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La Bologna antifascista si risveglia all’inno di Bella Ciao dopo l’attacco alla Cgil

Immagine di copertina
Bologna, presidio antifascista in risposta all'attacco di ForzaNuova alla Camera del Lavoro di Roma. Credit: Twitter

Dalla tarda serata di ieri sera WhatsApp inizia a riempirsi di messaggi che invitano i cittadini bolognesi a radunarsi davanti alla sede della Cgil in Via Marconi per solidarizzare con il sindacato per l’attacco squadrista che ieri ha subito la sede nazionale della Cgil a Roma.

Stamattina la Bologna antifascista si risveglia con via Marconi gremita di persone, bandiere e mascherine rosse. All’inno di “Bella ciao” si manifesta la resistenza contro il neo-fascismo che sotto velate sfoglie (quella dei No-Vax) prefigura una minaccia alla vita democratica del Paese.

Prima di trasmettere il discorso del segretario Maurizio Landini, dal microfono annunciano che sono stati arrestati Roberto Fiore e Giuliano Castellino, leader nazionale e romano di Forza Nuova. Scatta l’applauso. Da lì a poco, dopo altre intonazioni di Bella ciao, gli amplificatori diffondono la voce di Landini che insiste nel non contrapporre il diritto lavoro al diritto alla salute e chiede alle istituzioni tutte di essere inflessibili verso i colpevoli dell’occupazione della sede Cgil di ieri.

La città si stringe attorno al sindacato: molti volti della politica locale, dal segretario del Pd Luigi Tosiani, a Massimo Bugani del M5S a Emily Clancy, leader di Coraggiosa e Coalizione Civica, al parlamentare Andrea De Maria. Ieri il nuovo Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, aveva solidarizzato con la Cgil e condiviso l’evento del presidio sui social.

Il momento è estremamente delicato per la Cgil e per il Paese e le parole di Landini trovano eco da Roma a tutte le sedi della Cgil nazionale. Da Bari a Milano, a Torino la Cgil si fa sentire annunciando una manifestazione generale il 16 ottobre a Roma al grido di “Mai più fascismi”.

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