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Home » Politica

Carola Rackete ha querelato Matteo Salvini per diffamazione aggravata: “Sequestrategli gli account social”

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Carola Rackete querela Salvini | Carola Rackete ha denunciato Matteo Salvini, scrive il quotidiano La Repubblica. La capitana della Sea Watch 3 ha depositato alla procura di Roma una querela contro il ministro dell’Interno per “diffamazione aggravata” e “istigazione a delinquere” e ha chiesto il sequestro dei suoi account social, mezzo per propagare i suoi “messaggi d’odio”.

La querela, redatta in 14 pagine, riporta le 22 offese che il ministro ha rivolto a Carola Rackete tramite i suoi account Facebook, Twitter, Instagram o in tv.

A seguire il caso è il legale Alessandro Gamberini.

“Matteo Salvini mi ha definito pubblicamente e ripetutamente sbrufoncella, fuorilegge, complice dei trafficanti, potenziale assassina, delinquente, criminale, pirata, una che ha provato a uccidere dei finanzieri e ad ammazzare cinque militari italiani, che ha attentato alla vita di militari in servizio, che ha deliberatamente rischiato di uccidere cinque ragazzi e che occupa il suo tempo a infrangere le leggi italiane e fa politica sulla pelle dei disgraziati: la gravità della lesione al mio onore è in sé evidente”, si legge nella denuncia.

Nella querela la Capitana ribadisce di aver agito per tutelare la vita e l’incolumità fisica e psichica dei naufraghi a bordo, come riconosciuto dalla gip di Agrigento Alessandra Vella, che ha reputato il comportamento di Rackete “l’adempimento di un dovere”.

Nella denuncia si cita la campagna d’odio più generale contro la ong Sea Watch. “Salvini dice che si tratta di un’organizzazione illegale e fuorilegge, sostenendo che i suoi rappresentanti sarebbero complici di scafisti e trafficanti. Tali affermazioni sono lesive della mia reputazione e mettono a rischio la mia persona e la mia incolumità, in quanto dipendente e rappresentate della Sea-Watch”.

E intanto Carola non fa un solo passo indietro: “Rifarei tutto”, ha ribadito.

Carola Rackete querela Salvini | Nella denuncia la capitana della Sea Watch fa riferimento non solo agli insulti di Salvini, ma al fatto che questi abbiano innescato una spirale d’odio nei suoi confronti, scatenando migliaia di offese e minacce sui social network.

“Non posso non aver paura di parole che provengono da chi esercita un ruolo pubblico così rilevante come quello di ministro, tra l’altro dell’Interno, che dovrebbe avere il ruolo, semmai, di tutelare anche la mia persona. Nelle parole di Matteo Salvini sono veicolati sentimenti viscerali di odio, denigrazione, delegittimazione e persino di vera e propria deumanizzazione”, ha scritto.

La Capitana ha chiesto il sequestro preventivo degli account ufficiali del ministro, sia quello su Facebook sia quello su Twitter: “La richiesta è legittimata dalla giurisprudenza della Corte Suprema che autorizza il sequestro dei servizi di rete e delle pagine informatiche che non rientrano nella nozione di stampa e quindi non godono delle garanzie costituzionali in tema di sequestro di stampa”, ha detto il legale.

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