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Home » Politica

Conte non trova gli appunti, arriva in soccorso Di Maio: “Comincia a parlare, te li trovo io” | Video

Immagine di copertina
Giuseppe Conte cerca di ritrovare i suoi appunti prima del discorso alla Camera

L'imprevisto si è verificato mentre il presidente del Consiglio stava per cominciare il suo discorso davanti all'aula di Montecitorio

Mercoledì 6 giugno 2018 il governo presieduto da Giuseppe Conte ha incassato la fiducia alla Camera, dopo quella ottenuta il giorno prima al Senato.

Le votazioni sono state precedute dal discorso del premier davanti all’aula di Montecitorio, a cui ha fatto seguito la discussione sulla fiducia.

Conte, nel suo discorso, ha toccato numerosi argomenti, come aveva già fatto il giorno precedente a Palazzo Madama. Prima di iniziare, però, c’è stato un fuori programma che ha agitato non poco il presidente del Consiglio.

Conte, infatti, aveva smarrito alcuni dei suoi appunti, e ha tentato freneticamente di ritrovarli per poter affrontare al meglio il discorso. Il presidente della Camera Roberto Fico gli aveva già dato la parola e tutti, in aula, aspettavano l’inizio del discorso.

Poiché non si poteva procrastinare ulteriormente, a venire in soccorso del premier è stato il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che ha sussurrato a Conte: “Te li trovo io (gli appunti), tu comincia a parlare”.

Una frase che non è sfuggita al microfono ormai aperto del presidente del Consiglio.

Ecco il video di questo piccolo imprevisto:

 

Questi alcuni dei passaggi principali del discorso di Conte alla Camera:

“Sulla legittima difesa lavoreremo nel rispetto dei principi costituzionali”. La legittima difesa sul piano applicativo ha dato adito a tante incertezze, tanto è vero che proprio in queste sedi è stata individuata la necessità di una maggior puntualizzazione del diritto alla legittima difesa. Lavoreremo nel rispetto dei principi costituzionale  e il frutto del nostro intervento sarà sottoposto al parlamento”.

“Ripartizione migranti finora fallimentare”. “Sull’immigrazione noi non arriviamo per stravolgere, così come in materia di ‘buona scuola’. Ci sono criticità su cui intendiamo intervenire: in tema immigrazione abbiamo indicato delle direttive, finora la ripartizione dei flussi in Europa si è rivelata fallimentare ed è una questione non solo economica, ma di cittadinanza europea”,ha detto Conte nel suo intervento a conclusione del dibattito alla Camera sulla fiducia al governo da lui guidato.

Conte parla di conflitto di interessi, caos in aula. “Il conflitto di interessi è una vexata quaestio in quest’aula. E le  vostre interruzioni al mio intervento dimostrano che ognuno ha il suo conflitto”, ha detto  il premier Conte rivolto ai deputati. Caos in aula. Polemica tra il deputato Pd Emanuele Fiano e il presidente della Camera, Roberto Fico.

Il premier riprende il suo intervento. “Mi avete frainteso: il conflitto di interessi si annida anche a livello di una amministrazione di condominio. Noi cercheremo di introdurre una disciplina rigorosa a tutti i livelli”.“Sul debito pubblico vogliamo negoziare con l’Europa”. “Questo governo ha l’ardire di voler promuovere nuove politiche economiche. Sulla riduzione del debito siamo per negoziare anche a livello europeo, volendo esprimere un indirizzo politico, avendo la fermezza per essere ascoltati dai nostri partner”, ha detto Conte nel suo intervento a conclusione del dibattito alla Camera sulla fiducia al governo da lui guidato.

“Impegni militari? Valuteremo di volta in volta”. “Siamo impegnati optime nella Nato. I governi che ci hanno preceduto hanno sperimentato che certe volte bisogna affrontare impegni militari. Noi valuteremo di volta in volta. Da questo governo non partirà alcun indirizzo bellicista”.

“Giustizia oggi è censitaria”. “Siamo consapevoli che i processi non funzionano e che oggi la giustizia è diventata censitaria. Abbiamo fatto dei passi indietro nel tempo: oggi chi ha i soldi riesce a difendere bene le proprie ragioni. Dobbiamo garantire una giustizia accessibile a tutti, un sistema sanzionatorio certo e dobbiamo attrarre investimenti stranieri”, ha detto il premier Conte nel suo intervento a conclusione del dibattito alla Camera sulla fiducia al governo da lui guidato.

“Reddito di cittadinanza non è misura di assistenzialismo”. “Il reddito di cittadinanza non è una misura assistenziale, ma è concepito come un sostegno per il reinserimento lavorativo. Nel contratto di governo si specifica che il reddito di cittadinanza è articolare in più fasi, la prima delle quali riguarda il potenziamento dei centri per l’impiego. Diversamente si tratterebbe dell’erogazione di misure che, come abbiamo già visto, non servono”, ha detto il premier Conte nel suo intervento a conclusione del dibattito alla Camera sulla fiducia al governo da lui guidato.

“Sulle infrastrutture valuteremo costi e benefici”. “Si è detto che questo governo è contrario alle infrastrutture, ma noi vogliamo operare una valutazione costi benefici rispetto alle singole infrastrutture. Non ci sottrarremo agli investimenti nelle infrastrutture”, ha detto il premier Conte.

“Il codice degli appalti pubblici da due anni non viene in pratica applicato, perché in Italia gli appalti non partono. Cultura della legalità non significa che le cose non si fanno in Italia, significa che si devono fare bene, prendendo atto che in questo momento le pubbliche amministrazioni non sono nella condizione di operare”.

“In questo momento non abbiamo dall’Anac i risultati che ci attendevamo, ma possiamo valorizzarla”.

“Avere un ministro per il Sud è stato un gesto di grande attenzione. Ancora oggi nel nostro paese non riusciamo a utilizzare a pieno tutti i fondi destinati al Sud, quindi un’opera di razionalizzazione di questi fondi sarebbe un bel passo in avanti”.

“In Italia parliamo poco di responsabilità sociale di impresa. Non sto parlando di dirigismo economico, ma dal governo vogliamo tracciare una linea di sviluppo perché abbiamo un progetto di futuro: vogliamo l’innovazione tecnologica, che le aziende possano essere attente all’impatto che queste iniziative hanno sull’ambiente”.

“Addolorato per gli attacchi al fratello di Mattarella”. “Sul contrasto alle mafie non esiste maggioranza e non esiste opposizione, dobbiamo essere tutti uniti”, ha detto il premier . “Nei giorni scorsi una delle cose che più mi hanno addolorato sono stati gli attacchi sui social nei confronti di un congiunto del presidente della Repubblica”.

“C’è molta attesa nel paese e in questa aula. Mi viene chiesto di articolare  gli obiettivi in modo più puntuale, ma ci siamo appena insediati, non chiedeteci i dettagli. Quello che possiamo assicurare è che lavoreremo d subito per dare u seguito attuativo alle anticipazioni contenute nel contratto di governo e alle dichiarazioni programmatiche che ho depositato”.

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