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ESCLUSIVO TPI: Calabria, il papabile candidato del PD alle Regionali Maurizio Talarico è un ex consigliere del centrodestra. Ma nessuno lo sa. Ecco le prove

Immagine di copertina
Maurizio Talarico con Matteo Salvini il 1 giugno 2019

Tutti lo conoscono solo come l'imprenditore delle cravatte. Ma Maurizio Talarico, papabile candidato del PD in Calabria alle elezioni regionali di gennaio 2020, è stato un consigliere comunale eletto con il centrodestra a Vibo Valentia nel '97. Nessuno ne parla, ma TPI ha ottenuto le prove che lo dimostrano. Il PD, come dichiarato ufficialmente al nostro giornale, sta decidendo se sostenerlo e se puntare su di lui come governatore della Regione. Ecco cosa abbiamo scoperto

Il candidato del centrosinistra che fu del centrodestra: Maurizio Talarico, fino a oggi (19 novembre) pababile candidato del PD in Calabria alle Regionali 2020, è stato consigliere comunale del centrodestra nel ’97

Esclusivo The Post Internazionale (TPI.it) – “Mi candido alla presidenza della Calabria con una lista civica, sostenuta dal PD, e su cui può esserci la convergenza M5S”. Con queste parole, ieri 18 novembre 2019, Maurizio Talarico, meglio conosciuto come l’imprenditore delle cravatte, ha annunciato la sua candidatura a governatore della Calabria in vista delle elezioni Regionali che si terranno il prossimo 26 gennaio (in concomitanza con quelle in Emilia Romagna).

“Zingaretti non l’ho ancora sentito – ha spiegato Talarico – ma la proposta di candidarmi arriva da lui, quindi non c’è dubbio sul sostegno da parte del PD”.

L’obiettivo dichiarato dell’imprenditore è quello di rappresentare il centrosinistra nella sfida contro Salvini e il centrodestra in Calabria. Come già avvenuto in Umbria con il candidato del centrosinistra Vincenzo Bianconi, Talarico vorrebbe formare attorno al suo nome una coalizione civica che comprenda al suo interno sia il PD che il Movimento Cinque Stelle.

Con Bianconi, però, Talarico non condivide solo questa ambizione. Se dell’imprenditore umbro si era discusso per il fatto che, in precedenti elezioni locali, aveva sostenuto un candidato di centrodestra, Talarico è stato proprio parte integrante del centrodestra calabrese: nel 1997, infatti, il re delle cravatte fu eletto consigliere comunale a Vibo Valentia proprio tra le fila del centrodestra. All’epoca il sindaco di Vibo era Alfredo D’Agostino (Forza Italia) e Talarico era consigliere di maggioranza del centrodestra.

La cosa incredibile, ad oggi, è che questo nessuno lo sa. O almeno così sembra. Perché del passato di Talarico come uomo del centrodestra non v’è apparentemente traccia. TPI.it ha ottenuto in esclusiva da esponenti del PD di Vibo Valentia un documento che prova il legame di Talarico – attuale papabile candidato del centrosinistra su cui il PD sta riflettendo se investire – con il centrodestra. Si tratta di una delibera del Consiglio in cui compare il nome di Talarico nella lista dei consiglieri.

Questi stessi esponenti locali del Partito Democratico, pur preferendo restare anonimi, ci hanno confermato la circostanza: “Talarico è stato consigliere comunale di maggioranza a Vibo Valentia in una giunta di centrodestra, questo è un dato oggettivo”.

Il Partito Democratico sta facendo molta fatica a trovare un candidato per le elezioni Regionali in Calabria. L’attuale governatore Mario Oliverio avrebbe voluto ricandidarsi, ma il PD ha posto il veto. Si era poi parlato dell’editore Florindo Rubbettino e di Pippo Callipo (l’uomo del tonno), che hanno tuttavia rinunciato alla candidatura ancora prima che si iniziasse a parlare di loro in modo serio.

Sullo sfondo di questo scenario l’auto-candidatura di Talarico risulterebbe anch’essa destinata a durare lo spazio d’un mattino, non fosse che l’imprenditore delle cravatte è stato molto chiaro nel dire che a chiedergli di scendere in campo sarebbe stato proprio il segretario dem Nicola Zingaretti. Intanto il responsabile PD per il Mezzogiorno, Nicola Oddati, ha ufficialmente detto a TPI che i dem ci stanno pensando, anche se non è stata ancora presa una decisione ufficiale.

“Quella di Talarico è una sua autonoma candidatura. Non si può definire il candidato del centrosinistra”, ha spiegato Oddati a TPI. “Talarico si è semplicemente reso disponibile, autonomamente e liberamente, per un progetto civico. C’è un’interlocuzione, ma è tutto da decidere”, ha aggiunto Oddati.

