CasaPound, la mossa del M5S: “La sede di Roma in vendita nel 2019”
Il Movimento 5 Stelle si gioca la carta dello sfratto dell’immobile occupato abusivamente dal movimento di estrema destra CasaPound. Il viceministro dell’Economia, Laura Castelli, ha annunciato la decisione dei grillini: “Entro il 2019 l’immobile di via Napoleone III sarà inserito nel piano di dismissioni“.
In un’intervista rilasciata al Messaggero, l’esponente M5s ha ribadito la posizione del vicepremier grillino Luigi Di Maio: “Ha fatto bene a ribadire la necessità di sgomberare l’immobile occupato abusivamente da CasaPound. Lo Stato deve tornare a fare lo Stato recuperando i propri beni, a maggior ragione se questi possono dare servizi e produrre reddito”.
La nuova battaglia dei Cinquestelle vuole opporsi alla posizione del ministro dell’Interno Matteo Salvini, che finora ha parlato di “altre priorità” rispetto allo sgombero di CasaPound.
Per il leader della Lega, infatti, sono altri gli edifici occupati abusivamente da sgomberare. Per Salvini hanno la priorità quelli pericolanti o quelli per cui la magistratura ha già sfornato un ordine esecutivo. La Castelli ha commentato: “Legare lo sgombero di un immobile alla pericolosità della struttura è sicuramente importante, ma non può mancare tra i criteri la messa a reddito per scopi sociali e istituzionali. E lasciare in villeggiatura gratuitamente persone che non sono in stato di difficoltà è assurdo”.
Sulla stessa posizione la vicepresidente grillina del Senato Paola Taverna: “CasaPound sta dimostrando di non essere un partito politico ma un pericolo per l’umanità”.
“Chiedo a Salvini in quanto responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza di attivare tutte le sue forze, siamo stufi”, ha aggiunto.
Oltre alle dichiarazione, i fatti. All’Invimit, il fondo del Ministero dell’Economia che si occupa di investimenti immobiliari, sarebbe infatti già stato chiesto di inserire il palazzo occupato da CasaPound tra quelli da dismettere entro fine anno.