Scontro Conte-Cacciari a Otto e Mezzo: “Sui migranti non si può stare a osservare Salvini”
Botta e risposta tra il premier Giuseppe Conte e il filosofo Massimo Cacciari durante il programma tv Otto e Mezzo, in onda su La7. Lo scontro è andato in scena nel corso della puntata del 27 gennaio 2020, all’indomani delle elezioni regionali che hanno visto prevalere il centrosinistra in Emilia-Romagna e il centrodestra in Calabria.
Cacciari contesta a Conte alcune scelte fatte durante l’esperienza di governo con la Lega e il fatto che il nuovo esecutivo, retto da Pd e M5S, non abbia ancora preso una direzione precisa.
“Sugli immigrati c’è una grande battaglia da fare anche a livello europeo contro le destre, non stai a osservare Salvini che tiene al largo 100, 200, 300 persone al freddo e affamate. Non ci stai. E così su tante altre questioncelle”, attacca il filosofo, ex sindaco di Venezia.
“Ci sono scelte precise, che non sono quelle di dire ‘siamo per l’ambiente'”, prosegue Cacciari rivolto a Conte. “Lo dicono tutti, ma poi non lo fa nessuno, per ragioni che lei sa benissimo: perché si tratta di questioni molto delicate, si tratta combinare esigenze di sviluppo e di difesa ambientale, servono competenze e scelte politiche molto difficili. Questo vale anche per il digitale: a parole siamo tutti per l’Italia verde e digitale, anche Salvini…”.
“Caro professor Cacciari – replica il premier -, capisco il suo atteggiamento intellettuale, ma qui c’è un governo che il Green New Deal l’ha declinato nella manovra economica: se ci sono misure che abbiamo adottato che lei non condivide o non ritiene sufficienti, lo dica e apriamo un dibattito”.
“Ma su queste misure lei faceva il governo anche con Salvini”, lo interrompe Cacciari.
“Non è vero – interviene di nuovo Conte -, perché io ho derivato da quella esperienza alcune convinzioni: non c’era una sensibilità su alcuni temi che invece vedo in questa esperienza di governo, dove vedo molta più omogeneità”.