Boschi: “Nel Pd solo ruoli minori per le donne. In Iv le quote le chiederanno gli uomini”
L'intervista della capogruppo di Italia Viva al Messaggero: "Renzi ha sempre insistito sulla parità"
“Renzi premier, ma anche da sindaco e poi da segretario, ha sempre insistito sulla parità. E uno dei meriti che ha e che in pochi gli riconoscono”. La capogruppo di Italia Viva alla Camera Maria Elena Boschi affronta il tema della parità di genere e delle donne dopo le polemiche nate nel Pd a seguito della formazione del governo Draghi, dove i dem contano tre ministri, tutti e tre uomini.
“Italia Viva aveva due ministre, donne. Ora ha una ministra”, sottolinea Boschi intervistata dal Messaggero. “Penso che ci sia un gap culturale: anche nel giornalismo, in magistratura, nelle professioni, le donne sono valorizzate spesso solo a parole. Sono felice di militare in un partito capace di riconoscere davvero il ruolo delle donne. Da noi il problema delle quote lo porranno gli uomini, prima o poi”.
“Penso che alla fine le donne del Pd accetteranno i posti di sottogoverno”, sostiene la capogruppo di Iv. “Ma il punto non è nemmeno questo. C’è una sfida culturale da vincere, soprattutto nel Pd: parlano di ideali che poi rinunciano a sostenere. E stato così in passato per i diritti civili: se non avessimo messo noi la fiducia saremmo ancora a fare i convegni sui Dico. Lo stesso riguarda le donne: con l’eccezione della parentesi renziana
le donne nel Pd sono considerate spendibili per i ruoli minori”, prosegue Boschi. “Mi spiace, sinceramente, per le colleghe. Spero che tirino fuori il coraggio. Quanto a me, sono felice di stare in una comunità che ha fatto delle politiche di genere un biglietto da visita. Anche su questo Italia Viva ha indicato prima degli altri la direzione”.
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