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Crisi di governo, ultime notizie. Conte incassa la fiducia: maggioranza relativa con 156 Sì. Il premier: “Ora maggioranza più solida”, Renzi: “Istituzionalizzato il Suk”, Salvini e Meloni: “Intervenga Mattarella”. Di Maio: “Avanti con determinazione” | DIRETTA

Crisi di governo, ultime notizie oggi, 19 gennaio

CRISI DI GOVERNO, ULTIME NOTIZIE – Dopo aver raccolto ieri il sostegno della Camera, il Governo Conte incassa la fiducia anche al Senato e scaccia lo spettro della crisi. L’esecutivo ottiene 156 Sì, a fronte di 140 No e 16 astensioni: maggioranza relativa, dunque. Come ha ricordato su TPI Luca Telese, non è la prima volta che un esecutivo in Italia non ha la maggioranza assoluta. In questo articolo abbiamo spiegato in quali casi in Parlamento la maggioranza relativa non basta. Di seguito tutte le ultime notizie di oggi sulla crisi di governo.

CRISI DI GOVERNO, ULTIME NOTIZIE | LIVE

Ore 23,47 – Di Maio: “Avanti con determinazione” – “Nei momenti più difficili, nei momenti in cui le persone temono per il proprio futuro, c’è bisogno solo di una cosa: restare uniti. E la fiducia che il Governo ha ricevuto anche in Senato – voto che arriva in un momento molto difficile per il nostro Paese – unisce persone che si prendono una responsabilità. Persone che hanno compreso l’importanza di sostenere l’Italia in un momento come questo e che hanno un solo e unico obiettivo: lavorare per la ricostruzione. Abbiamo superato un ulteriore grande ostacolo proprio quando invece c’era bisogno solo di collaborazione. Dopo il voto odierno andremo avanti con ancora più determinazione e ancora più forza, perché questo significa servire il Paese”. Lo scrive Luigi Di Maio su Facebook. “Domani ci sarà lo scostamento di bilancio di 32 miliardi per aiutare con nuovi ristori le attività più colpite da questa emergenza. Chi intende la politica in modo serio, è chiamato dalla storia a dare il suo contributo. Noi ci siamo”, conclude.

Ore 23,42 – Comincini (Italia Viva): “Ricucitura o non andrò all’opposizione” – Resto dell’avviso che una ricucitura tra Italia Viva e la maggioranza con un patto di legislatura sia importante e vada ricercata con tutte le forze. Ma se non si realizzasse, io non mi collocherei all’opposizione”. Lo scrive su Facebook il senatore di Italia Viva Eugenio Comincini.

Ore 23,20 – Conte: “Ora obiettivo è maggioranza più solida” – “Il Governo ottiene la fiducia anche al Senato. Ora l’obiettivo è rendere ancora più solida questa maggioranza. L’Italia non ha un minuto da perdere. Subito al lavoro per superare l’emergenza sanitaria e la crisi economica. Priorità a piano vaccini, Recovery Plan e dl ristori”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Ore 23,15 – Salvini: “Mi fido degli italiani, non di questo governo” – “Io ho fiducia negli italiani. Non ho fiducia in questo Parlamento di cui faccio parte”. Così, a CartaBianca su Rai 3, il segretario della Lega, Matteo Salvini. In caso di elezioni e con una eventuale vittoria del centrodestra la premiership sarà del leader del partito che ha preso più voti? “In democrazia funziona così”, dice Matteo Salvini. E se FdI prendesse più voti della Lega, è pronto ad accettare Giorgia Meloni come futuro presidente del Consiglio? “In democrazia chi vince ha sempre ragione”, ribadisce il leader della Lega a Cartabianca su Rai3. “La Lega è, fortunatamente per tutti i sondaggi, ampiamente il primo partito”, chiosa.

