Coronavirus, i governatori del Sud Italia minacciano l’arresto per chi scappa dalle zone rosse
Coronavirus, governatori del Sud Italia: arresto per chi scappa da zone rosse
Come documentato da TPI nel video reportage di Selvaggia Lucarelli, in queste ore è in corso un vero e proprio esodo di massa di centinaia di persone che dopo l’ultimo decreto del governo sul Coronavirus stanno lasciando la Lombardia e le zone rosse per recarsi nel Sud Italia. Una vera e propria fuga dal Nord, approfittando della chiusura delle scuole, degli uffici e delle attività commerciali, che però mette a rischio la salute della popolazione delle altre Regioni. Per questo motivo, i governatori di Puglia, Calabria, Campania, Basilicata, Sicilia e Abruzzo hanno emanato diverse ordinanze per scoraggiare questi spostamenti.
All’interno di questi provvedimenti, i cittadini che scappano dalla Lombardia e dalle zone rosse del Coronavirus per andare al Sud vengono obbligati a sottoporsi a una quarantena obbligatoria una volta arrivati. Ma non soltanto: in alcune regioni, i governatori sono arrivati anche a minacciare l’arresto per chi viola la quarantena, andandosene in giro senza controllo, come se nulla fosse.
Tra i primi a varare ordinanze che prevedono la quarantena obbligatoria c’è il presidente della regione Puglia, Michele Emiliano: “Vi parlo come se foste i miei figli, i miei fratelli, i miei nipoti: Fermatevi e tornate indietro”, ha scritto su Facebook in un post a corredo dell’ordinanza, nella quale si fa riferimento all’articolo 650 del codice penale che prevede – per l’inosservanza di prescrizioni dell’autorità “per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica o d’ordine pubblico o d’igiene” fino a tre mesi di arresto. “Scendete alla prima stazione ferroviaria – ha continuato – non prendete gli aerei per Bari e per Brindisi, tornate indietro con le auto, lasciate l’autobus alla prossima fermata. Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana scappando per prevenire l’entrata in vigore del decreto legge del governo”.
In Campania, invece, il governatore Vincenzo De Luca ha stabilito che coloro che faranno ingresso fino al 3 aprile provenendo dalle “aree rosse” dovranno “osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario, mantenendo lo stato di isolamento per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali”. Per loro ci sarà anche il divieto di spostamenti, oltre che l’obbligo di rimanere raggiungibile per ogni attività di sorveglianza. Anche in Basilicata, il governatore Vito Bardi ha emanato un’ordinanza dai contenuti analoghi a quelli campani.
In Calabria, la presidente della regione Jole Santelli ha imposto che chiunque rientri dalle zone rosse “deve comunicare tale circostanza direttamente – ovvero attraverso il proprio medico di medicina generale o pediatra di libera scelta – al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria provinciale territorialmente competente”. Disposti anche controlli presso stazioni e aeroporti. Quarantena obbligatoria anche in Abruzzo.
In Sicilia, il governatore Nello Musumeci ha affermato che “chi sbarca, con qualsiasi mezzo, provenendo dalle zone rosse del Nord, ha il dovere di informare il medico di base e porsi in autoisolamento”. Lo stesso presidente è in isolamento volontario domiciliare, visto che nei giorni scorsi ha avuto contatti ravvicinati con Nicola Zingaretti, positivo al Covid-19.
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