Confindustria attacca il reddito di cittadinanza: “Il ministro del Lavoro deve trovare lavoro ai navigator, un paradosso”
Confindustria attacca il reddito di cittadinanza: “Il ministro del Lavoro deve trovare lavoro ai navigator, un paradosso”
Dopo gli attacchi da tutto il centrodestra, anche Confindustria torna a scagliarsi contro il reddito di cittadinanza. “Abbiamo creato veramente l’apoteosi in Italia”, ha affermato oggi Carlo Bonomi, a margine dell’assemblea di Assolombarda. ”Siamo arrivati al paradosso che abbiamo un ministro del Lavoro che deve trovare lavoro ai navigator che erano stati presi per trovare lavoro a chi non ce l’aveva”, ha affermato il presidente della principale organizzazione datoriale italiana.
“Quando noi avevamo criticato le politiche attive del lavoro all’interno del reddito di cittadinanza sembrava lesa maestà”, ha detto il capo di Confindustria, che ha anche lamentato il brusco aumento delle bollette energetiche per le imprese. “La bolletta energetica delle imprese ha avuto un brusco aumento in pochi mesi passando dagli oltre 60 miliardi a 80 miliardi”, ha sottolineato.
La scorsa settimana, Matteo Renzi ha dichiarato che dal 15 giugno Italia viva inizierà a raccogliere le firme per abolire il reddito di cittadinanza, un sussidio contro la povertà percepito da 1,19 milioni di nuclei familiari, con un importo medio di 561 euro.
L’annuncio è stato accompagnato da forti critiche di tutto il centrodestra contro la misura, approvata durante il primo governo Conte. Negli scorsi giorni la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli, vicina a Silvio Berlusconi, ha chiesto di “sospendere questa misura fallimentare, almeno in questa stagione estiva”. La Lega ha invece chiesto modifiche all’aiuto mentre Fratelli d’Italia vuole direttamente abolirlo, con l’accusa di aver “cronicizzato la povertà”.