Il ministro Boccia impugna l’ordinanza della Calabria sulla riapertura di bar e ristoranti nella Fase 2
Fase 2, Boccia impugna ordinanza della Calabria firmata da Jole Santelli
Il Governo passa dalle parole ai fatti contro la governatrice della Calabria, Jole Santelli: il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha infatti impugnato l’ordinanza della Regione dello scorso 29 aprile, nella quale si prevedeva l’apertura di tutti i bar e i ristoranti che potevano garantire non solo il servizio di asporto e a domicilio, ma anche quello al tavolo (rigorosamente negli spazi aperti). La notizia è arrivata nella mattina di oggi, domenica 3 maggio 2020. Gli atti sono stati trasmessi dal ministro Boccia all’Avvocatura generale dello Stato, come previsto dalla prassi. Il ricorso del governo non verrà depositato solo se la governatrice revocherà il proprio provvedimento.
Nei giorni scorsi la decisione di Santelli aveva suscitato molte polemiche, in Calabria ma anche a livello nazionale. All’interno della regione, infatti, molti sindaci avevano criticato il passo avanti rispetto alle indicazioni dell’ultimo Dpcm presentato da Conte sulla Fase 2, che prevedono l’apertura di bar e ristoranti solo per il prossimo 1 giugno. Qualcuno, tuttavia, si era anche schierato con la presidente regionale. Si era divisa anche la platea dei gestori di bar e ristoranti, tra chi – affossato dalla crisi generata dal lockdown – spingeva per la riapertura e chi invece ha preferito per vari motivi non rialzare la saracinesca. Su scala nazionale, invece, l’ordinanza della Calabria era stata la dimostrazione plastica della volontà di alcune regioni di voler procedere verso il ritorno alla normalità a un passo più spedito rispetto a quanto richiesto dall’esecutivo.
Il giorno prima dell’ordinanza firmata da Santelli, lo stesso Boccia aveva avvertito le Regioni: “Chi sbaglia se ne assume la responsabilità”, aveva detto rispondendo a una domanda sulle possibili mosse dei vari governatori riguardo alla Fase 2. Santelli, invece, nell’ordinanza aveva giustificato la sua decisione facendo appello al buonsenso dei cittadini calabresi: “Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia. Sapranno dimostrare buon senso nel gestire i nuovi spazi di apertura che la Regione ha deciso di consentire, anche oltre il dettato del Governo”. Ieri, invece, Boccia aveva rincarato la dose: “Santelli sa che il suo atto è illegittimo. Già giovedì ha ricevuto la diffida, se non ritira l’ordinanza questa sarà impugnata davanti al Tar”. Dopo poche ore, davanti a un nuovo rifiuto di un passo indietro dalla Calabria, il governo ha fatto la sua mossa.
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