Coronavirus, Calenda è in quarantena: “Vengo da una zona a rischio, non posso andare in Parlamento”
Coronavirus, Carlo Calenda in quarantena
L’Eurodeputato Carlo Calenda annuncia di essere in quarantena. In un’intervista rilasciata al programma di Radio Uno, Un giorno da Pecora, il leader di Azione racconta di essere stato a Padova e di aver deciso, per questo, di auto isolarsi per due settimane. Senza recarsi alle riunioni del Parlamento Europeo come previsto dalle linee guida di Strasburgo.
“Attualmente sono in quarantena per due settimane, come i deputati italiani del Nord, ma io ho fatto un evento a Padova e quindi conta anche questo”, dice Calenda nel corso del programma. “Gli eurodeputati che sono stati in zone a rischio in certe regioni italiane non vanno all’Europarlamento: la settimana scorsa non c’era la riunione e non andranno anche questa settimana”, continua.
In effetti l’Europarlamento ha messo in campo una serie di misure per evitare che il virus si diffonda anche nei locali dove si svolge l’assemblea legislativa: a fine febbraio, il questore aveva consigliato di rispettare una quarantena di 14 giorni agli eurodeputati che nelle ultime due settimane avevano visitato le aree a rischio, tra cui le due regioni cluster del nord Italia (Lombardia e Veneto), e le regioni “gialle”: Emilia Romagna e Piemonte.
Ieri, inoltre, il Parlamento Europeo ha specificato in una nota che “l’accesso agli edifici del Parlamento europeo è negato alle persone che hanno visitato negli ultimi 14 giorni le regioni indicate”. Una restrizione che “cessa di applicarsi rispettivamente quattordici giorni dopo la loro data di rientro dalle aree indicate in tale elenco nel caso in cui non si siano manifestati sintomi della malattia durante questo periodo”.
L’accesso è anche negato a coloro che “sono stati in contatto con una persona la cui infezione con il nuovo virus è stata confermata e che non hanno ancora ricevuto conferma da parte di un medico che non sono infetti”.