Bonus Coronavirus, tra i furbetti anche la senatrice leghista Casolati. Il partito: “Sarà sospesa”
Bonus Coronavirus, tra i furbetti anche la senatrice leghista Casolati: “Sarà sospesa”
Non accenna a placarsi la polemica che riguarda tutti quei parlamentari che hanno chiesto e ottenuto il bonus Inps e quello previsto dalle Regioni per le aziende in difficoltà a causa dell’emergenza Coronavirus: l’ultima in ordine di tempo a essere coinvolta in quello che viene considerato un vero e proprio scandalo è la leghista Marzia Casolati, proprietaria di una gioielleria a Torino. La senatrice piemontese della Lega, eletta in Parlamento nel 2018 ma nel giro del partito di Matteo Salvini da decenni, ha incassato il bonus da 1.500 euro previsto dalla Regione Piemonte. Casolati, dunque, si aggiunge all’elenco degli altri parlamentari (leghisti e non solo) che hanno ricevuto i vari bonus previsti durante la pandemia, siano essi i 600 euro erogati dal Governo o i fondi stanziati dalle Regioni. La Lega ha fatto sapere che Casolati verrà sospesa dal partito, la stessa sorte che è toccata a tutti gli altri leghisti coinvolti nella vicenda: Matteo Gagliasso e Claudio Leone, consiglieri regionali piemontesi, e i due deputati Andrea Dara e Elena Murelli.
I 1.500 euro sono stati erogati a Casolati per la sua attività commerciale, la gioielleria che porta il suo cognome, un negozio storico che si trova in Galleria Umberto I a Porta Palazzo, a Torino. Al contrario del bonus da 600 euro erogato dall’esecutivo, per la concessione dei fondi della Regione (88 milioni di euro in totale) non era stato previsto un limite di reddito.
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