Covid, la strategia del governo per combattere la quarta ondata
L’Europa sta vivendo la quarta ondata della pandemia di Covid-19 con una vertiginosa crescita dei contagi e in Italia, per evitare che la situazione degeneri, il governo sta predisponendo una nuova strategia di azione.
Molto probabilmente lo stato di emergenza sarà prorogato fino al 31 marzo. La cabina di regia politica dovrà esprimersi a riguardo prima di metà dicembre.
Per il green pass, la linea è di estendere validità della certificazione a dodici mesi dalla vaccinazione mentre l’obbligo per i lavoratori dovrebbe rimanere in vigore almeno fino all’estate. In queste settimane, al certo del dibattito tra politica e mondo scientifico c’è stata proprio la questione della durata del pass, considerato che è ormai stata dimostrata la diminuzione della protezione dopo un periodo di sei mesi. Nonostante ciò, il ministro della Salute Speranza, confrontandosi con gli scienziati, ha deciso di confermare la linea dei dodici mesi perché anche se la protezione diminuisce i soggetti compiutamente vaccinati mantengono, rispetto ai soggetti non vaccinati, un’elevata protezione.
La campagna vaccinale deve essere rilanciata e occorre accelerare sulle terze dosi (ad oggi l’anno ricevuta quasi due milioni di italiani). Per questo, ai governatori delle regioni è stato chiesto di riaprire gli hub vaccinali che erano stati chiusi e di coinvolgere i medici di base nella campagna.
Il sistema ospedaliero, al momento, non è sotto pressione ma in alcune città si sta provvedendo ad aumentare i posti disponibili in area medica e in terapia intensiva al fine di rimanere sotto la soglia critica.
Resta l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi. Il ministro Speranza ricorda anche l’importanza del distanziamento malgrado in alcune occasioni non sia più obbligatorio.
Resta valido anche il sistema di chiusure ‘a colori’ in base alle fasce di criticità delle regioni. Al momento l’Italia è in fascia bianca ma alcune zone, come la provincia di Bolzano, il Friuli-Venezia Giulia, Marche e Calabria, sono a rischio.