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Home » Politica

Castellino prova a entrare a Montecitorio: fermato dagli agenti di polizia

Immagine di copertina
credit: ansa foto

Un anno dopo l'assalto alla sede della Cgil, l'imputato Castellino era stato invitato alla Camera per presentare il suo nuovo partito 'Italia libera'

L’ex leader di Forza Nuova, Giuliano Castellino, non è riuscito a entrare alla Camera dei deputati, dove oggi avrebbe dovuto partecipare alla presentazione del movimento ‘Italia libera’. La conferenza stampa era stata indetta per presentare il nuovo soggetto politico fondato dallo stesso Castellino e presentato a fine ottobre in una conferenza stampa a Roma, ai Parioli, assieme al suo difensore – per il processo sull’assalto alla sede nazionale della Cgil – l’avvocato Carlo Taormina.

Dopo le polemiche scoppiate nelle scorse ore, il deputato che aveva organizzato l’evento e invitato Castellino è stato costretto a un passo indietro. “Ho chiamato stamattina l’ufficio stampa della Camera, per ritirare l’accredito di Castellino”, ha detto Francesco Gallo, deputato di Sud chiama Nord, il movimento dell’ex sindaco di Messina Cateno De Luca.

In precedenza Gallo aveva spiegato di aver prenotato la sala per le conferenze stampa di Montecitorio “rispondendo alla preghiera del professor Taormina”. “Non ho fatto salti di gioia – ha raccontato il deputato siciliano – quando nella lista con una decina di partecipanti ho visto Castellino. Ma ho rispettato l’impegno preso con Taormina, dando la possibilità di presentare il loro movimento. La mia storia politica e personale è estranea a quegli ambienti politici, ma non mi è sembrato il caso di porre condizioni per dare voce a questo movimento”.

L’estremista di destra, presentatosi all’ingresso di Montecitorio in via della Missione, è stato bloccato dagli agenti di polizia. Dopo aver chiesto spiegazioni, Castellino ha affermato che “questa è la democrazia in Italia”.

“Trovo inaccettabile che la Camera dei deputati possa ospitare uno dei responsabili dell’assalto fascista alla Cgil, già condannato per altro reato, e che è in regime di sorveglianza speciale data la sua pericolosità. Che un deputato di questa destra permetta il suo ingresso dimostra i loro legami con il neofascismo. I vertici della Camera dei deputati evitino questo oltraggio”, aveva commentato il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni.

A lui si era aggiunta l’ex segretaria generale della Cgil, ora senatrice dem, Susanna Camusso: “Apprendo che domani alla Camera si svolgerà la presentazione del movimento politico ‘Italia libera’ a cui parteciperà Giuliano Castellino. Non do giudizi politici sul nascente movimento politico, ma sono esterrefatta che l’ex leader di Forza Nuova, imputato per l’assalto alla Cgil del 9 ottobre del 2021, intervenga nella sede di una istituzione parlamentare”.

La capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, ha detto invece di aver scritto al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, “perché si attivi per tutelare la dignità dell’Istituzione che presiede evitando la presenza dell’ex leader di Forza Nuova a una conferenza nella Sala Stampa della Camera. È inaccettabile che Castellino, che fra l’altro figura fra gli assalitori alla sede della Cgil, possa essere ospitato in una prestigiosa sede istituzionale”. Lo stesso Fontana ha poi chiesto agli organizzatori di “valutare l’opportunità” dell’invito, come dichiarato da Gallo.

I processi e le condanne

Da quel 9 ottobre 2021 a oggi, Castellino è uscito con una condanna con rito abbreviato a sei anni, per i reati di devastazione e resistenza a pubblico ufficiale aggravata. C’è poi il procedimento con rito ordinario che vede imputati i principali responsabili dell’assalto, tra cui anche Castelino, che è accusato di devastazione aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale pluriaggravata. In questo filone principale, Castellino così come Roberto Fiore avevano ottenuto prima i domiciliari, poi sono tornati a piede libero con obbligo di firma dopo la decisione del gup a luglio scorso.

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