Esclusivo TPI: Casaleggio offre “casa” a Grillo, vuole garantire la votazione per il nuovo direttorio su Rousseau
Casaleggio già al lavoro da questa mattina per garantire la votazione del direttorio secondo la volontà di Beppe Grillo. È questa la notizia del giorno che TPI è in grado di rivelare con buona pace di Vito Crimi che oggi aveva rilasciato un durissimo post in merito: “Beppe Grillo ha indetto la votazione del comitato direttivo impedendo una discussione e una valutazione della proposta di riorganizzazione e di rilancio del MoVimento 5 Stelle alla quale Giuseppe Conte ha lavorato negli ultimi mesi, su richiesta dello stesso Beppe. Pur rientrando fra le sue facoltà indire la votazione, non concordo con la sua decisione. Il voto, tuttavia, non potrà avvenire sulla piattaforma Rousseau, poiché questa è inibita al trattamento dei dati degli iscritti al MoVimento. Inoltre, consentire ciò violerebbe quanto disposto dal Garante della Privacy”.
Così parlò (anzi, scrisse) Vito Crimi non senza aver prima scambiato due chiacchiere telefoniche con il fondatore che però oggi preferisce non rispondere ai tanti che in queste ore lo cercano per chiedere “lumi”. In realtà non tutti sembrano pensarla come Vito Crimi, men che meno il fondatore per il quale sarebbe invece possibile il voto tramite la piattaforma Rousseau. E lo vuole fare senza perdere tempo in modo da archiviare quanto prima questa turbolenta fase della vita grillina.
Non per niente, spiegano fonti vicinissime al dossier, Grillo ieri ha proposto il voto per il direttorio soltanto dopo aver verificato con i legali la fattibilità della cosa. Oggi infine è arrivato anche il “diktat” di Grillo a Vito Crimi: “Ti invito ad autorizzare, entro e non oltre le prossime 24 ore, la Piattaforma Rousseau al trattamento dei dati, come espressamente consentito dal provvedimento del garante della privacy e come rientrante nei poteri del titolare del trattamento. Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento (azioni di annullamento voto, azioni risarcitorie …) per le scelte contrarie allo statuto che dovessi operare”.
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