Casa ex ministra Trenta, la procura militare archivia l’indagine sull’alloggio assegnato quando era al governo
Secondo la procura di Roma non sono emersi profili di reato dal punto di vista del codice militare
Archiviato fascicolo sull’alloggio della ex ministra Trenta
La procura Militare di Roma ha archiviato il fascicolo di indagine sull’appartamento di servizio assegnato a Elisabetta Trenta, ex ministro della Difesa in quota M5S del governo giallo verde, che l’esponente grillina ha mantenuto anche dopo lo scadere del suo incarico.
Per i giudici “non sono emersi profili di reato del punto di vista del codice militare”.
La Procura ha aperto il fascicolo sull’alloggio ministeriale della ex ministra il 18 novembre scorso in seguito alla pubblicazione dell’inchiesta di Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera.
Secondo il quotidiano, Trenta viveva ancora insieme al marito militare nell’alloggio ministeriale che le era stato assegnato quando era al governo, pagando solo 141,76 euro di canone mensile, una cifra ben inferiore agli oltre 540 euro di affitto che la ex ministra aveva dichiarato di pagare.
Trenta si era difesa dalle accuse spiegando che secondo la procedura l’alloggio doveva essere lasciato entro tre mesi dalla fine dell’incarico, termine che ancora non era scaduto, e che, essendo suo marito un possibile assegnatario del medesimo alloggio, in quanto ufficiale dell’esercito, aveva diritto a mantenere lo stesso appartamento.