Casaleggio si schiera con Beppe Grillo: “Conte vuole trasformare il M5S in un partito stile Novecento”
Nella nuova faida interna al M5S tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, l’ex Davide Casaleggio si schiera con il garante e accusa l’ex premier di voler trasformare il movimento in un partito stile Novecento. “Io ho espresso diverse volte il mio pensiero su come il Movimento si stia trasformando in qualcosa di diverso in questo ultimo anno. Fino ad un anno fa i principi erano ben chiari, oggi meno e per questo ne ho preso le distanze”, ha dichiarato il presidente dell’associazione Rousseau oggi, venerdì 25 giugno, intervistato da Radio Capital.
“Le idee di Conte sul M5S non mi sono ancora chiare”, osserva Casaleggio. “E non capisco perché questo fantomatico Statuto sia stato tenuto segreto in questi mesi. Ma non è con uno Statuto che si fa un movimento. Mi sembra più un’organizzazione sul modello dei partiti del Novecento più che un movimento”.
Il figlio di Gianroberto Casaleggio – colui che insieme a Beppe Grillo fondò il M5S – parla a poche ore dalla riunione tra lo stesso Grillo e i gruppi parlamentari, durante la quale il garante ha lanciato durissime bordate contro Conte, leader in pectore del movimento, che era stato designato peraltro proprio dal comico genovese. Lo strappo si sta consumando sulla definizione del nuovo Statuto dei Cinque Stelle. E uno dei nodi principali è quello del limite dei due mandati, che Conte vorrebbe cancellare.
Il tema dei due mandati, sottolinea Casaleggio, “è uno dei tre principi che avevamo proposto nel V-Day, ancora prima della nascita del Movimento: due mandati e poi a casa, semplicemente per far partecipare i cittadini alla politica”. “Grillo – prosegue il presidente di Rousseau, che poche settimane fa ha lasciato il movimento in polemica con il progetto di svolta contiano – mi sembra che anche ieri abbia ribadito il suo punto di vista sui due mandati. Crede fortemente che sia alla base della parte fondativa del M5S”.
Nel movimento, continua Casaleggio, stanno emergendo “diverse visioni”. Della trattativa tra Grillo e Conte – precisa – non conosco i dettagli, per cui non so a che punto siano arrivati”. Ma certo questo è il “momento più difficile per il Movimento”.
“Durante quest’anno sono state commesse una serie di violazioni di principi e regole che hanno sempre caratterizzato M5S e che hanno attratto tante persone. Ma se questi principi vengono meno, le persone si disaffezionano”, conclude il presidente di Rousseau.