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Home » Politica

Casapound oscurata sui social. Facebook Italia a TPI: “Abbiamo bannato il fascismo”

Immagine di copertina
Saluto romano davanti a una sede di CasaPound. Credit: ANSA/ALESSANDRO DI MEO

CasaPound oscurata, Facebook a TPI: “Abbiamo bannato il fascismo”

Di fatto, da oggi il fascismo è bannato da Facebook. Una “pulizia” che è iniziata già da mesi con la rimozione di pagine meno in vista inneggianti il duce e la Repubblica di Salò e che oggi colpisce le due più grandi associazioni politiche che si rifanno esplicitamente all’ideologia del ventennio: CasaPound e Forza Nuova.

“Il principio che abbiamo utilizzato – spiega a TPI una responsabile di Facebook Italia – non è stato solo quello delle violazioni delle nostre policy, che comunque ci sono state e che sono state puntualmente segnalate ai titolari dei profili e delle pagine, ma in generale il fatto che i principi che loro difendono e le azioni che loro svolgono anche all’esterno della piattaforma sono di odio organizzato e di attacco contro alcune categorie: parliamo di odio contro persone per la loro religione, per la loro razza, per la loro sessualità. Parliamo, insomma, di organizzazioni che hanno un’ideologia che è contraria a termini e condizioni di Facebook. È una scelta che non riguarda solo l’Italia ma anche altri paesi dove si sono presentati casi simili”.

L’iniziativa non è legata dunque a un adeguamento dell’azienda alla normativa italiana che vieta l’apologia di fascismo, ma di fatto si allinea ad essa, perché – spiegano ancora da Facebook – “chi inneggia a ideologie che diffondono odio non può trovare posto sui nostri social”.

casapound facebook fascismo
Blocco su Instagram e Facebook a numerosi account del movimento di estrema destra Casapound. Restano, invece, consultabili i profili su Twitter.

“Le persone e le organizzazioni che diffondono odio o attaccano gli altri sulla base di chi sono non trovano posto su Facebook e Instagram. Per questo motivo abbiamo una policy sulle persone e sulle organizzazioni pericolose, che vieta a coloro che sono impegnati nell’odio organizzato di utilizzare i nostri servizi. Candidati e partiti politici, così come tutti gli individui e le organizzazioni presenti su Facebook e Instagram, devono rispettare queste regole, indipendentemente dalla loro ideologia. Gli account che abbiamo rimosso oggi violano questa policy e non potranno più essere presenti su Facebook o Instagram”.

Questo il comunicato con cui Facebook aveva motivato la rimozione dei profili ufficiali di CasaPound e Forza Nuova e quelli di decine di loro esponenti di punta dalle pagine del più grande social network del pianeta e da Instagram, altra piattaforma di proprietà del colosso di Zuckerberg.

Così, proprio nel giorno in cui molti esponenti e militanti delle organizzazioni neofasciste sono scesi in piazza per fare numero alla manifestazione contro la nascita del secondo Governo Conte indetta da Fratelli d’Italia e dalla Lega, coronando la loro presenza con i loro slogan e i loro saluti romani, le pagine da cui avrebbero dovuto pubblicizzare le loro performance sono state cancellate.

“Bene Facebook. Un altro passo verso l’archiviazione della stagione dell’odio organizzato sui social network”, ha commentato Laura Boldrini, da tempo al centro di insulti sessisti e minacce spesso partiti da profili e pagine legati alle organizzazioni neofasciste che da oggi non potranno più fomentare odio in rete.

L’ex Presidente della Camera, anni fa aveva scritto una lettera a Zuckerberg chiedendogli proprio di chiudere le pagine inneggianti il fascismo. Di certo quello dell’azienda statunitense è un passo importante che si potrebbe ascrivere in quella che viene definita “responsabilità sociale d’impresa”, ovvero le implicazioni di natura etica all’interno della visione strategica delle aziende, specie quelle più in vista e quotate in borsa. Da oggi la rete è un posto più pulito.

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