Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 09:34
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Politica

Da Calenda ai renziani: quelli che non vivono senza parlare male del Pd

Immagine di copertina

Sono quelli che da settimane si ostinano a vedere “vedove di Conte” dappertutto. Chiamano così chiunque si permetta di osservare e criticare un’azione qualsiasi del governo Draghi oppure del generale Figliuolo (di cui hanno i poster in cameretta di fianco al calciatore o al cantante preferito) e se qualcuno gli fa notare che utilizzare la vedovanza per irridere gli altri sia piuttosto antipatico e fuori luogo ti rispondono che è un “modo di dire”.

Del resto sono gli stessi del “ciaone”, del “stai sereno”, dei poveri che se lo meritano e dei disoccupati che sono fannulloni. A leggerli ti verrebbe da pensare che siano dei Salvini più edulcorati e invece, mistero della fede, si collocano nel centrosinistra.

Meglio: immaginano un centrosinistra in cui esistano solo loro e che faccia delle gran grigliate con il centrodestra, tutti a braccetto, perché sono gli stessi che stanno portando avanti da tempo il processo di riabilitazione di fascisti omeopatici rivenduti come futuri statisti.

Tutto il giorno scrivono di politica, sui loro social in cui fanno gruppo sostenendosi vorticosamente, scudieri di una bestiolina clone della stessa di Salvini con la sola differenza di indovinare quasi sempre i congiuntivi. 

Il loro tema costante è uno sempre quello, sempre lo stesso: il PD. Odiano il PD, sono tutti stati inventati dal PD, molti di loro sono stati eletti con il PD eppure il PD è il loro argomento costante.

Ne vorrebbero la distruzione, lo smaciullamento però fingono di pungolarlo “per il suo bene”. Perché un elettore di un partito debba così intensamente interessarsi di un altro potrebbe apparire incomprensibile. Poi ti metti a vedere le loro percentuali di voto e capisci il riflesso del loro nemico è l’unico modo di avere un po’ di luce.

C’è chi si candida sindaco di Roma, come Calenda, e non lascia passare un solo giorno senza discutere animosamente del PD, colpevole di non averlo incoronato candidato unico (re e papa) del centrosinistra.

C’è chi come i renziani se la prende con il PD che permette a Conte di appoggiare un suo candidato alle primarie, lì dove Renzi ha messo una sua candidata direttamente con il bollino. Poi ogni tanto succede che qualcuno gli dica “ok, se non vi sta bene ve ne potete andare” e loro si mettono in un angolo con il broncio. Ma rimangono, non vanno, senza capire perché quel partito che prendono tutti i giorni a calci ce l’abbia così tanto con loro. E della loro ossessione ne vorrebbero fare un programma politico.

Ti potrebbe interessare
Opinioni / La storia ce lo insegna: se i Paesi corrono ad armarsi, prima o poi la guerra scoppia
Opinioni / La confusione sulla piazza per l’Europa e la propaganda bellicista che oscura la democrazia nell’Ue
Opinioni / Se non vuole diventare irrilevante, l’Europa non pensi solo ai conti (di S. Mentana)
Ti potrebbe interessare
Opinioni / La storia ce lo insegna: se i Paesi corrono ad armarsi, prima o poi la guerra scoppia
Opinioni / La confusione sulla piazza per l’Europa e la propaganda bellicista che oscura la democrazia nell’Ue
Opinioni / Se non vuole diventare irrilevante, l’Europa non pensi solo ai conti (di S. Mentana)
Opinioni / Europa a orologeria: il fattore Trump e il grande disincanto dell’Ue (di G. Gambino)
Opinioni / L’impazienza degli esclusi dal negoziato sull’Ucraina (di F. Bascone)
Opinioni / Tutto molto bello: Bruno Pizzul, l’uomo che rivoluzionò le telecronache calcistiche
Opinioni / Per una difesa comune credibile l’Europa deve costruire un pilastro continentale della Nato connesso all’Ue
Opinioni / Riuscirà l’Europa a sopravvivere a Trump?
Esteri / “Zeitenwende”: le elezioni spartiacque della Germania e un’Europa sempre più in crisi
Esteri / Il pasticcio dell’Europa, spiazzata da Trump sull’Ucraina