Briatore: “I giovani in estate non hanno voglia di lavorare. Stipendi bassi? Cavolate”
In Italia c’è “il problema del reddito di cittadinanza, non c’è alcun giovane che ha voglia di lavorare durante la stagione estiva” e “non è vero che si offrono contratti bassi” e quindi “il governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre, dare la possibilità ai giovani di fare la stagione e poi riprendeva a ottobre. Lo Stato risparmiava e magari c’è qualcuno che trovava lavoro per tutto l’anno”. Parole destinate a fare discutere quelle di Flavio Briatore nell”intervista all’Adnkronos. L’imprenditore ribadisce che “a fine aprile mancava lavoro in tutti i centri commerciali, i ristoranti erano disperati perché non trovavano personale. Il reddito di cittadinanza andava sospeso per la stagione”, commenta ancora sul tema lavoro e giovani.
Quanto alle polemiche legate all’offerta economica bassa da parte degli imprenditori, che spingerebbe i giovani ad “accontentarsi” del reddito di cittadinanza, per Briatore “si tratta di cavolate. Un ragazzo che lavora al Twiga (il suo locale a Forte dei Marmi, ndr) – spiega – ha uno stipendio minimo di 1.800 o 1.900 euro al mese. In Italia una stagione dura 4 mesi. Ripeto, dovevano abolirlo, lasciare che i ragazzi lavorassero con salari ovviamente corretti e poi riprenderlo. Così si risparmiavano 5 mesi di reddito e invece, mantenendolo durante la stagione, i giovani ci chiedono di lavorare in nero, una cosa che non possiamo permetterci di fare”, conclude Briatore.