Ore 23,13 – Renzi: “Pronti a discutere di tutto tranne che Governo con la destra” – “Non stiamo dicendo no a niente a parte un governo con la destra sovranista. Noi siamo assolutamente disposti a discutere di tutto, anche di un governo di unità nazionale. Ma Conte pensa più alla poltrona che al Paese”. Lo dice Matteo Renzi a Porta a Porta. “Diciamo sì a un Governo con la stessa maggioranza, a un Governo di unità nazionale”, “composto da persone valide”, ma “non siamo disponibili a un governo sovranista”, ha aggiunto Renzi.

Ore 23,02 – Pd: “Governo ha la fiducia” – “Scongiurato il salto nel buio per l’Italia. C’è un governo che ha la fiducia nei due rami del Parlamento. Ora la priorità assoluta è stare vicino agli italiani: affrontare le emergenze e fare di tutto per garantire il rilancio dell’azione di governo”. Così fonti Pd dopo la fiducia al Senato.

Ore 22,52 – Renzi: “Non hanno maggioranza, noi all’opposizione” – “Oggi dovevano asfaltarci ma non hanno la maggioranza”. Lo dice Matteo Renzi a ‘Porta a Porta’. “Mi sembra evidente” che da oggi saremo opposizione “il presidente del Consiglio ha scelto di costituire un’altra maggioranza, non ci vuole con se”, ha aggiunto.

Ore 22,50 – Renzi: “Istituzionalizzato il Suk”, Salvini e Meloni: “Chiederemo l’intervento del Colle”
Ore 22,30 +++ BREAKING NEWS +++ Il Governo incassa la fiducia: maggioranza relativa con 156 Sì, 140 No, 16 astenuti
Ore 22,25 – Ciampolillo vota Sì

Ore 22,20 – Riammessi alla votazione Ciampolillo e Nencini – Riprende la seduta. La presidente Casellati: “Il senatore Ciampolillo risulta arrivato alle 22,14 e io ho dichiarato la chiusura alle 22,15: ha alzato la mano ma non l’ho visto, riammetto quindi alla votazione il senatore Ciampolillo e il senatore Nencini, che era immediatamente dopo di lui”.

Ore 22,10 – Caso Ciampolillo, Casellati va al Var – Si attende che venga chiarito quanto accaduto rispetto al voto del senatore Lello Ciampolillo, ex M5S iscritto al Gruppo Misto: il senatore non ha risposto né alla prima né alla seconda chiama, ma sembra che volesse esprimere il proprio voto. La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, chiede di vedere il video della votazione del senatore Ciampolillo. Da decidere se sia arrivato in tempo per esprimere il voto oppure no. Commento scherzoso di alcuni senatori: “È l’assistenza video, il Var”.

Ore 21,55 – I Sì dopo la prima chiama sono 154 – Dopo la prima chiama i Sì sono 154. Bagarre in Aula dopo la seconda chiama per il voto del senatore Lello Ciampolillo (ex M5S), assente al momento del voto. Si attende l’esito finale della votazione.

Ore 21,45 – Tajani: “Rossi e Causin fuori da Forza Italia” – Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin sono fuori da Forza Italia. Lo ha reso noto Antonio Tajani, vicepresidente del partito, dopo che i due senatori hanno votato la fiducia al governo Conte.

Ore 21,40 – Ex M5S Drago, Giarrusso e Martelli votano No – Tiziana Drago, Mario Giarrusso e Carlo Martelli, senatori ex M5S iscritti al Gruppo Misto, hanno votato no alla fiducia a Conte.

Ore 21,35 – Rossi e Causin (Forza Italia) votano Sì- Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, senatori di Forza Italia, hanno votato sì alla fiducia al governo Conte in disaccordo con il gruppo.

Ore 21,30 – Inizia la votazione: segui qui la diretta.

