Conte: “Inchiesta su zona rossa? Non sono preoccupato, riferirò ai pm venerdì”
Alzano e Nembro, Conte: “Inchiesta zona rossa? Non sono preoccupato”
Il premier Giuseppe Conte, all’uscita da Palazzo Chigi oggi pomeriggio, si è fermato a rispondere alle domande dei giornalisti presenti: la discussione è passata dall’inchiesta sulla mancata zona rossa ad Alzano Lombardo e a Nembro, per cui il presidente del Consiglio sarà sentito dai pm venerdì 12 giugno come persona informata sui fatti, agli Stati generali sull’economia italiana che inizieranno tra pochi giorni, fino alla Fase 3 della lotta al Coronavirus.
Sull’indagine per la mancata chiusura della Val Seriana, la zona della Bergamasca in cui si è scatenato un enorme focolaio di Covid-19 e a cui TPI ha dedicato un’inchiesta a puntate, Conte si è detto molto tranquillo: “Tutte le indagini e le inchieste ben vengano, i cittadini hanno il diritto di chiedere e noi abbiamo il dovere di rispondere se ci sarà un’indagine parlamentare. Non sta al presidente del consiglio commentare, è una decisione del Parlamento. Io ho sempre riferito in modo trasparente sul mio operato. Il mio è l’atteggiamento sereno di chi ha agito in scienza e coscienza prendendo decisioni difficili. Io sono sereno ed essendo stato affiancato da persone esperte abbiamo fatto il possibile per contenere l’epidemia. Non sono affatto preoccupato. Non è arroganza né sicumera, non commento le parole del procuratore ci confronteremo venerdì con la massima serenità”.
Sugli Stati generali, che inizieranno sempre venerdì: “Il centrodestra non ci sarà? La cosa mi sorprende – ha dichiarato Conte – come anche la polemica su Villa Pamphili. La sede che abbiamo scelto a Villa Pamphili è una sede di rappresentanza della presidenza del Consiglio. E’ la sede istituzionale di alta rappresentanza della presidenza del Consiglio, il fatto di invitarli lì è un gesto di attenzione nei loro confronti. Lì abbiamo ricevuto i capi di Stato, più istituzionale di così…”.
Per quanto riguarda invece il piano di Vittorio Colao, Conte ha detto che le critiche “ci stanno”, ma anche che i sei punti della task force sul Coronavirus rappresentano “un buon lavoro” e che il “governo sta lavorando con grande soddisfazione”. “Stasera e domattina avremo anche un confronto con tutte le forze di maggioranza perché vorrei che il piano fosse il più condiviso possibile. A livello europeo sono molti soddisfatti dell’inizio dei lavori”, ha continuato il premier.
Infine, sulla Fase 3 della lotta al Coronavirus in Italia, Conte ha annunciato l’arrivo di un nuovo Dpcm: “Stiamo predisponendo un Dpcm su alcuni interventi in scadenza ma nulla che cambi il quadro attuale. Vedo grande responsabilità da parte dei cittadini. Un altro scostamento di bilancio? Non lo escludo”, ha concluso.
L’inchiesta di TPI sulla mancata chiusura della Val Seriana per punti:
- Quel 23 febbraio ad Alzano Lombardo: così Bergamo è diventato il lazzaretto d’Italia (Parte I inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- ESCLUSIVO TPI: Una nota riservata dell’Iss rivela che il 2 marzo era stata chiesta la chiusura di Alzano Lombardo e Nembro. Cronaca di un’epidemia annunciata (Parte II inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Il dirigente condannato, l’assessore incompetente, il direttore pentito. La catena di comando che poteva fermare il virus all’ospedale di Alzano Lombardo ma non l’ha fatto (Parte III inchiesta di Francesca Nava su TPI)
- Quel decreto del 23 febbraio ignorato da tutti: Alzano e Nembro dovevano essere chiusi anche con un solo positivo
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