Conte e la bordata a Renzi: “Abolire reddito cittadinanza? Potere e ricchi contratti rendono insensibili”
Conte e la bordata a Renzi: “Abolire reddito cittadinanza? Ricchi contratti rendono insensibili”
“Ieri ho sollecitato il Presidente Draghi a prendere una posizione chiara e ferma in merito a un dibattito “inquinato” che si trascina da giorni. Alcuni leader di partito hanno deciso di prendere di mira gli aiuti alle fasce più deboli e più esposte della popolazione”, così l’ex premier Giuseppe Conte in un lungo post condiviso sulle sue pagine social 24 ore dopo l’incontro con Mario Draghi a Palazzo Chigi.
L’ex inquilino di Piazza Colonna tira la bordata a Matteo Renzi, menzionando subito la proposta del leader di Iv di indire un referendum abrogativo del Reddito di cittadinanza. “Non sorprendono le dichiarazioni di chi propone referendum per cancellare reddito e pensioni di cittadinanza per milioni di cittadini e famiglie in difficoltà economica. Quando, forti della propria esperienza di potere, si sottoscrivono contratti per centinaia di migliaia di euro con produttori compiacenti, il rischio di diventare insensibili ai bisogni dei più fragili è nelle cose”, continua Conte. “Dispiace anche il tono di chi parla di “metadone per i tossicodipendenti” riferendosi al sostegno economico fornito con il Rdc dallo Stato a tanti italiani”.
“Non fa onore alla nostra democrazia e ai nostri valori il fatto che forze politiche che si candidano a governare il Paese possano perdere la bussola del rispetto per le difficoltà dei cittadini. Eventuali abusi vanno contrastati. L’ho detto io per primo. È per questo che abbiamo sin dall’inizio previsto che le dichiarazioni false costituiscono reato. Ma la forza della Politica non può essere quella di correre dietro ai grumi di interessi economico-finanziari che hanno mezzi e risorse per far sentire la propria voce e per interferire nei processi decisionali. La forza della Politica deve esprimersi porgendo l’orecchio alla voce di tanti che soffrono e non hanno voce”, osserva il leader in pectore del M5S.
“Invito queste forze politiche ad approfondire le tante microstorie dei beneficiari del reddito, di oltre 1,3 milioni di minori e di mezzo milione di disabili per cui queste risorse rappresentano un sostegno imprescindibile per mangiare e per far fronte a bisogni di vita essenziali. Le invito ad approfondire le storie di tanti precari che lavorano e non riescono a mettere insieme uno stipendio degno, tanto da dover ricorrere al Reddito per “sopravvivere”. Così come quelle di tanti pensionati che ricorrono alla pensione di cittadinanza per alleviare la sofferenza economica del proprio nucleo familiare. Invito tutti a fare un bagno di umiltà e di umanità, a rispettare storie e momenti difficili. A darsi da fare, invece di nascondere i principi della nostra Costituzione sotto una coltre di superficialità e slogan volgari”, aggiunge l’ex primo ministro.
Conte assicura che il M5S è a lavoro per migliorare la misura varata dal governo giallo-verde e attivare un “più efficace collegamento con le politiche attive per trovare lavoro”. “Ma giù le mani da uno strumento che – dati alla mano – ha inciso positivamente sui livelli di povertà, sulle disuguaglianze”, avverte l’ex “avvocato del popolo”. “Non consentiremo a nessuno di togliere gli ombrelli di protezione ai più deboli in mezzo a un diluvio. Abbiamo scelto di stare dalla parte di chi non ha voce, con buona pace per chi è pronto a raccogliere i fiati di chi ha potere economico ma non ha orecchi per chi non possiede nulla”, conclude Conte nel post.