Ore 20,40 – Salvini attacca i senatori a vita citando Grillo: scoppia la bagarre in Aula – “Ricordo ai senatori a vita che voteranno la fiducia insieme ai colleghi del M5S all’avvocato Conte cosa diceva il leader dei 5 stelle dei senatori a vita, e cioè i senatori a vita non muoiono o muoiono sempre troppo tardi. Che coraggio avete senatori a vita”, ha detto il leader della Lega Matteo Salvini citando una frase pronunciata da Beppe Grillo quando chiedeva il taglio dei senatori. In Aula anche Liliana Segre, arrivata a Palazzo Madama per votare la fiducia al Senato. Dalla maggioranza e dall’opposizione si sono alzate urla di protesta. “E’ una frase di Beppe Grillo,  invito i 5 stelle a chiedere scusa”, si è difeso Salvini.

Ore 20,30Salvini: “Questo è un governo di europeisti o di fessi? I costruttori sono complici per non lasciare la poltrona” – “Questo è un governo europeista o di incapaci? Un governo che senza muovere un dito permette che la Fiat diventi francese, è un governo di fessi”. Lo ha detto il senatore Matteo Salvini, leader della Lega, durante l’intervento per la sua dichiarazione di voto. “Vedo nervosismo, qui c’è gente che credeva di portare a casa la poltrona, ora siete un po’ meno contenti”.

Ore 20,20 – Bernini (Fi): “No alla fiducia, non crediamo a Conte” – “Ci sembra di stare in una Guerra dei Roses in cui abbiamo la sensazione di non entrarci più. È evidente che questa maggioranza non c’è più”, dice la capogruppo dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. “Il presidente del Consiglio invece fa finta che i problemi non esistono. Non possiamo dare la fiducia a questo governo perché non crediamo a un presidente del Consiglio che offre posti a destra e a manca e pensiamo che il suo esecutivo sia supponente”.

Ore 20,15Marcucci (Iv): “Eletti nel Pd riflettano su dove è giusto andare” – “I parlamentari, in particolare quelli eletti nel Pd, riflettano su dove è giusto andare”: lo ha detto il capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci, rivolto agli ex dem, fuoriusciti in Italia viva. “Era inevitabile che ci fosse l’esigenza di un confronto politico che il Pd ha voluto per primo: abbiamo posto delle questioni utili per il Paese. Poi però il confronto si è interrotto. E siamo all’apertura di una crisi pericolosa e sbagliata”, ha detto Marcucci. “Si può litigare ma l’interesse viene del Paese viene prima”, ha concluso.

Ore 20,15 – Tre del Gruppo Misto verso il No – Secondo quanto riferisce il TgL7, i senatori Mario Giarrusso , Lello Campolillo e Carlo Martelli, ex M5S oggi iscritti al Gruppo Misto, voteranno contro la fiducia a Conte.

Ore 19,30 – Bellanova: “Italia Viva si astiene” – “Abbiamo sempre chiesto una strategia sull’emergenza e sul dopo. Presidente, ci siamo dimessi come atto di responsabilità sperando che servisse a farla riflettere. La mediazione è un lavoro complicato e lei non è stato adeguato, incurante del rischio enorme a cui espone il Paese”. Al termine di un durissimo intervento contro il premier Conte, la senatrice di Italia Viva Teresa Bellanova – dimessasi una settimana fa dalla carica di ministra dell’Agricoltura – ha confermato che il partito di Renzi si asterrà nel voto di fiducia.

Ore 19,00 – Italia Viva conferma l’astensione – L’assemblea dei senatori di Italia Viva ha confermato la decisione di astenersi sul voto di fiducia al Governo. Lo riporta l’agenzia di stampa Agi.

Ore 18,45 – La replica di Conte: “Mai porte chiuse a Italia Viva. Senza i numeri vado a casa” – Il premier Conte ha ripreso la parola per la replica finale. Nel suo intervento – che precede le dichiarazioni di voto – il presidente del Consiglio – ha ricordato quanto fatto dal Governo sul fronte della scuola, della giustizia e dei ristori per le chiusure dell’emergenza Covid. Conte si è poi rivolto a Renzi e Italia Viva: “Il Recovery Plan è stato elaborato in incontri bilaterali con tutti i ministri, comprese le ministre di Italia Viva. La vostra iniziativa ha avuto l’effetto di bloccare per 40 giorni il piano. Non avete mai trovato porte chiuse, ma poi avete scelto la strada degli attacchi mediatici, che però non sono la scelta migliore per il Paese”. “Se non ci sono i numeri, questo governo va a casa”, ha concluso il premier, che ha anche ribadito di essere pronto a “rafforzare la squadra di governo”.

