Russiagate, Arrigoni (Lega, Copasir) a TPI: “Conte ha violato riservatezza, vergognoso attacco a Salvini”
Il senatore leghista definisce "vergognoso" l'attacco del premier nei confronti di Matteo Salvini sul caso Savoini
Russiagate, Arrigoni (Lega, Copasir) a TPI: “Conte ha violato riservatezza, vergognoso attacco a Salvini”
“Nelle conferenza stampa di ieri Conte è venuto meno all’obbligo di riservatezza su quanto emerso in commissione e ha lanciato un attacco vergognoso a Salvini”. Paolo Arrigoni, senatore della Lega ed esponente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) commenta con TPI – che lo ha contattato telefonicamente – le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la conferenza stampa di ieri a Palazzo Chigi, subito dopo l’audizione sul Russiagate.
“Noi membri del Copasir dobbiamo attenerci al nostro ruolo istituzionale, che ci impone la massima riservatezza. Quanto viene discusso, le domande, i commenti e le risposte sono oggetto di segreto”, sottolinea Arrigoni, che non si espone sulla completezza o meno del chiarimento di Conte sui contatti tra il ministro della Giustizia statunitense Barr e i vertici dell’intelligence italiana.
“Ieri sera abbiamo fatto delle domande, su diversi argomenti, non solo sul Russiagate”, si limita a dire il senatore. “Sono state date delle risposte, non ho commenti da fare in merito. Dispiace però che in conferenza stampa l’aspetto della riservatezza sia venuto meno”.
Arrigoni definisce “vergognoso” l’attacco di Conte a Salvini su Moscopoli, e sottolinea che il tema dell’incontro con Savoini e i vertici russi all’hotel Metropol “non è stato toccato durante l’audizione di ieri in commissione, anche perché su quella vicenda in corso un’indagine della magistratura, per cui il Copasir e i servizi non sono tenuti a fare verifiche”.
“Conte ha buttato la palla in tribuna, andando ad accusare Salvini e a pretendere da lui cose di cui non si è parlato durante la seduta”, aggiunge il senatore. “Non ho altri commenti da fare se non stigmatizzare l’attacco che Conte ha fatto nei confronti di Salvini su questa vicenda”, conclude.
Il premier ha accusato Salvini, che “pontifica quotidianamente su Barr e mi invita a chiarire. Forse dovrebbe dirci lui cosa ci faceva a Mosca con Savoini. Ha incontrato il responsabile dell’intelligence russa portandosi dietro Savoini che non aveva nessun ruolo”.