Blocco licenziamenti, il governo Draghi va verso la proroga. Orlando: “Ma sarà selettiva”
La scadenza del blocco attualmente è fissata per il 31 marzo
Il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha annunciato che il governo va verso una proroga del blocco dei licenziamenti, che tuttavia non sarà più generalizzata, ma selettiva. “Andiamo nella direzione di una proroga del blocco dei licenziamenti”, ha detto il ministro nella comunicazione alla Commissione Lavoro del Senato sulle linee programmatiche del suo dicastero.
Orlando ha aggiunto che però per i lavoratori delle imprese “che dispongono degli strumenti ordinari”, la proroga del blocco “sarà in qualche modo legata a un termine che sarà definitivo” (probabilmente il 30 giugno), mentre per “coloro che non saranno coperti dagli strumenti ordinari”, ovvero coloro che oggi ricevono la cassa in deroga, la proroga “sarà agganciata alla riforma degli ammortizzatori sociali“.
Tale riforma – che per il ministro è “il primo intervento” da realizzare – dovrà andare “in una direzione di universalismo e semplificazione”, tema su cui si “è già aperto il confronto con le parti sociali”. L’obiettivo sarà un “accesso più rapido al sostegno” e ad una “estensione della protezione”, indipendentemente dal settore e dalla dimensione dell’impresa. La riforma, inoltre, “deve essere strettamente connessa ad una riforma delle politiche attive del lavoro”, ha spiegato il ministro.
Orlando ha dichiarato anche che occorre “affrontare con urgenza la sfida della campagna vaccinale nei luoghi di lavoro, per la quale abbiamo predisposto una intesa con le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, che utilizzi anche i medici aziendali nella somministrazione dei vaccini. C’è già un gruppo tecnico che sta lavorando per la predisposizione dei protocolli”.
Il ministro ha indicato in giovani, donne e Sud le categorie che hanno pagato il prezzo più alto della crisi innescata dalla pandemia di Covid-19. “Dobbiamo mettere a sistema sgravi e contributi”, ha detto Orlando. “Dobbiamo scongiurare con tutti i mezzi il rischio di una generazione perduta, sanare l’inaccettabile ferita dei divari di genere, colmare quelli territoriali”.
Leggi anche: “Decontribuzione, anno fiscale bianco e stop blocco licenziamenti: cosa serve alle imprese del turismo”