Calenda sul prezzo del gas: “Stop alla campagna elettorale, i partiti supportino Draghi”. Il piano che non c’è
“Siamo in emergenza nazionale. Grazie a Salvini, Berlusconi e Conte, il governo Draghi ha le mani legate. Ma servono 10 miliardi per le imprese, sganciamento rinnovabili dal gas e 30 miliardi sulle famiglie. Ora. Le forze politiche sospendano la campagna elettorale e si dichiarino pronte a supportare il piano del governo, rigassificatore incluso, e eventuale scostamento di bilancio”. Questo il tweet di Carlo Calenda in reazione al prezzo del gas, che raggiunge i 315 euro/Mwh.
Il segretario di Azione, contrario al tetto al prezzo del gas, misura proposta dai tre politici da lui citati, parla di un “piano del governo” che ancora non esiste. L’esecutivo uscente vorrebbe lasciare gestire l’emergenza al governo che si formerà dopo le elezioni. Solo se esprimesse la volontà di attuare un intervento di emergenza dovrebbe iniziare un dialogo con i tre partiti usciti dalla maggioranza. Ammesso che Draghi accetti di concludere il suo mandato con uno scostamento di bilancio, che ha evitato durante tutta la durata del suo governo.