ESCLUSIVO TPI.it – QUI LA DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE DI VIBO VALENTIA (IL SINDACO È ALFREDO D’AGOSTINO) IN CUI COMPARE IL NOME DI MAURIZIO TALARICO (CONSIGLIERE NUMERO 22)

maurizio talarico

maurizio talarico

 

I legami con il centrodestra locale e nazionale di Talarico sono ben più solidi della sua elezione a consigliere comunale. Si può partire dal selfie scattato con Matteo Salvini lo scorso 1 giugno, alla vigilia delle celebrazioni per la festa della Repubblica. Salvini, allora ministro dell’Interno, sfoggia la sua cravatta marchio Talarico a fianco dell’imprenditore. Entrambi appaiono raggianti.

Il primo commento al post sulla pagina dell’azienda, firmato proprio a nome Maurizio Talarico, chiarisce che “la cravatta è bipartisan, indossata sia dalla Sinistra sia dalla Destra sia da chi è ricco sia da chi non lo è. Può essere di ottima fattura o no. La Cravatta non divide.. ma identifica uno stile di vita! Rendendola indiscutibilmente Bipartisan!”.

Affari separati dalla politica, insomma, sebbene in quel momento la figura dell’ex vicepremier fosse a dir poco divisiva su numerose questioni, a partire da quella dei migranti.

Del resto però, come spiegato anche da Marianna Rizzini in un articolo sul Foglio, delle cravatte Talarico si sono serviti “Prodi, Berlusconi, Renzi, George W. Bush e, pare, persino Putin”.

Le frequentazioni e le amicizie bipartisan di Talarico sono confermate anche dalle presenze alla festa per i suoi 50 anni, il 2 agosto del 2018 a Roma. Presenti, tra gli altri, Bruno Vespa, Pier Ferdinando Casini, Giorgio Mulè, Lorenzo Cesa e Pino Galati. Quest’ultimo, ex deputato di Forza Italia poi passato ad Ala di Denis Verdini, è accusato di concorso esterno con la ‘ndrangheta, e ha ricevuto lo scorso aprile l’avviso di conclusione delle indagini dalla guardia di finanza, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro. Talarico, va precisato, non è in alcun modo coinvolto in questa indagine giudiziaria.

Ma i legami più stretti dell’imprenditore delle cravatte, come detto, sono quelli con il centrodestra calabrese. C’è il mandato da consigliere comunale a Vibo Valentia, ma non solo. In una foto del 20 giugno 2018, Talarico è immortalato assieme a Giuseppe Mangialavori e Domenico Tallini.

Mangialavori è stato consigliere regionale del Popolo delle Libertà e, alle politiche del 2018, è stato eletto senatore con Forza Italia. Tallini ha ricoperto anche lui la carica di consigliere regionale in Calabria con Forza Italia e lo scorso anno è stato candidato dal partito di Berlusconi alla Camera (risultando poi non eletto).

La foto, come detto, è del 20 giugno 2018, a poco più di tre mesi dalle elezioni politiche. Viene postata sulle pagine social di Gaetano Stagno, dipendente dell’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catanzaro, che la correda con la frase di tono eminentemente politico: “Con Giuseppe Mangialavori, Mimmo Tallini e Maurizio Talarico che dire…!! #avantituttaperunacalabriamigliore”.

talarico calabria

Appaiono solidi anche i legami di Talarico con l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, eletto nel 2010 con il Popolo delle Libertà e attualmente in carcere dopo una condanna a 4 anni 7 mesi per falso in atto pubblico. Il 9 aprile 2013, sulla prima pagina del Messaggero, si parla del “blitz romano di Giuseppe Scopelliti, presidente della Calabria. In Via dei Coronari ha incontrato il suo amico stilista Maurizio Talarico”.

talarico calabria

Il PD, come detto, sta riflettendo sul suo nome. Nel frattempo, una bocciatura alla candidatura dell’imprenditore delle cravatte è arrivata dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, rientrato da qualche mese nelle fila del Partito Democratico.

“Leggo che in Calabria si vorrebbe candidare l’imprenditore Talarico, che fa cravatte di buona fattura – ha dichiarato Rossi – Non sta certo a me dire chi dovrà essere candidato presidente per la sinistra in quella regione. Ma mi chiedo: un operaio, un sindacalista, una partita iva, un intellettuale, un ricercatore, un insegnante, un infermiere, proprio non riusciamo a trovarli? In Finlandia i socialisti hanno vinto con un sindacalista. Da noi siamo proprio sicuri che la scelta giusta, come in Umbria, sia candidare imprenditori di successo?”.

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