Caso Gregoretti-Salvini, il Senato approva l’autorizzazione a procedere
Ecco cosa rischia ora il leader della Lega
Caso Gregoretti-Salvini, il Senato approva l’autorizzazione a procedere
Il Senato ha approvato l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini per il caso Gregoretti.
L’Aula del Senato ha accolto la richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, presentata del Tribunale dei ministri di Catania, per il caso Gregoretti.
Respinto l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e da Fratelli d’Italia per ribaltare il primo via libera deciso a gennaio dalla Giunta per le immunità.
La votazione, iniziata nel pomeriggio, si è conclusa alle 19 con l’ordine del giorno presentato da Forza Italia e Fratelli d’Italia che è stato bocciato con 152 voti contrari, 76 favorevoli e nessun astenuto.
Respingendo l’ordine del giorno, il voto è diventato ufficiale. La Lega, come anticipato, non ha partecipato alle operazioni di voto uscendo dall’aula.
M5s, Pd, Italia viva e Leu avevano annunciato la loro contrarietà all’ordine del giorno, la Lega non ha partecipato al voto, FdI e Forza Italia hanno votato a favore.
Il risultato del voto era prevedibile in quanto la maggioranza compatta Pd-M5s-Iv da sola aveva i numeri per concedere il via libera al Tribunale dei ministri nei confronti del leader della Lega. A febbraio dello scorso anno, nel caso della nave Diciotti, la Giunta del Senato votò “No” alla richiesta di autorizzazione a procedere verso il leader leghista. Ma all’epoca il Movimento Cinque Stelle era alleato di governo di Salvini e ora gli equilibri di maggioranza sono cambiati.
“Io ho difeso l’Italia, essere processato per questo…ma piena e totale fiducia nella magistratura”. Così Matteo Salvini intercettato dall’ANSA dopo il voto del Senato che ha dato l’ok al processo per la vicenda Gregoretti.
“Lo sapevo. Sono assolutamente tranquillo e orgoglioso di quello che ho fatto. E lo rifarò appena tornato al governo. Come è stato difendersi in Senato? Surreale. Ho giurato sulla Costituzione, che prevede che difendere la patria è dovere di ogni cittadino. Io ho difeso l’Italia”, ha proseguito il leader leghista.
Cosa rischia ora Matteo Salvini
Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona perché, quando era ministro dell’Interno, impedì per più di tre giorni lo sbarco di 131 persone tratte in salvo nel Mediterraneo centrale dalla nave della Marina militare Gregoretti.
Il tribunale dei ministri di Catania ha chiesto al Senato (ramo del parlamento cui appartiene Salvini) l’autorizzazione a procedere per sequestro di persona nei confronti del leghista, che all’epoca dei fatti era ministro dell’Interno.
L’ok all’autorizzazione a procedere da parte del Senato farà sì che ora Salvini possa essere processato e condannato. Il leader del Carroccio rischia fino a 15 anni di carcere.