Caso Siri, Di Maio: “Ultimo giorno per le dimissioni”
Caso Siri Lega dimissioni | Alla vigilia del Consiglio dei ministri dell’8 maggio, decisivo per la decisione sulla revoca di Armando Siri, il sottosegretario leghista alle Infrastrutture e ai Trasporti indagato per corruzione, il vicepremier Luigi Di Maio torna a ribadire lo schieramento del Movimento 5 Stelle sulla questione: “Vogliamo le dimissioni immediate per Armando Siri” (qui il riassunto dell’intero caso Siri).
Il duro attacco arriva sulla pagina Facebook del leader pentastellato: “Non capirò mai perchè la Lega in queste settimane abbia continuato a difendere Siri invece di fargli fare un passo indietro. Oggi è l’ultimo giorno utile perché Salvini comprenda l’importanza di questa vicenda. Mi auguro faccia la cosa giusta”, scrive Di Maio.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini, dal canto suo, ha subito risposto. “Solo chiacchiere telefoniche con terze persone che coinvolgono altre persone, chiedo qualcosa in più. Se c’è prova di colpevolezza, tanti saluti a prescindere dal colore politico. Ma la colpa va dimostrata” ha detto il vicepremier leghista. E sottolinea che la priorità della Lega per il CdM dell’8 maggio non è il caso Siri.
Il sottosegretario oltre che per l’inchiesta per corruzione, è finito nelle polemiche anche per un’operazione immobiliare poco chiara a Bresso, su cui indaga la Procura di Milano. Armando Siri avrebbe acquistato una casa per la figlia 24enne con un mutuo da 585mila euro sospetti di riciclaggio (Qui abbiamo raccontato i dettagli dell’indagine).
Extraterrestri e carboni ardenti: il passato alchimista del leghista Siri, indagato per corruzione
Il caso Siri puzza di mafia, molto più di quello che la Lega vorrebbe far credere (di G. Cavalli)