Bonis (Maie), l’ex M5S Luigi Di marzio, Merlo (Maie) gli ex Fi Sandro Lonardo, Maria Rosaria Rossi e Causin. In trattativa l’ex Grillino Alfonso Ciampolillo. Il capogruppo dovrebbe essere Causin. Allo stato si tratta di senatori che hanno già votato la fiducia la settimana scorsa. E quindi non aggiungono numeri alla maggioranza. La costituzione sta avvenendo per consentire al nuovo gruppo di partecipare domani alle consultazioni.
Ore 11,30 – Bettini: “Si può allargare maggioranza con Conte – “Sono fermamente convinto che attorno al premier Conte, che oggi incontrerà il presidente della Repubblica Mattarella per dar seguito alle decisioni annunciate in Consiglio dei ministri, si possa in tempi brevi e in modi chiari allargare la maggioranza per un governo repubblicano e europeista. Non dobbiamo perdere neppure un minuto perché tante sono le cose da fare, a partire dal decreto sui ristori alle categorie colpite dalla crisi. E non deve ricominciare uno stucchevole dibattito politicista e astratto, mettendo in campo ipotesi diverse di premiership o di alleanze che disperderebbero il patrimonio accumulato tutti assieme in questi mesi e che porterebbero l’Italia a nuovi momenti di confusione e incertezza”. Così Goffredo Bettini, membro della direzione nazionale del Pd, commenta con un post su Facebook l’annuncio del premier Conte al Consiglio dei ministri di rassegnare le proprie dimissioni.
Ore 11,10 – Pd: “Rilanciare azione di governo con Conte. Dem uniti” – “Credo che il Pd abbia dimostrato di essere un partito di grandissima responsabilità, il Pd è unito e c’è bisogno di essere un punto fermo in un percorso strettissimo e complicato. Abbiamo bisogno di rilanciare l’azione di governo e lo abbiamo detto anche prima di questa crisi che è incomprensibile. Il punto imprescindibile è Conte e bisogna allargare e rilanciare l’azione di governo”: così la vicepresidente del Pd Deborah Serracchiani al Tg1.
Ore 10,57 – Non ci sarà la conferenza stampa di Conte – Il premier Giuseppe Conte non terrà nessuna conferenza stampa. “Non era in programma, non verrà convocata”, confermano dal suo staff. Non è tuttavia escluso, però, che il premier motivi la sua decisione in un video o una dichiarazione che potrebbe essere diffusa nelle prossime ore.
Ore 10,46 – Franceschini: “Salvare prospettiva alleanza riformista” – “Quando siamo partiti sapevamo di avere di fronte un percorso difficile, per le distanze politiche tra i soggetti che hanno dato vita a questo governo. Non ci aspettavano certo di dovere affrontare una pandemia e una delle fasi più difficili della storia della Repubblica. L’abbiamo fatto al meglio delle nostre capacità e crediamo con molti risultati positivi, grazie alla guida del presidente Conte e al sostegno delle nostre forze politiche”, ha detto il ministro Dario Franceschini nel corso del Cdm in cui Giuseppe Conte ha comunicato le sue intenzioni di dimettersi.
Ore 10,35 – Conte atteso al Colle alle 12 – Giuseppe Conte si trova ancora a Palazzo Chigi ed è atteso al Quirinale per discutere delle dimissioni con il Capo dello Stato Sergio Mattarella alle ore 12.
Ore 10,20 – In mattinata alla Camera niente interrogazioni – Essendo il governo Conte dimissionario, oggi non si terrà, come previsto all’ordine del giorno di Montecitorio, lo svolgimento delle interpellanze e delle interrogazioni. A breve, sulla base di quanto accadrà in mattinata al Quirinale, dovrebbe essere convocata una conferenza dei capigruppo.
Ore 10,15 – Concluso il Cdm – Si chiude il Consiglio dei Ministri nel quale Conte ha annunciato le sue dimissioni Governo e dove è stato approvato il ‘decreto Cio’ per l’autonomia del Coni. C’è stato anche un momento “molto affettuoso” e gli applausi dei ministri al presidente del Consiglio. Ora il prossimo passo è il Colle.
Ore 10,01 – Conte: “Grazie a ogni singolo ministro” – “Ringrazio l’intera squadra di governo, ogni singolo ministro, per ogni giorno di questi mesi insieme”. Sono le parole del premier Giuseppe Conte in Cdm, dove ha comunicato la volontà di dimettersi. Subito dopo il Consiglio dei ministri il premier si recherà al Quirinale per rassegnare le dimissioni.
Ore 9,57 – Conte comunica ai ministri decisione di dimettersi – Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha comunicato ai ministri la decisione di recarsi al Quirinale per rassegnare le sue dimissioni.
Ore 9,45 – Cdm in corso – Il Consiglio dei ministri è iniziato intorno alle 9,30. La crisi di governo entra nel vivo. Al termine del Cdm, il premier Giuseppe Conte salirà al Colle per rassegnare le dimissioni.
Ore 9,00 – Verso le dimissioni- La nota ufficiale di Palazzo Chigi alle 19.20 di ieri, stamattina arriverà l’ufficializzazione delle dimissioni durante il Consiglio dei ministri. Per il M5S possibile solo un nuovo incarico al premier.
Ore 8,30 – Le opzioni per il dopo- Conte – La mediazione nella maggioranza potrebbe essere data dal cosiddetto “modello Ciampi”. Un tecnico “alla Mario Draghi” a Palazzo Chigi con una maggioranza politica e ministri politici. Con ruoli preminenti ai leader e allo stesso Giuseppe Conte. Se anche questo schema salterà, ecco il governo “tecnico” vero e proprio. Larghe intese e mandato a termine. Una squadra che avrebbe al vertice l’ex presidente della Corte costituzionale Cartabia o più probabilmente un economista come Cottarelli o l’attuale Governatore di Bankitalia Ignazio Visco. Una compagine di questo tipo dovrebbe portare alle elezioni anticipate a giugno. O, dopo l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.
Ore 7,00 – Guerini: “Un nuovo patto aperto anche a Italia Viva” – Il ministro della Difesa Guerini: “Non è il tempo dei risentimenti. Serve uno scatto delle forze che condividono una prospettiva europeista”. Secondo il dirigente del Pd “la lotta al virus e la crisi economica sono sfide da vincere. Le risorse europee sono imponenti e devono essere spese bene”.
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