Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:32
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Il Codice Rosso è legge ma mancano i finanziamenti: la denuncia dei centri antiviolenza

Immagine di copertina
FILIPPO MONTEFORTE/AFP

Le associazioni commentano l'approvazione del disegno di legge contro la violenza sulle donne

La rete dei centri antiviolenza D.i.Re (Donne in Rete contro la violenza) non ritiene sufficiente il cosiddetto “Codice Rosso”, approvato ieri, 18 luglio, al Senato e divenuto così legge. D.i.Re è una delle più grandi organizzazioni nazionali a occuparsi di violenza sulle donne e ha partecipato a numerose audizioni nella fase di stesura del disegno di legge.

Il testo prevede l’inasprimento delle pene per chi ha commesso violenza e altre disposizioni come il braccialetto elettronico per gli uomini che ricevono l’ordine di allontanamento. L’altro punto essenziale del provvedimento riguarda la velocità delle indagini: per renderle più rapide i magistrati hanno l’obbligo di ascoltare le vittime entro tre giorni dalla denuncia.

Codice Rosso, il giudizio dei centri antiviolenza

L’organizzazione D.i.Re denuncia tuttavia che, a fronte di un inasprimento della pena per i reati di violenza, nel Codice Rosso non sono stati incrementati i fondi per gestire le procedure penali.

“Per risolvere il problema della violenza sulle donne servono risorse. Bisogna aumentare il personale organico della magistratura che si occupa dei reati di violenza. E servono risorse per la formazione dei magistrati”. Secondo le attiviste, però, risorse nel Codice Rosso non ce ne sono. Nel testo del provvedimento si parla infatti di “invarianza finanziaria”.

Spadafora a Salvini: “Non mi dimetto” e intanto sono le donne a farne le spese. I dati sui centri anti-violenza

Le attiviste valutano invece positivamente l’introduzione di un percorso di recupero per chi commette violenza. In questo modo la pena è orientata al recupero e non alla punizione “in accordo con la Costituzione”.

La questione fondamentale da risolvere, secondo l’organizzazione, è la lunghezza del processo: “Il codice Rosso non risolve il vero problema, che è la durata eccessiva dei processi: una donna deve aspettare dai sei agli otto anni prima di ricevere giustizia”.

La denuncia della presidente di D.i.Re

Sul Codice Rosso è duro anche il commento di Lella Palladino, presidente di D.i.Re: “Nessuno dei rilievi sollevati nel corso delle audizioni da D.i.Re e da innumerevoli altri esperti è stato preso in considerazione”, osserva. “Tutti gli emendamenti migliorativi presentati dall’opposizione sono stati rigettati senza alcuna motivazione. Non si investe un euro per la formazione di forze dell’ordine e personale giudiziario, terribilmente necessaria perché la violenza contro le donne, di cui tutti parlano è un fenomeno che in realtà pochi conoscono davvero”.

Il ddl Codice Rosso ha ricevuto il via libera definitivo al Senato il 18 luglio con 197 sì, 47 astenuti e nessun contrario. Il provvedimento è stato voluto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e dalla ministra della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.

Il codice rosso è legge: approvato il ddl contro la Violenza sulle donne
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Ti potrebbe interessare
Politica / Imane Khelif: "Meloni, Trump e Musk hanno sfregiato la mia immagine"
Musica / Gualtieri: "Invitare Tony Effe è stato un errore"
Politica / Campagna vaccinale anti-Covid, De Luca condannato a risarcire con 609mila euro la Regione Campania
Politica / Processo Open Arms, Matteo Salvini assolto perché il fatto non sussiste
Politica / Caso Open, prosciolti Renzi e gli altri 10 imputati. Il leader di Iv: “Nessuno chiederà scusa”
Ambiente / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Politica / Il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Dobbiamo aumentare le spese militari almeno fino al 2% del Pil”
Politica / Dago a TPI: “Tranquilli, prima o poi, i fasci arriveranno al pettine”
Economia / Ernesto Maria Ruffini lascia l'Agenzia delle Entrate
Politica / “Soldi dal Venezuela al M5S”, l’articolo era diffamatorio e Casaleggio Jr va risarcito: definitiva la sentenza della Corte d’Appello di Milano