Ore 18,00 – Renzi: “Da mesi chiediamo una svolta, basta con mercato indecoroso di poltrone” – “Conte ha avuto paura di salire al Quirinale e dimettersi. Da mesi chiediamo una svolta. A chi dice che non è questo il momento di aprire una crisi rispondo: ora o mai più, perché oggi ci giochiamo il futuro dei nostri figli. Se volete dare risposte concrete agli italiani, fate presto. Occorre mettere al centro le idee, non lo scambio di poltrone. Il Paese non si merita questo mercato indecoroso”. Questi alcuni dei passaggi più significativi dell’intervento del senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva. Il discorso di Renzi.

Ore 17,30 – Ripresi i lavori al Senato – Sono ripresi i lavori al Senato. Prende la parola il senatore Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

Ore 17,00 – De Falco: “Voterò la fiducia a Conte” – “Voterò la fiducia al Governo Conte, una fiducia che andrà alimentata costantemente, e che sarà condizionata al rispetto tempestivo degli impegni presi in Parlamento”. Lo scrive su Facebook il senatore ex M5S Gregorio De Falco, oggi iscritto al Gruppo Misto.

Ore 16,30 – Seduta sospesa – La presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha sospeso la seduta per consentire la sanificazione dell’Aula. Alla ripresa dei lavori, prevista fra circa un’ora, prenderà la parola Matteo Renzi, leader di Italia Viva.

Ore 15,50 – Attesa per l’intervento di Renzi – Dovrebbe prendere la parola fra una ventina di minuti circa il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Ore 15,20 – Causin e Minuto (FI) in bilico, un altro forzista malato – Due senatori di Forza Italia sono “osservati speciali” sia dal centrodestra che dal governo. Andrea Causin e Maria Carmela Minuto fino a oggi hanno infatti mostrato indecisione su come votare, come riporta il Corriere della Sera. I due azzurri non sarebbero ancora arrivati in Senato, quindi è possibile che invece di votare a favore scelgano l’assenza strategica. L’altro forzista assente è Salvatore Sciascia che, viene spiegato, è malato. Barbara Masini, sempre di Forza Italia, ha invece smentito di poter votare la fiducia a Conte.

Ore 15,00 – Cerno: “Voto sì alla fiducia a Conte e torno nel Pd” – “Stasera torno al Pd, da indipendente e senza tessera, e voterò molto convintamente la fiducia al governo Conte”. Lo ha detto all’Ansa il senatore Tommaso Cerno, che un anno fa aderì al gruppo Misto. La dichiarazione conferma i retroscena che lo annoveravano tra i responsabili. Cerno ha parlato di un “progetto politico che andrà avanti anche senza Renzi”. “Visto che Conte ha rottamato Salvini e da oggi Renzi, significa che l’alleanza Pd-M5s è politica. Quindi mi dà garanzia , ci sto e torno al Pd”, ha detto.

Ore 14,45 – Santanché: “Conte tiene solo alla sua cadrega”. “Il presidente del Consiglio Conte tiene solo alla sua cadrega”. Lo ha detto la senatrice Santanché (FdI). “Porti il Paese al voto”, ha aggiunto la senatrice, rivolgendosi direttamente a Conte. “Abbia un sussulto di dignità”.

Ore 14,35 – Udc, Paola Binetti: “Alleanza con Centro? Mai dire mai” – Paola Binetti, senatrice dell’Udc, ex dem, ha confermato ai cronisti in una pausa dei lavori il no alla fiducia oggi. “Voto no a tutto il pregresso che è stato raccontato, poi vediamo”, ha detto. Poi ha aggiunto: “Avreste immaginato l’alleanza M5S-Lega o quella M5S-Renzi? Ora ci sarà un’alleanza con il centro? Mai dire mai”.

