Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per la ministra Santanché: l’accusa è di truffa aggravata ai danni dell’Inps
Caso Visibilia, la procura di Milano chiede il rinvio a giudizio per Santanché
La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per Daniela Santanché, ministra del Turismo del governo Meloni: l’accusa è di truffa aggravata ai danni dell’Inps.
A Santanché era stato notificato il 25 marzo scorso l’avviso di conclusione delle indagini per il filone che riguarda la presunta truffa ai danni dell’Inps messa in atto dalla società Visibilia, di cui la ministra era amministratrice.
Ora la procura ha deciso di procedere con il rinvio a giudizio notificato alla Santanché e al suo compagno, Dimitri Kunz, ma anche alle due società indagate per la legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Secondo l’accusa, tra il 2020 e il 2022, Visibilia avrebbe ricevuto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale 126mila euro a titolo di cassa integrazione Covid destinata a tredici dipendenti, i quali però avrebbero continuato a lavorare normalmente.
Quando era stato notificato l’atto di conclusione delle indagini, Santanché non aveva preso in considerazione l’ipotesi di rassegnare le dimissioni ma aveva affermato che avrebbe riflettuto sulla cosa in caso di rinvio a giudizio.