Draghi: “Riaperture dipendono da contagi e dai vaccini agli anziani. Come si fa a saltare la fila?”
Conferenza stampa Draghi oggi, 8 aprile 2021: diretta live discorso
CONFERENZA DRAGHI DIRETTA – Il presidente del Consiglio Mario Draghi tiene oggi, giovedì 8 aprile 2021, una conferenza stampa resso la Sala Polifunzionale della presidenza del Consiglio. La conferenza, inizialmente prevista per le 18, è stata poi posticipata di trenta minuti, dunque l’inizio è previsto alle ore 18.30. Di seguito le parole pronunciate da Draghi, aggiornate live in diretta da TPI:
Conferenza stampa Draghi: le parole del premier | DIRETTA
La conferenza stampa del premier Mario Draghi ha inizio puntualmente alle 18.30. Il presidente del Consiglio risponde alle domande dei giornalisti. Insieme a lui c’è anche il presidente del Css Franco Locatelli. Rispondendo a una domanda sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca, il premier Draghi ha ribadito l’importanza di “seguire le linee guida fornite dal ministero e, nello specifico, la raccomandazione di usare il vaccino per gli over 60“.
“Bisogna vaccinare prioritariamente chi ha più di 80 anni, chi ne ha più di 75, fino ad arrivare a chi ha più di 60 anni e così via”, ha detto Draghi. “Si potrebbe dire: smettetela di vaccinare gli psicologi trentacinquenni come operatori sanitari. Questa credo sia la prima domanda da fare. Con che coscienza la gente salta la lista dei vaccini, se sa che lascia esposta una persona che è a rischio di morte o è fragile?”.
Draghi ha assicurato che “la disponibilità di vaccini c’è” e “non è calata”. “Ora è il momento di prendere delle decisioni”, dice. Le dosi in arrivo ad aprile basteranno, assicura il premier, per vaccinare tutti gli over 80 e gran parte degli over 75 “in tutte le Regioni”. La campagna di vaccinazione “procede a speron battuto”, ha sottolineato Draghi, e “il commissario e le Regioni stanno già facendo un gran lavoro”. L’importanza di vaccinare i soggetti fragili è ribadita dal premier perché “da questo dipende la ripresa economica e le riaperture“. Sulle proteste dei giorni scorsi, Draghi ha detto: “Condanno la violenza ma capisco l’alienazione”.
Rispondendo a una domanda sul golden power, Draghi ha dichiarato che questo “va usato se necessario”. Il premier ha detto che “le riaperture sono la miglior forma di sostegno all’economia”, ma queste “devono avvenire in sicurezza”. E ha aggiunto: “quanto più celermente si potranno avere le categorie a rischio vaccinate e quanto prima si potrà riaprire”. Sulla scuola ha detto: “Voglio dare ai ragazzi più grandi la possibilità di chiudere l’anno con almeno un mese di lezioni in presenza”.
“Non ho una data”, per le riaperture, ha detto Draghi, “Ci stiamo pensando in questi giorni, perché dipende dall’andamento dei contagi, ma anche dall’andamento delle vaccinazioni nelle fasce a rischio“, ha spiegato Draghi. Sul turismo: “Il ministro Garavaglia dice il 2 giugno, magari anche prima, chi lo sa. L’importante è riaprire”. La stagione turistica “non è abbandonata”, ha aggiunto, “è nel nostro interesse accettare turisti stranieri col certificato vaccinale”. Draghi ha sottolineato che sarà “più semplice riaprire nelle Regioni che sono più avanti con le vaccinazioni”.
A proposito di Alitalia, il presidente del Consiglio ha detto che la nuove società, che si chiamerà Ita, avrà discontinuità. “Credetemi, mi dispiace che non si chiamerà più Alitalia, alla mia età e avendo sempre viaggiato con Alitalia la considero come una cosa di famiglia – anche se un po’ costosa”, ha aggiunto.
“Il vaccino” di AstraZeneca “è approvato dai 18 anni in su, è solo raccomandato per la popolazione sopra i 60 anni, in virtù delle riflessioni che sono state fatte, ma non è certo proibito per chi è al di sotto di questa fascia d’età”, ha detto il professor Locatelli. Riguardo agli eventi tromboembolici, il presidente del Css ha detto “Stiamo parlando di 84 eventi su una popolazione di 25 milioni di persone vaccinate. Se fossi un cittadino sarei rassicurato dall’efficacia dei controlli di farmacovigilanza”.
Riprendendo la parola, il premier Draghi ha detto che il generale Figliuolo ha confermato l’obiettivo di arrivare a 500mila somministrazioni al giorno. “Dovremo continuare a vaccinarci anche negli anni a venire, perché ci saranno le varianti“, ha detto il premier, che ha parlato di “alcuni contratti per le forniture dei vaccini fatti alla leggera”. La Commissione Ue, ha detto Draghi, “non ha proibito di fatto l’export dei vaccini“.
A proposito del calo della fiducia nel vaccino AstraZeneca, Draghi ha detto che “è minore rispetto a quello che si potrebbe pensare. Io sono vaccinato con AstraZeneca, e anche mia moglie. Non l’ho fatto alla leggera”, ha ricordato il premier. Il Def conterrà uno scostamento di bilancio, ha detto Draghi, che sarà più ampio di 32 miliardi.
“Ho detto a Salvini che ho voluto io il ministro Speranza nel governo e che ne ho molta stima”, ha detto Draghi rispondendo a una domanda sui recenti attacchi del segretario leghista al ministro della Salute di Leu. Draghi ha assicurato che entro il 30 aprile l’Italia presenterà il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), per il quale saranno “necessarie le assunzioni di nuove competenze”.
Draghi ha condannato fermamente lo sgarbo subìto dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ad Ankara. “Mi dispiace moltissimo per l’umiliazione che ha dovuto subire”, ha detto. “Bisogna essere molto franchi con queste persone”, ha detto riferendosi al presidente turco Erdogan. “Sono dei dittatori di cui si ha bisogno”.
Riguardo alle critiche ricevute per i suoi ringraziamenti alla Libia per i salvataggi dei migranti nel Mediterraneo, il premier ha detto: “Sono consapevole di essere stato criticato. In realtà i temi di cui non ho parlato in conferenza stampa sono stati affrontati nei colloqui. L’Italia è preoccupata per il rispetto dei diritti umani, abbiamo chiesto il superamento dei centri di detenzione per i migranti”. Infine, a proposito dello sblocco dei licenziamenti, Draghi ha confermato il termine del 30 giugno.
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