Fondi russi alla Lega, Claudio D’Amico è l’altra ombra di Salvini in Russia. Ecco quando la sua priorità erano gli Ufo | VIDEO
Claudio D’Amico chi è | La verità sugli Ufo: quando il consigliere strategico di Salvini spiegava le sue priorità
CLAUDIO D’AMICO CHI È – C’è un altro uomo strategico nei rapporti tra Lega e Russia oltre Savoini: Claudio D’Amico. L’ex deputato, oggi assessore a Sesto San Giovanni, è l’altra ombra del leader leghista nelle questioni che hanno a che vedere con il Cremlino, uscite nell’inchiesta di BuzzFeed.
Claudio D’Amico chi è | I rapporti con la Russia
Stando a una foto pubblicata il 18 ottobre su Facebook dall’associazione “Lombardia-Russia”, D’Amico era a Mosca nei giorni dell’incontro durante il quale Savoini parlò di un presunto finanziamento alla Lega con tre russi.
D’Amico è approdato nello staff di Matteo Salvini alla presidenza del Consiglio dei ministri come “Consigliere per le attività strategiche di rilievo internazionale del VicePresidente Sen. Salvini” e aveva un incarico retribuito con oltre 60mila euro (pubblici).
È lui, come si legge nella nota ufficiale di Palazzo Chigi, ad aver invitato Savoini alla cena con Putin di Villa Madama del 4 luglio scorso.
Claudio D’Amico chi è | Il video
Il video del 2014 fa vedere come sponsorizzava la sua candidatura alle elezioni europee nella Lega esponendo le sue vere priorità. L’ex onorevole della Lega Nord prometteva che se fosse stato eletto avrebbe fatto aprire gli archivi dell’Unione Europea sugli Ufo, “perché la gente ha diritto di sapere”.
D’Amico ha fatto sapere ieri al Corriere della Sera che è separato da Svetlana Konovalova, sua ex moglie bielorussa, dal 2012 e che per il resto “sta preparando delle querele”.
L’interrogazione parlamentare
La legge sulla trasparenza impone ai politici di dichiarare i propri patrimoni. Nell’ottobre del 2017 D’Amico scrive di essere proprietario del 51 per cento della Jd International e di essere amministratore unico della Mibel International. Nessun riferimento sulle quote che detiene di Orion, la società con sede a Mosca, di cui ha il 67 per cento (l’altro 33 per cento è di Savoini). Dichiarazione che fa però nel febbraio 2019.
È a quel punto che l’opposizione presenta un’interrogazione per chiedere quando sia stata aperta Orion e se questo sia compatibile con la sua attività istituzionale.
La risposta formale del sindaco di Sesto arriva il 4 giugno: “Sono informazioni di carattere personale che inoltreremo al soggetto a cui viene rivolta l’interrogazione. Orion Lee è una società di consulenza che può rimanere inattiva per anni e poi improvvisamente attivarsi anche per un solo affare. Non è chiaro cosa faccia oggi ma dovrebbe esserlo visto il ruolo di D’Amico e i suoi assist a Savoini. Invece anche nel curriculum consegnato alla presidenza del Consiglio la Orion non c’è. In compenso il consigliere per le strategie internazionali ci informa di essere un arbitro Figc “al momento fuori quadro” e che ha fatto un corso regionale di “corrispondente commerciale in lingua inglese”.