Ore 13,55 – Segre: “Sono venuta al Senato per votare sì” – “Sì, sono venuta a votare sì”. Lo dice la senatrice a vita Liliana Segre ai giornalisti che la interpellano in transatlantico di Palazzo Madama. “Il fatto che io sia venuta da Milano è già una risposta”, conferma dunque la senatrice a vita. “Sono stata prestata alla politica, senza essermene mai occupata, dal Presidente Mattarella che mi ha nominata senatrice a vita. Ho iniziato molte cose tardi nella mia vita, ma così tardi non me lo aspettavo. Io sono una spettatrice”, rileva Segre che risponde con un “devo rileggermi il discorso del presidente Conte” a chi le chiede un giudizio sulle parole del premier.

Ore 13,30 – Sandra Lonardo Mastella: “Voterò la fiducia” – Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, senatrice del gruppo misto (ed ex di Forza Italia) ha dichiarato che voterà la fiducia a Conte. “Oggi questo Paese richiede da chi lo ama non crisi di governo ma slanci generosi e governabilità. Per queste ragioni mi sento responsabile, costruttrice, e darò il mio voto al governo europeista del presidente Conte”, ha detto.

Ore 13,15 – Mangiavalori (Forza Italia): “Basta mercato delle vacche” – “Basta mercato della vacche, basta vacche grasse. Perché i parlamentari che cambiavano prima idea erano visti come bestiame in vendita, adesso invece mi diventano dei nobili costruttori”: così il senatore di Forza Italia Giuseppe Tommaso Vincenzo Mangiavalori nel suo intervento in Aula per annunciare il voto contrario sulla fiducia al governo. “Cade oggi l’ultimo baluardo di un movimento 5 stelle ancora più falso, che ha smentito con il comportamento i propri ideali”, ha continuato. “No vacche grasse, no volta gabbana oggi mi diventa Sì costruttori: vergognatevi” ha concluso.

Ore 12,35 – Seduta al Senato sospesa per un’ora – Riprenderà alle 13.35 la seduta nell’aula del Senato per le comunicazioni sulla crisi del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. L’intervallo è necessario per consentire la sanificazione dell’aula dopo quattro ore di dibattito. Tra gli interventi previsti nel primo pomeriggio c’è quello di Matteo Renzi, che dovrebbe parlare attorno alle 15,30. Matteo Salvini è invece atteso prima di cena, nelle dichiarazioni di voto.

Ore 12,30 – Bonino: “Legge elettorale non è compito premier. No alla fiducia” – “Non è il suo compito, non spetta a lei né favorire né ostacolare, questa è una prerogativa parlamentare”. Lo ha affermato la senatrice di Più Europa Emma Bonino, a proposito della legge elettorale, intervenendo in Aula al Senato e rivolgendosi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. “Basta fare un giro in un ospedale per capire che la situazione descritta da Conte non sia vera”, ha detto ancora Bonino. “Cosa c’è di responsabile nelle posizioni tatragone, quasi dei diktat, che normalmente i colleghi M5S pongono, dal ‘fine processo mai’ alla situazione delle carceri? Ci serve un governo forte e responsabile e quello di Conte non lo era prima e non lo sarà dopo. Per questo non gli voterò la fiducia”.

Ore 12,00 – Il gruppo Maie 23 conferma la fiducia – Il nuovo gruppo del Senato Maie 23 conferma la fiducia al governo. Lo ha annunciato il senatore Raffaele Fantetti, membro del gruppo, intervenendo in Aula.

