Conte risponde a Renzi: “Governo va avanti solo se c’è la fiducia, non mi spaventa il confronto tra alleati”
Recovery, il premier Conte: “Il governo va avanti solo se c’è fiducia”
“Il governo va avanti solo se c’è la fiducia”: lo afferma il premier Conte in un colloquio con il Corriere della Sera avvenuto nella serata di mercoledì 9 dicembre, al termine di una giornata impegnativa, che ha visto l’esecutivo superare lo scoglio del voto sulla riforma del Mes, incassando, però, le critiche del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sulla task force voluta dal presidente del Consiglio per la gestione dei fondi del Recovery Fund.
Proprio sul discorso della governance, Conte sottolinea che la “struttura è necessaria” anche se giudica le polemiche su di essa come “un colossale fraintendimento”. Secondo il premier, infatti, la task force non “avrà compiti di monitoraggio ma non sottrarrà potere e competenze ai ministeri”. Conte quindi assicura che: “La politica non verrà commissariata, dobbiamo assicurare tempi certi e velocità. Dovrebbe solo essere prevista una clausola di salvaguardia nel caso in cui le amministrazioni centrali non possano intervenire per esercitare i poteri sostitutivi”.
Sulle critiche ricevute da Matteo Renzi, Conte dichiara: “Non mi spaventa il confronto tra alleati, l’importante è che la dialettica si traduca in ricchezza di idee, non in sterili polemiche”. Il premier ribadisce che sarà il Consiglio dei ministri a trovare un accordo e che toccherà poi al Parlamento approvare le decisioni sui 209 miliardi in arrivo dall’Europa: “Sul Recovery abbiamo appena iniziato a discutere, avendo bene in mente gli obiettivi di funzionalità e semplificazione” ribadendo che i “responsabili di missione resteranno”.
Conte poi sottolinea: “Non possiamo permetterci di perdere credibilità di fronte all’Europa, che ha fatto sull’Italia una grande investitura di fiducia in un momento così drammatico” ricordando che sul nostro Paese “persistono pregiudizi che stiamo superando” sulla gestione dei fondi Ue. “Abbiamo sempre perso risorse – dichiara il premier – questa volta non deve succedere. Basta poco per disfare il lavoro pazientemente tessuto”.
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