Covid, Bonaccini: “Sui trasporti le Regioni non hanno colpe”
La proposta della didattica a distanza per una parte degli studenti è stata solo “ipotizzata legittimamente da alcune Regioni come rimedio estremo qualora il governo avesse deciso di ridurre la capienza attualmente prevista per i mezzi di trasporto pubblico”. Il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini chiarisce in una intervista di oggi a La Repubblica il punto su cui è in corso lo scontro tra governo e Regioni in materia di trasporti e scuola.
“Dobbiamo fare tutto il possibile per mantenere la didattica in presenza“, è la premessa dell’esponente del Pd. “L’attuale capienza è stata condivisa per tempo con il Comitato tecnico scientifico, insieme alle regole di sicurezza da adottare sui mezzi, a partire dall’uso obbligatorio della mascherina. Dopo il riavvio delle scuole, di tutte le attività economiche e dei servizi, permette di garantire un servizio che non lasci nessuno a terra. Ma siamo pronti a raccogliere e vagliare altre proposte”, assicura Bonaccini.
“Prima della riapertura delle scuole”, spiega Bonaccini, “in Emilia-Romagna – insieme alle aziende di trasporto pubblico locale e ai sindacati – abbiamo deciso un potenziamento di 5 milioni di chilometri di servizi aggiuntivi, con oltre 270 bus in più e nuovi fondi per 16 milioni di euro, sanificando i mezzi e con strumenti di sicurezza a bordo. Monitoriamo la situazione praticamente in tempo reale. Prima di tenere a casa i ragazzi possiamo tutti fare altri passi avanti”.
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