Ore 11,45 – L’ex M5S De Falco voterà sì – Il senatore ex M5s Gregorio De Falco voterà a favore della fiducia nei confronti del governo Conte. Conte ha fatto “un riferimento chiaro” alla necessità di “una strategia operativa che comprenda un’attività testing” per la pandemia da Covid facendo un riferimento esplicito alla risoluzione “che è stata presentata il 13 gennaio” dallo stesso De Falco, come ha dichiarato il senatore all’Agi. Questo l’impegno decisivo sulla pandemia che ha convinto l’ex pentastellato.

Ore 11,10 – Nencini: “Inclusione deve essere bussola. Valuteremo” – “Il comportamento degli italiani è stato fondamentale, per questo vogliono che ci si occupi di loro prima che di noi”. Lo ha detto il senatore socialista Riccardo Nencini, membro del gruppo Italia Viva-Psi (fu lui a concedere il simbolo che ha permesso a Iv di costituirsi in gruppo autonomo). “L’anno decisivo in cui può essere rovesciato il destino della crisi è il 2021”, ha dichiarato Nencini.

“Sarebbe sbagliato affrontare questa sfida senza un progetto. Sarebbe sbagliato governare con un voto in più, figuriamoci con un voto in meno. Come pensa di realizzare questo progetto, presidente? Nelle fasi delicate come questa l’inclusione deve essere la bussola. In questi giorni ho avuto il telefono decisamente caldo, a chi mi ha chiamato ho detto che non somiglio alla poltrona del barbiere, lei mi ha capito. Oggi lei però ha fissato una strategia in due tempi, prima il voto di fiducia e poi l’allargamento a una maggioranza più ampia. Condivido il suo preambolo”, ha aggiunto. “I socialisti valuteranno a tempo il suo proposito”, ha concluso. “In questi mesi abbiamo sostenuto il suo governo da apolidi, non ne eravamo parte, non abbiamo mai partecipato a riunioni prima di decisioni importanti. Allo stesso tempo non ci siamo mai tirati indietro quando eravamo contrari”.

Ore 11,05 – Il senatore Monti annuncia il suo voto a favore della fiducia. Intervenendo nella discussione dopo il discorso di Conte, Mario Monti, senatore a vita, ha annunciato che voterà la fiducia al governo. “La scelta europeista risponde all’interesse nazionale”, ha detto Monti.

Ore 10,55 –  Casini: “I responsabili? Ieri delinquenti, oggi santi” – “I responsabili quando li cercava Berlusconi erano tutti delinquenti, ora sono tutti santi”. Lo ha detto nel suo intervento Pier Ferdinando Casini, che ciononostante ha annunciato che voterà la fiducia al governo. “Sono molto preoccupato”, ha detto Casini, “non condivido il trionfalismo di chi si accontenta del pallottoliere”. Il senatore ha dunque invitato il governo a riallacciare i rapporti con i renziani: “riannodiamo i fili, chi ha più intelligenza la adoperi”.

Ore 10,45 – Il discorso di Conte al Senato: “Crisi di governo incomprensibile, ma adesso bisogna voltare pagina. Il Paese merita un governo coeso”. L’intervento di Conte al Senato, che ha ricalcato quello di ieri alla Camera, si è appena concluso. Il premier ha parlato della necessità di “voltare pagina” dopo la crisi aperta da Italia Viva. Ora inizierà la discussione in Aula. Qui il discorso completo di Conte.

Ore 10,40 – L’Udc smentisce coinvolgimento suoi senatori nel governo – Una nota dell’ufficio stampa Udc smentisce i retroscena giornalistici che vedono coinvolti senatori del partito nel sostegno al governo. “Anche stamane leggiamo di fantasiosi retroscena giornalistici” si legge nella nota, che precisa: “Le notizie riportate da diversi importanti quotidiani nazionali in merito a un coinvolgimento dei senatori Udc nella definizione di un’eventuale nuova compagine governativa sono destituite di ogni fondamento”.

Ore 10,00 – Convocato nuovo vertice del centrodestra – Previsto in mattinata, durante una pausa dei lavori al Senato, un nuovo vertice di centrodestra per fare il punto sulla situazione politica prima del voto di fiducia al governo. I leader si erano già riuniti ieri sera dopo che l’esecutivo aveva ottenuto la fiducia alla Camera.

