Cdp, Draghi scarica l’ad Palermo: malumore tra i grillini, Conte accusato di immobilismo
È ormai tempo di nomine, di quelle che contano veramente. Alcune più importanti di molti ministeri. Come già ampiamente anticipato da TPI, Egon Zehnder ha ormai terminato il lavoro preparatorio delle short-list che finiranno poi nelle mani del ministro dell’Economia Franco e quindi del capo del governo Mario Draghi. La notizia del giorno però è un’altra: Draghi respinge Conte (con perdite).
Ferraris in Ferrovie è una partita ormai quasi chiusa ormai, mentre la riconferma di Palermo in CDP (Cassa Depisti e Prestiti, ndr) appare sempre più in forte bilico, tanto da aver allarmato le chat dei Cinque Stelle, che da qualche ora non fanno altro che rimbalzare la notizia: Fabrizio Palermo non sarà riconfermato.
Il vero dato politico in questa cornice è proprio la grande sconfitta di Giuseppe Conte, ormai da settimane ai vertici del Movimento ma mai in grado di incidere veramente, di entrare in partita, di poter dire la sua sulle scelte strategiche di Palazzo Chigi e del governo.
Una passività che in queste ore sta facendo infuriare anche il gruppo parlamentare grillino, che sente erodere il suo peso all’interno del Parlamento, malgrado sia ancora la prima forza politica in maggioranza.
Dal canto suo, invece, il sornione Luigi Di Maio continua a giocare nell’ombra e in silenzio, con canali aperti e trasversali: da Ferraris a Scannapieco, che il capo della diplomazia avrebbe incontrato in più di una occasione. E che potrebbe presto salire al vertice della CDP di Mario Draghi.