Caso Diciotti, Berlusconi pronto a “salvare” Salvini: ma in cambio vuole l’alleanza alle Europee
Silvio Berlusconi è pronto a salvare Matteo Salvini. Il leader di Forza Italia, in un’intervista al Gr1 Rai, ha dettato però le sue “condizioni” per votare contro la richiesta di rinvio a giudizio ai danni del ministro dell’Interno sul caso Diciotti.
Sull’autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in riferimento alle accuse di sequestro di persona per il caso Diciotti, Silvio Berlusconi si dice infatti “garantista”. Perché “garantisti lo siamo sempre”.
Con questa risposta, netta, il cavaliere ha di fatto preannunciato il suo voto contrario all’autorizzazione a procedere quando la richiesta sarà votata dal Senato. Ma in cambio l’obiettivo di Berlusconi è l’alleanza con la Lega alle prossime europee.
Per Silvio Berlusconi, infatti, Matteo Salvini è da considerare ancora l’alleato con cui presentarsi alle prossime politiche: “È il numero uno della Lega”, ha spiegato il leader di Forza Italia, “con cui ci stiamo presentando in Abruzzo per le prossime elezioni regionali, con cui abbiamo vinto tutte le elezioni regionali e amministrative dopo il 5 marzo e con cui certamente ci presenteremo uniti alle prossime elezioni nazionali”.
Salvini, quindi, potrà contare sul voto a suo favore da parte dei 61 senatori di Forza Italia. Numeri importanti che però non consentono al leader della Lega di dormire sonni tranquilli.
Il Movimento 5 stelle, tramite il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli, ha infatti comunicato il voto favorevole alla richiesta di autorizzazione a procedere formulata dal Tribunale dei ministri. [cosa rischia penalmente Salvini]
Una “soluzione di buon senso” e “un comportamento che seguirebbe qualunque ministro Cinque Stelle” ha spiegato.
Senza l’appoggio dell’alleato, per il vicepremier leghista sarà quindi difficile scongiurare il via libera alla richiesta di rinvio a giudizio.
In Senato la maggioranza è fissata a 161 seggi, ma Lega più Forza Italia più Fratelli d’Italia sommano complessivamente 137 parlamentari: 24 in meno di quanto necessario [qui abbiamo spiegato perché il voto dei Cinque Stelle sarà fondamentale].
La strada per il leader della Lega, dopo essersi assicurato i 61 voti a suo favore da parte di Berlusconi, è ora cercare i voti necessari tra gli alleati per evitare il processo.