Conte: “Campo largo col Pd? Non siamo professionisti della politica”
Conte: “Campo largo col Pd? Non siamo professionisti della politica”
“Offri pure i collegi che si sono liberati a Di Maio, Tabacci e agli altri alleati”. È il “ consiglio non richiesto” che in un messaggio pubblicato su Facebook Giuseppe Conte ha rivolto a Enrico Letta, dopo il clamoroso strappo di Carlo Calenda.
Nel lungo post, in cui parla di “disastro politico”, il presidente del Movimento 5 stelle sembra chiudere all’ipotesi di far approdare il M5s nel campo largo del segretario del Partito democratico. “Qualcuno mi chiede: e se ora Letta riaprisse al Movimento? Provo a dare una mano e a evitare ulteriori imbarazzi, dopo le dannose decisioni che sono già state prese”, ha detto l’ex presidente del Consiglio. “Noi non siamo professionisti della politica”.
“In molti in queste ore mi chiedono cosa ne sarà del “campo largo” di Letta dopo il broncio di Calenda, le voraci pretese di posti sicuri di Tabacci e Di Maio, i veti incrociati e le repentine giravolte. Non spetta a me la risposta”, ha affermato il leader pentastellato, che giudica quanto accaduto “lontano anni luce dal progetto riformistico realizzato durante il Conte II”.
”Sono ormai settimane che sentiamo parlare di cartelli elettorali e di ripartizioni di posti”, ha aggiunto. “Sentiamo invocare ‘un’agenda Draghi’ sperando che l’interessato si degni di scriverla e di un ‘metodo Draghi’, confidando forse che anche in futuro ci sia un governo che decida senza confronto politico, limitando i passaggi in parlamento”.
Secondo Conte, “l’unico accenno” fatto dal Pd a un programma di governo risale a quando ha concordato con Calenda “di rivedere il Reddito di cittadinanza e il Superbonus o quando ha scelto di abbracciare personalità come la Gelmini, artefice dei tagli alla scuola”. “La ‘santa alleanza repubblicana’ messa su per contrastare Meloni ora si indebolisce e perde pezzi”, ha sottolineato, dicendosi stupefatto dal “balletto di questi giorni, tra giochi di potere e spartizioni di seggi”. “Noi condividiamo con i comuni cittadini una visione della politica diversa”.
“È per questo che già con Draghi e ancor più in questi giorni abbiamo parlato solo di temi: tutela dell’ambiente, salario minimo, lotta al precariato, sostegni ben più consistenti a imprese e famiglie e tante altre priorità che ci vengono suggerite dai bisogni reali dei cittadini”.