Cairo: “Salvini sa agitare le piazze, fomenta le folle, ma governare è un’altra cosa”
Un giudizio netto dell'editore di Rcs e La7 sul governo M5S-Lega
Cairo boccia Salvini e il governo M5S-Lega
È un giudizio duro, durissimo, sul governo M5S-Lega e su Matteo Salvini quello espresso oggi dall’imprenditore Urbano Cairo. In una lunga intervista rilasciata al quotidiano Il Foglio, pubblicata oggi lunedì 26 agosto 2019, l’editore di Rcs e La7, ha definito il contratto di programma dei gialloverdi “irrealistico” e ha bocciato il leader della Lega affermando che “sa agitare le piazze, ma governare è un’altra cosa”.
Cairo spiega che al momento non è intenzionato a scendere in campo in politica: l’idea di scendere nell’agone politico “non mi sfiora”, anche se – dice l’imprenditore – “progettavo la scalata a Rcs da dieci anni senza farne mai parola con nessuno, nell’assoluto riserbo”. “Un giorno l’ho realizzata. I sogni non si svelano in anticipo: si mettono in pratica”.
Sul governo M5S-Lega poi il manager afferma che “grillini e leghisti hanno fallito, mi pare evidente”. Il contratto “era totalmente irrealistico, Salvini e Di Maio avevano agende inconciliabili”. Per Cairo pentastellati e leghisti “ci hanno fatto perdere quindici mesi, nel frattempo l’economia è entrata in stagnazione, e pure in politica estera non abbiamo fatto un figurone”.
Cairo su Salvini: governare è altra cosa
Nette anche le parole espresse su Salvini. “Sa agitare le piazze, fomenta le folle da politico esperto qual è, ma governare è tutta un’altra storia. Facendo la voce grossa in Europa, che cos’ha ottenuto?”. Mentre il Movimento 5 Stelle “ha promosso in ruoli istituzionali gente senza esperienza”.
Fra i provvedimenti del passato governo, il presidente di Rcs boccia provvedimenti come reddito di cittadinanza, quota 100 e il decreto dignità. Per Cairo, fra i provvedimenti da adottare, ci sono incentivare gli investimenti, con un piano di robuste agevolazioni fiscali; facilitare l’accesso al credito e fare una seria riforma fiscale.
Per le elezioni “l’autunno mi sembra davvero una mossa avventata, c’è una manovra da fare, i risparmi degli italiani vanno tutelati”. Pur avendo ricevuto molte sollecitazioni per scendere in politica “al momento, non saprei immaginarmi in ruoli diversi. Sulle mie spalle grava la responsabilità di cinquemila dipendenti, altrettanti nell’indotto”.