Ore 9,40 – Inizia l’intervento di Conte al Senato. Qui la diretta di TPI per seguire il discorso di Conte live. Qui il video della seduta nel canale Youtube del Senato.

Ore 9,35 – In Aula al Senato un minuto di silenzio per ricordare Emanuele Macaluso. Lo storico dirigente del Pci è morto a 96 anni.

Ore 9,30 – Senato, atteso a breve il discorso di Conte. L’inizio del discorso del premier Conte al Senato è a atteso a minuti. Il presidente del Consiglio, appena uscito da Palazzo Chigi per recarsi a Palazzo Madama, dovrebbe ricalcare quanto dichiarato ieri alla Camera, con qualche piccola eventuale variazione. Dopo il discorso di Conte si terrà un dibattito di circa 5 ore, durante il quale interverranno senatori tra cui il segretario della Lega Matteo Salvinie e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Poi si passerà al voto di fiducia, il cui esito è atteso in serata. Qui la diretta di TPI per seguire il discorso di Conte live.

Ore 9,05 – Il piano di Conte: andare avanti anche sotto i 155 Sì e formare il suo partito centrista – Il premier ha scelto la linea della continuità: “Niente dimissioni anche nel caso di una maggioranza semplice”. Qui la notizia completa.

Ore 07,00 – Ex M5s, renziani, Polverini: chi ha votato sì alla fiducia alla Camera – Il governo Conte ieri ha incassa la fiducia alla Camera con 321 sì, ottendendo quindi la maggioranza assoluta, fissata a 315, superandola per 6 voti. Il ‘soccorso’ è arrivato dagli ex M5s del gruppo Misto non iscritti ad alcuna componente: sono in tutto 8 gli ex pentastellati che hanno a favore dell’esecutivo. In aiuto del governo c’è anche il sì della deputata di Forza Italia Renata Polverini, che annuncia l’addio al partito, e il voto favorevole della renziana Rostan. In tutto, i voti extra maggioranza, sono 10: 8 ex M5s, 1 Forza Italia, 1 Italia viva. Italia viva, che si è astenuta (in 27), ‘perde’ 3 voti: Vito De Filippo tornato nel Pd, Portas che non ha partecipato al voto, e Rostan che ha votato a favore.

Nello specifico, la maggioranza, orfana dei renziani, poteva contare alla Camera sulla carta su 12 voti di Leu (presenti al 100 per 100, scorrendo i tabulati della votazione); 188 di M5s (il gruppo conta 191 deputati, ma il presidente Fico non vota e 2 gli assenti giustificati per malattia); 93 Pd (presenti al 100 per 100 alla votazione), quindi 293 voti a favore. A questi si aggiungono i 4 delle Minoranze linguistiche, i 3 del Maie, gli 11 deputati di Centro democratico di Tabacci, per un totale di 311 voti favorevoli e già previsti. Si sono quindi aggiunti ‘a sorpresa’ i voti favorevoli di 8 deputati ex M5s del Misto: Benedetti, Aiello, Aprile, Fioramonti, De Giorgi – che già in altre occasioni aveva votato a favore del governo – Ermellino, Lo Monte e Trano, portando i sì a quota 319. A cui va aggiunto il sì di Polverini e il sì della renziana Rostan, per un totale di 321 voti favorevoli.

Leggi anche: 1. Di Battista a TPI: “De-Renzizzare il governo val bene una messa. Ora il M5S è coeso, ripartiamo con Conte” (del direttore Giulio Gambino); // 2. “Aiutateci”: il discorso di Conte nel momento più difficile per l’Italia (di Luca Telese); // 3. Il Conte dimezzato: il premier può davvero sopravvivere senza maggioranza? Gli scenari della crisi (di Luca Serafini); // 4. Crisi di governo, Meloni: “Conte è uno sconosciuto che nessuno ha votato, fa rimpiangere la Prima Repubblica”
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