Conferenza stampa Conte streaming e diretta tv: dove vederla | Nuovo Dpcm
Conferenza stampa Conte streaming e diretta tv: dove vederla | Nuovo Dpcm
Oggi, domenica 18 ottobre 2020, il premier Giuseppe Conte tiene una conferenza stampa in cui annuncia le nuove restrizioni contenute nell’ultimo Dpcm: ma dove vederla in diretta tv e in streaming? Di seguito, tutte le informazioni. L’orario della conferenza non è ancora stato indicato: secondo indiscrezioni, però, il premier parlerà alle ore 20.
Dove vederla in tv
Sarà possibile vedere in diretta la conferenza stampa del presidente Conte oggi, domenica 18 ottobre 2020, sia in tv sia online in live streaming. Per seguirla in televisione basterà sintonizzarsi sulle principali reti televisive ma soprattutto sui canali all news, che interromperanno i loro programmi per collegarsi con la conferenza. Seguiranno certamente l’intervento del premier ad esempio, tra gli altri, SkyTg24 (canale 50 del digitale terrestre), TgCom24 (canale 51) e Rai News 24 (canale 48).
Conferenza Conte, dove vederla in streaming
Per quanto riguarda il web e lo streaming la conferenza stampa di Conte sarà disponibile sul profilo Facebook ufficiale del capo del governo, sul canale Youtube ufficiale di Palazzo Chigi. Altra soluzione è quella di connettersi via smart tv, smartphone o tablet alle piattaforme Rai Play, Mediaset Play o al sito di SkyTg24.
Le anticipazioni degli ultimi giorni
Il nuovo Dpcm è arrivato al termine di un paio di giorni di confronto serrato tra il Governo e i capidelegazione, le Regioni, gli Enti locali e il Comitato tecnico scientifico. L’obiettivo del provvedimento è quello di contenere la crescita dei contagi da Covid-19, che in questi ultimi giorni hanno raggiunto quote record in quanto a nuovi casi, seppur con moltissimi più tamponi quotidiani rispetto alla prima ondata.
Secondo le anticipazioni, il Dpcm dovrebbe contenere a proroga della Cig o le nuove regole per lo smart working nella pubblica amministrazione. Alla vigilia, sembrava improbabile l’ipotesi del coprifuoco dalle ore 22, mentre conferme erano arrivate sullo stop agli sport di contatto a tutti i livelli, su limitazioni per le piscine, orari di ingresso scaglionati per le scuole, l’incremento dello smart working al 75% e un abbassamento della capienza consentita del trasporto pubblico.
La mela della discordia, su cui l’esecutivo e gli altri enti si sono confrontati a lungo, riguardava la chiusura ancora più anticipata di bar e ristoranti (già prevista a mezzanotte, nonostante molti gestori di locali abbiano trovato il modo di aggirare le norme). Inoltre, si è discusso anche sull’eventuale chiusura delle palestre, dei parrucchieri e dei centri estetici.
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